(Francesca Angeletti)
Questo è il debito salato che dovranno estinguere le mie prossime incarnazioni.
Non ho capito quando sia iniziata questa doccia, non ho capito quanto tempo è passato.
Ma mi ritrovo ancora sotto quest’acqua, forse la stessa che per legge del contrappasso piove dal soffitto del mio appartamento.
Pensieri, parole dette e non dette. Opere omesse nel tempo, tutta colpa dell’essere in ritardo.
Scusate, non è stato neanche il traffico. È che la doccia stavolta è durata più del solito.
Sì, sarà questa la mia scusa quando finirò questa doccia. Che poi non è una scusa, è la verità.
Ma ancora… l’acqua è tiepida e la mia volontà è troppo debole in questo momento per comandare i miei muscoli.
“Il cuore è trafitto da disdicevoli maledizioni
scagliate da passate e future incarnazioni
da qui all’alba di quella genesi dipartita
nella metamorfosi della doccia infinita”.
(Gianluca Boncaldo, La doccia infinita)