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lunedì 11 luglio 2022
#Marvel: Ms. Marvel 1x5
sabato 9 luglio 2022
#Arte: La banana di Cattelan
#Pensieri: La chiamo ansia
Stringe la bocca dello stomaco.
Il più delle volte.
Ma in realtà questa è una sensazione nuova, perché fino a
poco tempo fa non faceva altro che inglobare e inglobare tutto quello che riuscivo
a trovare nel frigo o nella dispensa. Specialmente se al fresco ci stava
qualche salume, quale pacco di wurstel, qualcosa da consumare rapidamente e
magari silenziosamente.
La chiamo ansia, perché altri volti
non sono mai stata in grado di dargliene. È una sensazione, come mille altre,
ma è improvvisa e più subdola. Arriva quando meno te l’aspetti, perché sta lì e…
in un certo senso è come se aspettasse e sapessi quando emergere.
venerdì 8 luglio 2022
#Metafisica: Nowhere man
Il brano è contenuto nell’album “Rubber Soul”, uscito nel 1965 ed è così profondamente legata al suo autore John Lennon (anche se ovviamente accreditata Lennon/McCartney, perché come diciamo sempre non credevano nella divisione dei beni) da essere presa come spunto per il titolo del film “Nowhere Boy”, dedicato all’adolescenza di John stesso.
Come accaduto per “I’m The Warlus”, i versi possono sembrare privi di senso ma bastano poche nozioni di meditazione e spiritualità per rendere il tutto molto più semplice.
Attenzione: tradurre letteralmente “Nowhere man” è molto difficile, noi abbiamo optato per: “l’uomo senza luogo”.
Come sempre quando stiamo nella categoria Metafisica non vi parleremo dei significati che Lennon stesso o i fan più ossessivi hanno dato alla canzone. Vi parleremo solo ed esclusivamente di quelli più nascosti, probabilmente solo nostri personali.
#Cinema&SerieTv: The Good Doctor
Nella serie seguiamo il percorso dello specializzando Shawn Murphy (Freddie Highmore), un giovane ragazzo autistico che sta lavorando come apprendista chirurgo al San Jose, St. Bonaventure Hospital. All’interno dell’ospedale, il futuro chirurgo darà prova della sua intuitività e la sua attenzione ai dettagli il più delle volte gli permetteranno di salvare delle vite. Fin qui nulla di diverso, ma già dalle prime puntate emerge il punto focale del medical drama: sarà un buon chirurgo? I colleghi sin da subito manifestano ostilità nei suoi confronti, per lo più i suoi superiori, non ritenendolo in grado di poter gestire un lavoro così delicato. Lo bistrattano in tutti i modi, fino a quando non si rendono conto di essere animati per lo più da pregiudizi: Shawn è bravo come tutti gli altri. Le sue diagnosi non sono sempre perfette, ma le sue intuizioni spesso aiutano il resto dello staff nel loro lavoro. Superate le prime avversioni tra i colleghi, emerge un altro nodo da sciogliere: il rapporto con i pazienti.