Halloween è appena passato, ma noi non possiamo lasciarcelo alle spalle con tanta fretta. È vero, il clima ci sta avvicinando verso l’inverno, ma non siamo pronti ad abbandonarci al Natale. Di conseguenza, eccoci qui a parlare di un film Horror arrivato su Prime Video proprio nei giorni scorsi. “Totally Killer”, diretto da Nahnatchka Khan, ci riporta indietro nel tempo fino al 1987. Tra le teorie di “Ritorno al Futuro”, che prepotentemente vengono citate all’interno della pellicola e i capelli cotonati, dobbiamo seguire le tracce di un killer.
Ci sono moltissime pellicole con cui potremmo fare il confronto, sia per estetica che per tematiche, ma vogliamo concentrarci principalmente su ciò che questa storia ha da offrire. Jamie Hughes (Kiernan Shipka) è accidentalmente finita nel passato. Un killer ha assassinato sua madre, ma adesso è sulle sue tracce, e per potergli sfuggire si è rifugiata all’interno della macchina del tempo che la sua amica stava cercando di costruire per la fiera della scienza. La macchina viene attivata e lei finisce nel periodo di maggior attività dell’assassino che l’ha privata della madre. In questo modo, si convince che tenterà di sventare i suoi colpi per poter riuscire a salvare quante più vittime possibile.
Ci muoviamo quindi tra una commistione di sci-fi, ovvero la fantascienza, e l’horror comedy: non ci si spaventa sul serio, ma si gode delle battute – talvolta critiche nei riguardi di un’epoca – e tra i diversi colpi di coltello. L’intento è ben chiaro fin da subito, citazionismo a parte, la storia funziona e diventa un pretesto per poter raccontare il rapporto madre-figlia. Jamie ha, infatti, occasione di conoscere la madre quando aveva la sua stessa età. In questo modo si rende conto di quanto diversa sia diventata crescendo e quante ne abbia passate per poter diventare la persona con cui ha familiarità.
La perdita, quindi, le dà modo di poter apprezzare ciò che la madre ha fatto per proteggerla e adesso sente la mancanza di poter vivere altri momenti con lei. Il lutto, però, non viene elaborato e in fretta lei diviene l’hit girl della pellicola. Il mistero comunque continua a restare ben presente per tutta la storia e quindi noi non possiamo fare a meno di seguire le sue avventure mentre cerca di proteggere dei sedicenni davvero fin troppo incoscienti.
Gli anni ’80, però, portano con sé le loro criticità. Le battute, come accennato, più e più volte cercano di demolire e di ridicolizzare gli stereotipi che da sempre hanno caratterizzato le commedie americane. Le vittime, del resto, non sono altro che le reginette del liceo che si comportano da classiche bullette. In tal senso, Jamie contrappone la modernità col passato e riesce a dare un interessante punto di svolta nei classici viaggi dell’eroina.
A questi elementi va, però, aggiunto un altro piccolo appunto che è dato dalla fascinazione per il macabro. Senza svelarvi troppo sul finale, vogliamo fare un piccolo accenno a uno dei moventi in maniera tale che, se doveste vedere anche voi questa pellicola, potreste porre la giusta attenzione ad alcuni indizi.
Se, quindi, volete passare una serata tra coperte e cioccolata calda che ancora non vi faccia abbandonare le atmosfere di Halloween, questo è il giusto mix. Un horror che non fa paura, ma che riesce a costruire un interessante viaggio di scoperta.
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