giovedì 5 ottobre 2023

#Musica: Walking the Wire

Da un po’ di giorni, forse addirittura da tutta l’estate, una canzone non si è voluta scollare dalla nostra testa. Nella speranza che possa uscire, vogliamo analizzarne un po’ il testo cercando di mettere nero su bianco le sensazioni che l’accompagnano. La canzone in questione è “Walking the Wire” degli Imagine Dragons, un titolo che possiamo letteralmente tradurre con “Camminando sul filo”. Brano scritto da Dan Reynolds, Wayne Sermon, Ben McKee, Daniel Platzman, Robin Fredriksson, Mattias Larsson e Justin Tranter, con la produzione curata da Mattman & Robin; pubblicata su rivenditori digitali il 15 giugno 2017, come terzo singolo promozionale estratto dal loro terzo album in studio, 
Evolve”.

“Do you feel the same when I’m away from you? (Ooh-ooh, ooh-ooh)
(
Ti senti nello stesso modo quando sono lontano da te?)
Do you know the line that I’d walk for you? (Ooh-ooh, ooh-ooh)
(Conosci il percorso che ho fatto per te?)
We could turn around or we could give it up
(Possiamo esitare o possiamo arrenderci)
But we’ll take what comes, take what comes
(
ma accetteremo ciò che accadrà, accetteremo ciò che accadrà)

Oh, the storm is raging against us now (ooh-ooh, ooh-ooh)
(
Oh, la tempesta sta arrivando su di noi,)
If you’re afraid of falling, then don’t look down (ooh-ooh, ooh-ooh)
(Se hai paura di cadere, allora non guardare giù.)
But we took the step, oh, we took the leap
(Ma abbiamo fatto questo passo, abbiamo fatto questo salto)
And we’ll take what comes, take what comes
(E accetteremo ciò che verrà, accetteremo ciò che verrà.)

Fin dalle prime strofe viene messo in chiaro ciò di cui vuol parlare questo testo: resilienza. Ogni singolo rapporto umano è, fondamentalmente, dato dalle scelte che compiamo giorno per giorno. Quelle stesse scelte ci spingono in una direzione piuttosto che un’altra e molto spesso questo ci invita a resistere davanti alle difficoltà che possiamo incontrare nel nostro cammino.

Quando, infatti, la tempesta si abbatte sulle amicizie o sulle relazioni sentimentali si può avere paura e si può rischiare di guardare in basso. Si scava nel profondo e ci si ferisce, si butta il sale sopra i segni aperti dell’altro e non ci si sofferma più di tanto a pensare a “quanto, come e/o perché” si sta agendo e reagendo in un determinato modo.

“Se hai paura di cadere, allora non guardare giù”: con una semplice frase si vuol invitare a non lasciarsi abbattere e a riuscire a trovare la forza di lottare per ciò in cui si crede. In questo caso si combatte in nome dell’amore che si prova per l’altra persona.

“We’re walking the wire, love
(Stiamo camminando sul filo, amore)
We’re walking the wire, love
(Stiamo camminando sul filo, amore)
We couldn’t be higher, up
(Non potremmo essere più in alto, su)
We’re walking the wire, wire, wire
(Stiamo camminando sul filo, filo, filo)”

Come funamboli che tendono la propria corda tra la facciata di un grattacielo e un’altra, ci si arrampica tra le diverse difficoltà. Momenti che vanno attraversati, navigati, solo per poter riuscire a raggiungere punti sempre più in alti e più difficili. Perché sì, la vita è tutta in salita e trovare qualcuno con cui poter fare questo percorso è la vera forza delle nostre esperienze.

“There’s nights we had to just walk away (ooh-ooh, ooh-ooh)
(Ci sono notti che avevamo e che se ne sono andate)
And there’s tears we’ll cry, but those tears will fade (ooh-ooh, ooh-ooh)
(E ci sono lacrime che piangeremo, ma quelle lacrime si dissolveranno)
It’s a price you pay when it comes to love
(È il prezzo da pagare quando si tratta di amare)
And we’ll take what comes, take what comes
(E prenderemo ciò che verrà, prenderemo ciò che verrà)

Del resto, l’amore non è bello se non è un po’ litigherello. Più è intenso il rapporto, più è grande l’intesa, più ci si ferisce. Ma ci si perdona, ci si deve perdonare in nome di quelle notte passati. A questo punto si può anche guardare in basso, come suggerisce il resto del testo della canzone, perché tanto c’è già una mano pronta a sorreggerci davanti alle nostre personali difficoltà e paure.

Pensiamo che questo sia uno dei testi più belli degli Imagine Dragons, un gruppo che parla spesso delle difficoltà della vita e dei rapporti umani. Canzoni che si possono applicare sia per le coppie, sia tanto quanto per gli amici, perché pensiamo che la radice di quel sentimento sia la stessa. In tal senso, “Walking the wire” diviene un modo per poter sottolineare la forza dell’accettazione dei pregi e dei difetti dell’altro.

Troviamo che l’amore sia condivisione delle proprie paure, dei propri timori, dei propri dolori. Pensiamo che la resilienza, associata alla scelta che compiamo nell’avere quelle determinate persone vicine, sia una virtù necessaria per non mandare tutto all’aria alla prima mareggiata. Tornando ai funamboli, in questo modo, l’altro diviene il nostro bastone che ci permette di mantenere l’equilibrio mentre percorriamo il filo che ci ricondurrà nuovamente tra quelle braccia.

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