mercoledì 29 maggio 2024

#TheBeatles: I Want You (She's So Heavy)

Immagine presa da Pinterest
Il brano di oggi è tra gli iconici dei Beatles – anche se effettivamente tutti possono essere considerati iconici – “I want you (She’s So heavy)” è stato pubblicato nel 1969 nell’album “Abbey Road” e anche se è stata scritta solo da John Lennon, al solito, gli accrediti sono Lennon-McCartney.


Oltre all’estrema importanza del brano dal punto di vista della cultura pop, ci ritroviamo alle prese con una canzone dalla durata di quasi otto minuti, anche se il testo è un ripetersi degli stessi versi. Certo questo suscita la domanda: perché, allora, è così importante? Proviamo a vederlo.

I want you
(Ti voglio)
I want you so bad
(Ti voglio così tanto)
I want you
(Ti voglio)
I want you so bad
(Ti voglio così tanto)
It’s driving me mad, it’s driving me mad
(Che sto impazzendo, che sto impazzendo)

[x2]

She’s so
(Lei è così)
Heavy
(Intensa)

[2]

I Beatles amavano sperimentare ed è forse questo che ha portato il brano a durare quasi otto minuti, che se oggi alcuni artisti hanno il coraggio di farlo, all’epoca era a dir poco assurdo.

Gli accordi della chitarra, poi, possono essere considerati a tutti gli effetti i primitivi arpeggi dell’heavy metal, perché danno quel senso di rock duro, quasi grezzo, con conferma che si trova alla fine del brano, quando si interrompe improvvisamente.

Se adesso la consideriamo un ottimo brano – cosa che pensavano anche i quattro, ed è raro che definiscano così un loro lavoro – all’epoca venne visto come qualcosa di mediocre, uno scarto della musica.

John non ha mai negato che fosse dedicata a Yoko Ono, una sua richiesta d’aiuto post Help!. Se nel ’65 l’aiuto desiderato da John è stato più soft – complice anche il fatto che nel brano c’è la mano più morbida di Paul – adesso si trova così a fondo nella sua vita che sente solo il bisogno di dire: “Ho bisogno di te, ho bisogno di te così tanto che mi sento di impazzire”. Come una litania: due, tre frasi, ripetute per otto minuti a significare il legame profondo (ora lo definiremmo ossessivo) con Yoko.

Se inizialmente si chiede aiuto in maniera più superficiale, si arriva a un punto in cui non possiamo più permetterci il “per favore” e dobbiamo essere diretti.     
John voleva esprimere questo, dopo averlo fatto mille e mille volte. Non solo nella già citata
Help!, ricordiamo anche “Across the Universe”, “Strawberry Fields Forever”, “Misery”… E forse è proprio questo che rende il brano così iconico: mostrare la propria fragilità non è mai da considerarsi una debolezza, ma al contrario una forza. Così, ancora oggi, quando ascoltiamo il brano a distanza di cinquantacinque anni, sentiamo nascere in noi la forza di riemergere.

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