Il 3 ottobre 2023 alle 18:00 si è tenuta la presentazione, in anteprima nazionale, del libro “Un paese felice” di Carmine Abate, presso la sala consiliare del Comune di San Ferdinando.
Il romanzo, in uscita quello stesso giorno, racconta la storia d’amore tra Lina e Lorenzo mettendo sullo sfondo il complesso e tormentato scenario dell’esproprio della frazione “Eranova” per la costruzione del V° centro siderurgico (mai realizzato), la riconversione dello stesso all’attuale Porto di Gioia Tauro e l’insediamo della “nuova” Eranova, divisa in due tra San Ferdinando e Gioia Tauro.
Carmine Abate, che ha interloquito con il dott. Franco Barbieri (assessore alla cultura di San Ferdinando) e il sacerdote Giovinazzo (storico abitante di Eranova), ha raccontato il processo creativo dietro la genesi di “Un Paese Felice”.
Abate, rimasto folgorato dalla storia di questa “frattura urbana”, ha riconosciuto in essa la sintesi del pensiero di un’epoca ambivalente (per l’Italia e per il mondo) in cui si credeva (quasi con fede religiosa) al progresso economico, con l’elaborazione di progetti politici spesso mal pensati o totalmente inadeguati.
La grande industria (simbolo della modernità e dell’opulenza in cui l’Italia si crogiolava - anni ’60-’70-’80) si legò indissolubilmente ai potentati mafiosi, generando una visione cieca e opportunista che ha prodotto una frattura urbana e sociale di grande impatto.
Eranova, gioiello agricolo e turistico, baciato dal sole e bagnato dal Mediterraneo, immerso nei profumi delle zagare, degli aranci e degli ulivi, fu totalmente distrutta a suon di calcestruzzo, ruspe e cemento in nome di un visione cieca e claudicante.
Abate, tuttavia, ha tenuto a ricordare che la storia d’amore raccontata non è solo un accompagnamento alla denuncia sociale. Per scrivere il romanzo l’autore ha visitato più volte la cittadina, intervistando e conoscendo la gente del posto e ricostruendo anche gli antefatti della nascita della prima Eranova (i suoi legami con una certa “resistenza popolare” ai marchesi della città), le storie popolari e il sentire comune.
La sala consiliare, gremita di fedeli lettori, personaggi istituzionali e appassionati, ha accolto con attenzione e calore lo scrittore, che ha voluto infine dedicare la giornata alla vera essenza di un paese felice, che è tale solo se permette ai suoi abitanti un’esistenza appagante senza necessariamente costringerli a emigrare. La vecchia Eranova rispondeva esattamente a questa descrizione.
Teniamo a ringraziare l’autore per la cortesia dimostrata. Prossimamente la recensione del romanzo.
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