Il periodo di Pasqua è il periodo della cioccolata in abbondanza, simboleggiata dall’uovo al latte, fondente o misto, con le nocciole, al pistacchio, insomma di vario genere. Si è soliti, però, regalare anche i conigli di cacao, ma perché in questo periodo di festa si utilizza l’immagine del coniglio?
Iniziamo intanto a dire che, più di un generico coniglio, parliamo di una lepre. Per gli antichi Britanni, questo animale era una divinità lunare e ucciderlo era un tabù. Per i Celti la lepre aveva poteri divinatori ed era portatrice di presagi a seconda di come si muoveva nell’erba alta. La lepre è presente nelle leggende di culture lontane tra loro, eppure in tutte ha qualità magiche. Secondo la tradizione buddhista, una lepre tendeva a lanciarsi ripetutamente sul fuoco perché Buddha se ne cibasse che, per sdebitarsi, impresse la sua immagine sulla Luna. In Cina, la lepre viene raffigurata con in mano un pestello mentre prepara l’elisir di lunga vita e per i Nativi Americani era l’eroina dell’alba, della trasformazione, la creatrice e la salvatrice. Per gli Egizi era simbolo di luce, infatti Osiride vinse la morte e venne simboleggiato con una lepre. Per la cultura norrena, la dea Freyja aveva delle lepri al suo servizio, mentre nel folklore europeo era legata al grano, perché vi si nascondeva nei periodi di mietitura. La stessa Afrodite per i Greci era considerata come una lepre, per la sua fecondità.