Vi sveliamo un piccolo segreto di chi sta scrivendo questo articolo: quando era bambina era convinta che “Hello Sandybell” fosse un anime (all’epoca chiamato rigorosamente “cartone animato”) tratto da un classico della letteratura inglese.
Si ricorda ancora delle ore passate nella biblioteca della sua scuola elementare alla ricerca del romanzo, come se fosse il Santo Graal. Speriamo che la bibliotecaria non abbia un ricordo pessimo di quei momenti.
Si ricorda ancora delle ore passate nella biblioteca della sua scuola elementare alla ricerca del romanzo, come se fosse il Santo Graal. Speriamo che la bibliotecaria non abbia un ricordo pessimo di quei momenti.
Comunque sia, a quanto pare, “Hello Sandybell” (titolo originale “Haro! Sandiberu”) è un anime ideato da Shiro Jinbo e prodotto dalla Toei Animation e andato in onda per la prima volta in Giappone nel 1981 sulla Tv Asahi.
In Italia approda per la prima volta nel 1983 su RaiUno, poi in repliche nelle tv private e infine su Italia 1.
Anche se la sigla più storica è proprio quella del 1983, e noi stessi siamo cresciuti con quella, oggi vogliamo ricordare la trama seguendo la sigla cantata da Cristina D’Avena, (testo di Alessandra Valeri Manera, musica di Max Longhi e Giorgio Vanni) perché… ci piace di più.
La tua risata è magica
e incanta tutti Sandybell
sei spensierata e simpatica
hai tanti amici attorno a te,
che bello Sandybell.
e incanta tutti Sandybell
sei spensierata e simpatica
hai tanti amici attorno a te,
che bello Sandybell.
Sandybell Christie è una ragazzina di circa dodici anni dal carattere allegro e socievole che vive in un paesino della Scozia. È cresciuta solo con il padre Lasley Christie, maestro dell’unica scuola presente, perché sua madre è morta quando lei era davvero molto piccola.
Sandybell non sa praticamente nulla della donna che le ha dato la vita, se non che i narcisi erano i suoi fiori preferiti, per questo ha deciso di curare un giardino segreto, così da sentirsi legata a lei.
Comunque sia, come accennato prima, il carattere della ragazzina non ne risente, anzi. Si trova facilmente in sintonia con tutti, soprattutto con gli scolari del padre che vedono in lei un carattere dolce e amorevole e la prendono subito come guida e punto di riferimento.
Un bel giorno arriva in paese la contessa di Wellington assieme al marito e al figlio. La contessa prende di buon occhio Sandybell e le regala istintivamente un bulbo di narciso. La ragazza ne rimane incantata, perché il fiore è l’unico legame che ha con la madre e da quel momento prenderà la giovane donna come una sorta di proiezione materna.
Mentre sta piantando il narciso regalatole dalla contessa, nel suo giardino segreto, incontra un ragazzo che giocando con lei, si fa chiamare “Il Principe del Giardino”. In realtà è Mark, figlio dei conti Wellington, e tra i due scatta all’istante una forte simpatia.
Passano i giorni e si scopre che Mark è promesso sposo a una certa Kitty Spencer, figlia di un ricco industriale. Il ragazzo, però, non la ama in quanto lei è frivola, viziata e dispotica. Non ha per niente voglia di sposarsela e, con il rapporto sempre più stretto con Sandybell, Kitty riconosce nella dolce ragazzina una vera e propria rivale. Le renderà la vita un inferno, ma per quanto possa fare una comune mortale, niente sconvolgerà Sandybell quanto la vita stessa.
Ma tutto a un tratto il cielo blu
diventa scuro più che mai
con questo cielo non ridi più
perciò saluti e te ne vai.
diventa scuro più che mai
con questo cielo non ridi più
perciò saluti e te ne vai.
Lesley ha sempre sofferto di cuore e quando le sue condizioni si aggravano è costretto a lasciare il lavoro per rimanere fermo in casa. Poco prima di morire, però, riesce a rivelare a Sandybell un terribile segreto: lui non è il suo vero padre e di conseguenza non ha idea di chi sia sua madre. Lui, infatti, l’ha salvata da un naufragio quando era solo una neonata e aveva stretto nella sua piccola manina un orecchino a forma di narciso, probabilmente appartenuto alla mamma.
