Abbiamo già accennato, in precedenti articoli, ad alcuni degli aspetti e alle rune che vengono associati alla Divinità di Freya. Muovendoci nella mitologia norrena, questa volta approfondiremo un po’ della sua storia parlando di ciò che è arrivato ai fino ai giorni nostri.
Il nome norreno è Freyja ed è traducibile col significato di “Signora”. A volte scritto in altre forme come quella usata nel titolo di questo articolo Freya, oppure Freia. Nella mitologia norrena, viene a volte confusa con Frigg, dèa Asinia moglie di Odino, con la quale condivide la salvaguardia della fertilità e della fecondità e il ruolo di protettrice delle partorienti. Ma in realtà ella è la divinità che i norreni associavano all'amore e alla lussuria. Lei incarna l'essenza stessa della vita e delle passioni umane. I suoi nomi sacri, tra cui Vanadìs (dea dei Vani) e Vanabrudr (sposa dei Vani), la collocano al centro di un mosaico mitologico avvolto in un'aura di maestria magica e bellezza. Del resto, la sua nobile discendenza risale proprio alla stirpe dei Vani. e si è unita agli Aesir, offerta come simbolo di pacificazione tra due maestose stirpi divine. Condividendo con Odino il tributo dei caduti in battaglia.
La sua carrozza, trainata da gatti magici, simboleggia la connessione tra la dea e le arti magiche, mentre le sue lacrime d'oro aggiungono un tocco di fascino al suo mito, rivelando una profondità emotiva che va oltre il suo regno divino. In sostanza una figura poliedrica e affascinante il cui mito si snoda attraverso i confini della divinità, rivelando la complessità delle forze che plasmano il mondo mitico del nord.
Tra il pantheon di questa mitologia è considerata come una delle figure più affascinanti e complesse. La sua iconografia nelle arti nordiche antiche spesso la ritrae con Brisingamen e circondata da gatti magici, i suoi compagni celesti. La sua eredità culturale perdura, ispirando artisti, scrittori e appassionati di mitologia, consolidando il suo status di dea immortale.
L'Enigma di Odr: Amore, Lacrime d'Oro e la Dualità Divina
Nel percorrere le pagine della mitologia nordica, Freyja si intreccia con Odr, un compagno di viaggio avvolto nel mistero. Poco si sa di questo enigmatico personaggio, se non che le sue prolungate assenze fanno scorrere lacrime d'oro dagli occhi della dea, testimoniando un amore eterno. Si specula che dietro il nome Odr si nasconda Odino, il potente padre degli dei, rafforzando la somiglianza tra Freyja e Frigg.
Da questa misteriosa unione sorgono Hnoss e Gersimi, gioielli divini il cui nome riflette la straordinaria bellezza ereditata dalla madre. Hnoss e Gersimi, entrambi significano “gioiello” o “tesoro” incarnano la grazia e il fascino, aggiungendo un ulteriore strato di profondità alla figura di Freyja e alla sua connessione con le arti magiche.
La Collana degli Intrighi Celesti: Bellezza, Sacrificio e Gioielli Celestiali
Freyja, dea dell'amore, s'immerge in un episodio avvincente che svela la sua passione per la bellezza straordinaria. Incontrando abili nani intenti a forgiare una collana unica, Freyja si offre di acquistarla con oro e argento. Tuttavia, la richiesta insolita dei nani la costringe a una scelta difficile: trascorrere una notte con ognuno di loro.
Gli intrighi divini prendono vita quando Loki rivela ad Odino questo patto segreto. Il Padre degli dei, indignato, decide di privare Freyja del suo amato gioiello. Il prezzo per riaverlo è alto: causare uno scontro eterno tra due re, l'eterna lotta tra Högni e Heðinn. Pur di riappropriarsi della sua collana, Freyja accetta il patto proposto da Odino, sacrificando la pace eterna per un gioiello che simboleggia la sua insaziabile sete di bellezza.
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