Netflix
è una grande risorsa per quanto riguarda la fruizione dei prodotti. Alterna
nuovi a vecchi e noi non manchiamo, di tanto in tanto, di fare dei rewatch che
ci permettono di riguardare film, serie tv o anime in una chiave diversa, più adulta.
È il caso di “Princess Mononoke” (titolo italianizzato nel 2014 come Principessa
Mononoke), un film d’animazione dello Studio Ghibli del 1997, scritto e diretto
da Hayao Miyazaki (come per “Il Castello errante di Howl” del 2004). Anche se è
un anime di venticinque anni fa, tratta della difficile tematica dell’uomo
contro la natura, attuale più che mai. Di tutti i film d’animazione dello
Studio Ghibli, questo è forse il più cruento, come se fosse una favola per un
pubblico più adulto, ma che per la rivista Empire rientra nella classifica come
uno dei “cinquecento migliori film della storia”.
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sabato 10 settembre 2022
venerdì 9 settembre 2022
#Arte: Una e tre sedie
Noi di 4muses abbiamo un debole verso l’arte concettuale e per i significati che si insinuano nello stravagante. Vi ricordiamo, d’altronde, che uno di noi ha creato arte attraverso un ventilatore, e ci ha addirittura scritto un articolo accademico per spiegarlo analizzando alcune sfaccettature della realtà sociale contemporanea.
L’opera di cui invece tratteremo oggi è “Una e tre sedie” di Joseph Kosuth.
Di che si tratta? È un’installazione presentata al MoMA di New York.
A livello denotativo, osservando l’opera vedremo tre sedie. La prima sedia non è altro che una foto di una sedia, la seconda e l’oggetto che siamo soliti chiamare “sedia”, mentre la terza è invece un testo appeso al muro contenente la definizione di sedia dal vocabolario.
#Libri: L'ultima diva
Quello che ci sentiamo di scrivere, fin da subito in questo articolo, sono i ringraziamenti più sentiti a Flaminia Marinaro e alla Fazi Editore per averci fatto dono della vera Francesca Bertini.
Conoscere la grande diva del cinema muto è stato più che un onore, soprattutto per noi che non abbiamo potuto viverla per questioni di età. Ma si sa, l’anima non conosce il tempo, soprattutto quando è dedita alle arti.
Come accennato prima, attraverso la biografia della Marinaro, conosciamo meglio una donna che ha incantato l’Italia intera e fatto sognare l’America, rivelandosi per quest’ultima veramente irraggiungibile. Una donna che con le sue vicissitudini ha saputo anche dare consiglio a chi è venuta dopo di lei, nonostante il – quasi – secolo a dividerle (chi sta scrivendo questo articolo è del 1989, la Bertini nasce nel 1892).
Conoscere la grande diva del cinema muto è stato più che un onore, soprattutto per noi che non abbiamo potuto viverla per questioni di età. Ma si sa, l’anima non conosce il tempo, soprattutto quando è dedita alle arti.
Come accennato prima, attraverso la biografia della Marinaro, conosciamo meglio una donna che ha incantato l’Italia intera e fatto sognare l’America, rivelandosi per quest’ultima veramente irraggiungibile. Una donna che con le sue vicissitudini ha saputo anche dare consiglio a chi è venuta dopo di lei, nonostante il – quasi – secolo a dividerle (chi sta scrivendo questo articolo è del 1989, la Bertini nasce nel 1892).
giovedì 8 settembre 2022
#Racconti: La segreteria universitaria
Un ignaro studente, in procinto di laurearsi, si reca presso la segreteria universitaria per risolvere un problema riguardante il suo piano di studi. Dopo una lunga fila, arriva il suo turno, ma l'accoglienza non è affatto calorosa. Senza neanche chiedere lui alcuna informazione, la segretaria inizia a rimproverarlo.
#Cinema&SerieTv: Linee parallele - Recensione
Che la vita sia fatta di scelte è ben chiaro a tutti, ma come facciano quelle stesse scelte a definire la nostra realtà molto spesso ci sfugge. Il film di Netflix, arrivato sulla piattaforma lo scorso 17 agosto, ci mette davanti alle dirette conseguenze delle scelte compiute dalla sua giovane protagonista. Linee Parallele, infatti, apre la sua narrazione davanti a un bivio per la nostra Natalie Bennett (Lili Reinhart): dopo la notte passata col suo migliore amico ha il sospetto di essere incinta, da qui la storia si divide in due binari paralleli.
mercoledì 7 settembre 2022
#Metafisica: Il mostro dei mari
Sotto consiglio di un amico ci siamo convinti a guardare il film d’animazione: “Il mostro dei mari”, prodotto da Netflix Animation e Sony Picture Imageworks.
Il film è arrivato sulla piattaforma italiana l’8 luglio 2022 ed è diretto da Chris Williams, con musiche di Mark Mancina, la scenografia a cura di Matthias Lechner, il montaggio di Joyce Arrastia e troviamo come direttore artistico Jung Woonyoung.
Dobbiamo essere sinceri: non eravamo ricchi d’entusiasmo quando abbiamo visto la durata totale di due ore, ma ciò non ha influito minimamente sulla visione della pellicola. E sì, anche se non è un Disney, possiamo dire che ci siamo veramente commossi.
Attenzione: l’articolo contiene spoiler.
Il film è arrivato sulla piattaforma italiana l’8 luglio 2022 ed è diretto da Chris Williams, con musiche di Mark Mancina, la scenografia a cura di Matthias Lechner, il montaggio di Joyce Arrastia e troviamo come direttore artistico Jung Woonyoung.
Dobbiamo essere sinceri: non eravamo ricchi d’entusiasmo quando abbiamo visto la durata totale di due ore, ma ciò non ha influito minimamente sulla visione della pellicola. E sì, anche se non è un Disney, possiamo dire che ci siamo veramente commossi.
Attenzione: l’articolo contiene spoiler.
#Disney: Baymax!
La piattaforma Disney+ offre sempre una vasta gamma di prodotti da poter vedere e stavolta nella nostra vetrina è comparsa una piacevole sorpresa: “Baymax!” Si tratta di una serie spin-off di “Big Hero 6”, film d'animazione della Disney uscito nel 2014, composta da sei episodi di una decina di minuti ciascuno, dove il nostro panciuto assistente sanitario si troverà ad aiutare alcuni degli abitanti di San Fransokyo (cittadina immaginaria a metà tra San Francisco e Tokyo). Ma chi è Baymax?
“Ciao, io sono Baymax, il tuo operatore sanitario personale.”
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