Scoperto ciò, Sandybell promette tra le lacrime al padre che l’ha cresciuta che avrebbe dedicato la vita a cercare le sue origini e Lesley le dice che per farlo dovrà andare a Londra e chiedere l’aiuto di Roonwood: suo migliore amico e giornalista (direttore di un giornale che porta il suo stesso nome) che con tutti i contatti a sua disposizione potrà di certo fare qualcosa.
Nel frattempo anche per Mark la situazione si fa drastica: i suoi genitori muoiono in un incidente stradale e lui, vedendo il matrimonio sempre più imminente, scappa, decidendo di mantenersi grazie alla pittura. Solo Sandybell sa di questa sua decisione, anche se non è a conoscenza di quali saranno le sue tappe. Mark, in una lettera che le spedisce, le promette che tornerà da lei quando sarà un pittore riconosciuto.
La strada ha molte buche ma
tu le supererai
e in fondo arriverai…
Hello, hello Sandybell
percorri il sentiero con passo leggero
find your way my Sandybell
l’orgoglio ti guiderà.
Hello, hello Sandybell
bisbiglia il tuo cuore parole d’amore
It’s true love, my Sandybell
la vera felicità.
tu le supererai
e in fondo arriverai…
Hello, hello Sandybell
percorri il sentiero con passo leggero
find your way my Sandybell
l’orgoglio ti guiderà.
Hello, hello Sandybell
bisbiglia il tuo cuore parole d’amore
It’s true love, my Sandybell
la vera felicità.
Sandybell arriva a Londra e viene accolta con gioia dall’amico del padre e con molta meno enfasi dalla moglie (Honor) e dalla figlia (Eva) di lui. Le due non capiscono perché dovrebbero accogliere in casa un’altra persona e, convinta sia sua figlia illegittima, la trattano nei peggiori dei modi. Sandybell diventa in breve tempo la domestica della casa, è maltrattata giorno e notte ma nonostante questo stringe i denti per la sola promessa fatta al padre.
Non perdendosi d’animo, dimostra anche a Honor ed Eva il suo buon cuore e quando capiscono che non c’è nulla da temere in lei, depongono le armi, cominciandola a trattare come una di famiglia.
Libera dalle faccende domestiche e dalle ripercussioni delle due ex nemiche, Sandybell è ormai cresciuta e decide di lavorare come reporter in giro per l’Europa proprio per il “Roonwood News”.
È a questo punto che ricompare Kitty, che mai ha cessato di cercare Mark. Quando scopre che la sua rivale è una giornalista, sicura al cento per cento che sappia tutto del suo fidanzato, si fa assumere dal “New London Press” solo ed esclusivamente per stalkerar… ehm, seguire le tracce di Sandybell in giro per il Vecchio Continente.
Il sole brilla negli occhi tuoi
ma tu sei già distante ormai
cammini svelta perché ora vuoi
andar lontano più che mai.
ma tu sei già distante ormai
cammini svelta perché ora vuoi
andar lontano più che mai.
Ed ecco che alla trama “ricerca della madre di Sandybell” e “ricerca di Mark” si aggiungono anche le mille avventure che vivranno le due giornaliste, affiancate da un terzo: Alec Peterson.
All’inizio quest’ultimo sembra uno di quei giornalisti senza scrupoli, cinico e antipatico, ma ben presto si rivela un ottimo alleato e collega, tanto che… Kitty se ne innamora! Capisce così che quello che provava per Mark non era vero amore, ma solo un modo per soddisfare il padre.
I tre lavoreranno insieme, sia nel risolvere i misteri che li avvolgono, sia nella lotta contro il crimine che li porterà a rischiare più volte la loro stessa vita.
Con il benestare del padre di Kitty, poi, lei e Alec possono iniziare la loro relazione.
Ma… come si risolve la vita di Sandybell?
Arrivata in Corsica, Sandybell incontra delle donne in un monastero. Una di loro le racconta di non avere molti ricordi della sua vita da quando è stata vittima di un terribile naufragio nel quale ha perso la sua bambina appena nata. Sandybell, sentendo quelle parole, racconta alla donna dell’orecchino a forma di narciso e le due capiscono all’istante chi hanno davanti.
Si abbracciano tra le lacrime, consapevoli che la vita ha dato loro la possibilità di non perdersi più.
E Mark? Ovviamente diviene un pittore noto, riesce a guadagnare bene e per questo mantiene la promessa tornando da Sandybell.
Tutto bene quel che finisce bene, insomma.
Nessun commento:
Posta un commento