martedì 4 aprile 2023

#Libri: Dipendenza

Certe volte mi sembra di non sopportare nessuno. È come se in tutto il mondo vedessi solo me stessa”.

Dipendenza” è un romanzo della scrittrice danese Tove Ditlevsen, il libro viene pubblicato oggi in traduzione italiana edito dalla Fazi Editore, che ringraziamo per averci permesso di leggerlo in anteprima.

Questo romanzo chiude la trilogia autobiografica della scrittrice (gli altri due romanzi che la compongono sono “Infanzia” e “Gioventù”).

Tuttavia il romanzo “Dipendenza” può essere letto e apprezzato come opera a se stante, racchiude in sé un inizio e una fine coerenti tra loro e diventa sempre più travolgente al volgere delle pagine.

lunedì 3 aprile 2023

#Personaggi: Tata Giovanni

Stamattina vi abbiamo parlato della Cappella Orsini e nel farlo abbiamo citato il personaggio di Tata Giovanni. Saremo sinceri: prima di intraprendere le nostre ricerche sulla storia della Cappella, non conoscevamo la sua storia, forse rimasta ancora sconosciuta ai più.

Ecco perché ve ne vogliamo parlare oggi, sperando sia d’esempio, almeno per ricordare costantemente quanto siamo tutti collegati e quanto un piccolo gesto sia fondamentale per gli altri. 

#StorieRomane: la Cappella Orsini

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato della nostra esperienza al Salotto Dantesco, all’interno di uno dei luoghi di maggior cultura e libertà di pensiero: la Cappella Orsini.

Per noi che siamo sempre stati attratti da tutto quello che è comunicazione e arte, frequentarla è un grandissimo onore, quindi è con estrema gioia che vogliamo parlarvi della sua storia.

sabato 1 aprile 2023

#Pensieri: Quando non avremo più bisogno di noi stessi

Arriva quel momento del presente in cui ci si sente soffocare nonostante vada tutto bene. Tutto, in un certo senso, è come lo vogliamo. Però non ci va ancora bene. Che parola strana il “volere”, soprattutto per una creatura volubile come l’essere umano. È che sentimento strano l’insoddisfazione, specialmente se questa è totalmente accerchiata dalla soddisfazione. Eppure qualcosa non quadra.

Allora arriva l’asfissia di un pensiero travolgente, perverso e spaventoso. Arriva il momento di rinunciare a noi stessi, o quantomeno ad alcune matrici comportamentali a cui siamo gelosamente ancorati.

E badate bene che di per sé non è qualcosa di negativo. Semmai è negativo nei riguardi di una struttura d’integrità individuale che fittizia si è imposta costruendo le nostre identità.

Qualcuno identifica tutto ciò con la parola “ego”.

#Pensieri: Quando la vita cambia

Ti ritrovi d’un tratto, da un giorno all’altro, a vivere totalmente un’altra quotidianità, senza neanche farci caso è cambiato tutto. È un attimo in cui ci si rende conto che la parola “ieri” non corrisponde semplicemente al giorno prima, ma a ricordi di quella che sembra una vita passata.

Non sembra possibile eppure è successo. “La vita può cambiare da un momento all’altro” diceva qualcuno di nostra conoscenza.

E ti ritrovi a essere una persona in un mondo diverso fatto di sensazioni familiari che dapprima furono totalmente aliene.

“Quando il pensiero si concretizza
sorge dal nulla l’immaginazione
un desiderio si realizza
in morbidi sentimenti di cotone”
Gianluca Boncaldo, “Diventa vero”

Il mondo gira allo stesso modo, il sole sorge ogni giorno come sempre, ma nonostante ciò, addosso ci si sente un brivido del tutto nuovo e inaspettato, l’esito di una reazione postuma a un bivio che da tempo immemore è presente ma che adesso è stato abbandonato alle spalle.

venerdì 31 marzo 2023

#Racconti: il treno nel supermercato

“L’altro giorno ho fatto un sogno stranissimo”.

Disse Carlo a Teresa, guardandola intensamente negli occhi come se volesse essere scrutato nella sua inquietudine più profonda.

Teresa capì subito che qualcosa non stava andando bene, non tanto per lo sguardo vacuo e spaventato di Carlo, quanto per una strana atmosfera che si era formata all’interno del supermercato.

Teresa: “Stiamo facendo la spesa, giusto?”

Carlo: “Non mi stavi ascoltando, come al solito”.

Teresa: “Sì. Ti stavo ascoltando. Ti ho posto questa domanda così ovvia perché sono sicura che il tuo sogno sia legato a questo”.

Carlo: “In un certo senso, sì”.

Teresa: “Non credo sia un sogno, ma potrebbe esserlo. Ma bada bene, se lo fosse, l’intera vita tua sarebbe un sogno”.

Carlo: “Stiamo facendo la spesa, giusto?”

Teresa: “Forse sei tu che non mi stai ascoltando”.

Carlo: “Lascia stare, questo dialogo non porta a nulla di buono”.

Teresa: “Stavamo parlando?”

Carlo: “Ma tu ricordi la luce del sole?”

Teresa: “Certo, ricordo un forte calore dei pomeriggi di agosto di quando ero bambina”.

Carlo: “Non sto parlando di ricordi così lontani. Voglio dire… Da quanto tempo siamo qua dentro?”

Teresa: “Ora che mi ci fai pensare non ricordo quando siamo entrati”.

Carlo: “E soprattutto, cosa stiamo comprando?”

Teresa: “Questo, più o meno, lo ricordo, stiamo aspettando il treno che ci porti al reparto ortofrutta”.

Altoparlante: “Treno per il reparto ortofrutta in arrivo tra due minuti”.

#Cinema&SerieTv: Evelyne tra le nuvole - Recensione

Ci sono a volte, più spesso di quanto vorremmo ammettere, film non troppo riusciti. Magari il loro intento è nobile, le loro tematiche attuali, ma il modo con cui vengono affrontate fa sì che tutto si riduca in un vero e proprio buco nell’acqua. È il caso di Evelyne tra le nuvole: una commedia, disponibile nelle sale italiane dal 30 marzo, che tenta di affrontare la tematica green usando un po’ di fantasy. La volontà della regista Anna Di Francisca è quella di metter in luce lo scontro tra tecnologia e natura, facendolo rivivere nelle volontà della sua protagonista e della sua opponente.