Arriva oggi nelle librerie, edito Fazi Editore, il libro di Mario Sesti (critico cinematografico italiano, non che regista): “Le 250 serie TV da non perdere”, un testo che ci porta all’interno del mondo della serialità e che ci spinge a fruire di alcuni contenuti con una maggiore presa di coscienza e conoscenza.
Da “Mare fuori” a “Stranger Things”, il mondo delle serie TV è diventato un vero e proprio universo parallelo in cui ci immergiamo senza riuscire a staccarci dallo schermo. Quello che si prospetta davanti gli occhi del lettore è, dunque, un viaggio attraverso le migliori produzioni televisive, offrendoci un’opportunità per evitare di perdersi tra i cataloghi delle piattaforme di streaming.
Sesti, noto per la sua rubrica di segnalazione della nuova serialità sul sito dell’ANSA, ha raccolto recensioni approfondite delle serie più iconiche. Il libro diventa una sorta di guida, un modo per esplorare un vasto mondo di intrattenimento senza dover trascorrere ore a scegliere cosa guardare.
Personalità come Ezio Greggio e Chiara Francini esprimono il loro apprezzamento per il lavoro di Sesti, sottolineando la qualità delle recensioni e l’utilità del libro nel trovare le serie giuste senza dover scorrere interminabilmente il catalogo delle piattaforme. Carlo Verdone ne ha curato l’introduzione, commentando l’opera di Sesti come una “degustazione enologa” attraverso cui poter selezionare le bottiglie di vino migliori.
L’impegno di Sesti nel fornire una bussola in un mare vasto e spesso confuso di serie TV è riconosciuto da figure autorevoli, come Pupi Avati e Boris Sollazzo, che lodano la sensibilità, l’analisi raffinata e l’approccio competente e ironico nell’offrire una guida preziosa agli appassionati di serie TV. Del resto, a oggi parlare di ciò è quasi un’azione automatica: cene e incontri vengono scanditi da questo o quel prodotto culturale e la conversione diviene viva proprio grazie alla fruizione delle stesse.
Il cinema è ormai divenuto un rituale da condividere, ci porta fuori di casa e ci avvolge nel buio avvolgente della sala, illuminata da un unico raggio di luce che proietta su uno schermo bianco volti più grandi di noi stessi. Eppure, nonostante il tempo trascorso nel vortice dello zapping compulsivo, tra cliffhanger e un altro, la serialità ci tiene incollati allo schermo. Sesti, di conseguenza, ci aiuta a non sprecare il nostro tempo, ma a fermarci un attimo per soppesare le nostre scelte. In un mondo in cui la scelta delle serie TV può essere travolgente, il libro di Sesti si erge come un’opera indispensabile, offrendo una prospettiva lucida e raffinata sul vasto panorama delle produzioni televisive.
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