martedì 23 marzo 2021

#Intervista: Andrea Rinaldi, Campione di Kickboxing

La Pandemia ha cambiato le nostre abitudini. Chi più, chi meno, tutti abbiamo dovuto rinunciare a momenti importanti delle nostre vite. Un aperitivo, una cena tra amici, il cinema, ma anche e soprattutto la cura del nostro corpo.
Lo sport è importante tanto e quanto il benessere psicologico. Passare un’ora in palestra per imparare una disciplina è un ottimo metodo per sfogare molte energie negative e riequilibrarsi. Per alcuni può diventare una strada da percorrere quotidianamente, integrando allo sport anche altre passioni. A volte il tutto può portare anche a una carriera agonistica.

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Andrea Rinaldi, campione italiano e maestro di Kickboxing. Attraverso le sue parole speriamo di avvicinare molte persone a questa disciplina, perché essa può aiutarle a superare anche i limiti psicologici che questo continuo lockdown accentua.
La capacità di un vero professionista è quella di sapersi adattare a ogni circostanza
The interview is available in english here



D: Come hai scoperto la kickboxing?

A: Sono sempre stato uno sportivo, fin da piccolo. Facevo arti marziali e mi rifornivo al negozio di Agostino Moroni, che poi è diventato il mio maestro. Mi parlava sempre di kickboxing, così un giorno sono andato a fare una prova e da lì me ne sono innamorato subito. Non ho più smesso.


D: Cosa ti ha portato a pensare di dedicare l’intera vita a questo sport?

A: Moroni è riuscito a fondere insieme le mie due passioni: la scienza e lo sport. Prima pensavo di dover sacrificare una a discapito di un’altra, ora invece vivo per ciò che amo.


D: L’allenamento fisico immaginiamo faccia molto, ma nel mondo delle arti marziali ciò che conta è anche l’allenamento mentale. Quali sono le tecniche per mantenere l’attenzione?

A: Per prima cosa vorrei dire che l’allenamento mentale è fondamentale. Tutto parte dalla nostra testa, non da altri. Bisogna trovare i propri obiettivi, crearli dentro di noi. Devono essere solidi, e bisogna avere pazienza. Per arrivare a cento, si parte da zero, non da cinquanta. Quindi il tempo che ci vuole è sempre quello necessario. Poi, quando si sono trovati gli obiettivi, bisogna focalizzarsi su di essi. Poi si può creare una mind mapping: una mappa concettuale di quel che vuoi sia il tuo progetto, che piano piano ti porta a realizzarlo per intero. Non deve mai mancare l’entusiasmo. Entusiasmo è una parola meravigliosa, deriva dal greco antico e vuol dire: “avere Dio dentro”. Ecco, bisogna avere Dio dentro, sempre.


D: Questa tecnica la utilizzi anche nella vita privata? Quando magari hai qualche problema da risolvere o qualcosa da fare?

A: Certo! Ho visto da subito che è efficace nello sport e mi sono chiesto: perché non dovrebbe essere efficace nella vita? Così la applico a tutto, a trecentosessanta gradi. È così importante, che forse nella vita riesce anche meglio.


D: Come vedi i ragazzi di ora? La pandemia ha rallentato l’avvicinamento a questo sport o al contrario si sono interessati di più?

A: Purtroppo la pandemia li ha allontanati dallo sport. Ha creato altre abitudini negative, con l’incremento delle ore passate sui social. Purtroppo molti non hanno saputo adattarsi alla situazione, sono stati lasciati a loro stessi. Ora hanno poco entusiasmo per la vita e non riescono a trovare qualcosa che li tiri fuori dal buio. 
 


D: Le palestre possono essere aperte con le precauzioni, o sono effettivamente veicolo di contagio?

A: Le palestre possono e dovrebbero essere aperte, con tutte le dovute precauzioni. Al momento, infatti, possono allenarsi solo gli agonisti ufficiali. Ciò dimostra che chi va ad allenarsi non corre alcun rischio. La palestra è fonte di salute, rischia chi non fa sport. Lo sport è salute, è vita. Bisogna farlo con una certa mentalità, quello è ovvio, ma non può far del male.


D: Senti molto il disagio dei giovani, lavorando anche con loro. Vuoi lanciare un messaggio?

A: Sì. A loro vorrei dire di non mollare. Prendete questo periodo di pausa come un’opportunità per appassionarvi ad altre cose che vi permettono un miglioramento. Come io ho trovato la scienza nello sport, vi assicuro che al suo interno, potreste trovare ogni altra passione già abbiate. Ricordatevi anche di guardare sempre oltre, ogni problema nasconde una soluzione.


Con Andrea Rinaldi abbiamo parlato anche di moltissimo altro, dalla fisica quantistica di Einstein, alla filosofia antica e moderna. Abbiamo provato a far rimanere tutto in un unico articolo, focalizzandoci sul punto più importante: la riapertura delle palestre. 
Siamo già tutti disponibili a parlare anche di altri temi, perché siamo tutti accomunati dalla visione di un mondo più unito e connesso, e dalla voglia di non lasciare mai indietro i bambini e gli adolescenti di oggi. Loro sono il nostro futuro, sul quale puntiamo ogni energia del nostro presente. Ringraziamo veramente tanto Andrea Rinaldi per il pomeriggio che ha trascorso con noi.

3 commenti:

  1. Grande Andrea,mi hai commosso,mi ha commosso la saggezza con cui hai parlato,ed allo stesso tempo,non mi ha sorpreso la consapevolezza con cui hai spiegato, cosa vuol dire fare sport, per la vita di tutti noi...Bravo,veramente una gran bella intervista��������❤��

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti voglio bene, piccolo, grande fighter ed ora anche little Magister...😉😉😉

      Elimina
    2. Grazie grande Marco! È un commento bellissimo.... tvb ❤️

      Elimina