sabato 21 agosto 2021

#MustToWatch: In the Heights - Recensione

Uno dei musical che ha fatto tribolare gli amanti del genere, negli ultimi anni, è sicuramente Hamilton e se non lo avete visto è da recuperare. Noi di 4Muses, però, non siamo qui per parlarvi di Hamilton, ma per potervi recensire una pellicola approdata da pochissimo nelle sale cinematografiche che tratta le stesse tematiche. Del resto, la produzione è praticamente la stessa e passa sotto la supervisione di un artista eclettico come Lin-Manuel Miranda. Per chi non lo conoscesse, vi proponiamo un piccolo resoconto sulle sue gesta: Lin-Manuel Miranda è uno scrittore di canzoni, un rapper, un produttore e un attore eccellente.

venerdì 20 agosto 2021

#TheBeatles: Please Please Me

Chi ci conosce sa che non abbiamo dei veri e propri gusti musicali. Così come per il cinema e la letteratura, consideriamo la musica come un arcobaleno di colori, la ascoltiamo tutta e ci va bene tutta. Ovviamente abbiamo i nostri artisti preferiti, come nel caso dei Beatles.

Possono piacere e non piacere, ciò non toglie quanto i quattro di Liverpool abbiano fatto per la musica internazionale. Vi abbiamo già parlato dei cambiamenti sociali apportati dai quattro nell'articolo: Cosa hanno fatto i Beatles per la società?; così come vi abbiamo già parlato di Let it be ed Eleanor Rigby, ma oggi vogliamo introdurveli album per album.

Sappiamo perfettamente che si sa un po’ tutto di John, Paul, George e Ringo, prendete questi articoli come un ripasso, una sorta di passatempo leggero. Ovviamente speriamo anche di dirvi qualche curiosità che non conoscevate.

Iniziamo dall’inizio, da Please please me, il loro primo album uscito il 22 marzo 1963

giovedì 19 agosto 2021

#Arte: L'isola dei Morti

Nel mondo dell’arte ci sono diverse opere che hanno suscitato un grande interesse nel pubblico per i molteplici significati che l’autore aveva nascosto tra le sue pennellate. Dei quadri più enigmatici al mondo, oggi vogliamo parlarvi de “L’isola dei morti” di Arnold Böcklin, realizzato tra il 1880 e il 1886. In realtà non è solo un quadro, ma cinque versioni diverse che furono commissionate all’artista nel corso degli anni.

mercoledì 18 agosto 2021

#DivinaCommedia: Canto IV

Eccoci di nuovo ad analizzare la Divina Commedia dal punto di vista esoterico. Vi ripetiamo che non vi daremo nozioni storiche e letterali, quelle le conosciamo già grazie alla scuola. Noi esamineremo i versi del Sommo Poeta nella chiave che è rimasta nascosta per molti secoli.

Nel quarto canto ci ritroviamo nel primo girone dell’Inferno: il Limbo. Come tutti sappiamo è il luogo in cui dimorano le persone non battezzate. O almeno, dimoravano, perché dal 2007 Papa Benedetto XVI lo ha abolito.

Permetteteci una piccola battuta: può davvero un Papa eliminare una parte interna di noi? Ovviamente no. Ricordiamo, ancora una volta, che Dante descrive il cammino interiore di ogni iniziatico. E come la Bibbia va interpretata nelle sue innumerevoli metafore (che tu sia ateo o credente, se credi ciecamente e in maniera letterale a ciò che lì è scritto, vinto dall’ignoranza, ti perdi sul serio il bello), così anche la Divina Commedia va intesa oltre le parole stesse. Comunque, iniziamo. 

martedì 17 agosto 2021

#Cinema&SerieTv: The Place - Recensione

Molte volte noi di 4Muses abbiamo scritto che vittima e carnefice sono due facce della stessa medaglia, due opposti non-opposti. Quando guardiamo le notizie ai telegiornali, inorridiamo davanti ai mali del mondo, alle violenze, alle stragi, sentiamo che tutte quelle cose non ci appartengono. Ci mettiamo su di un gradino, ci ergiamo a giustizieri, quando in realtà il pensiero di ognuno di noi difficilmente sarebbe condivisibile con il prossimo. Come avevamo scritto in un articolo sul personaggio di Death Note, Light Yagami, tutti noi “esternamente” parliamo di quanto sia sbagliato uccidere, ma “internamente” almeno una volta abbiamo pensato che sarebbe stato meglio veder sparire qualcuno. Su questo filo conduttore si inserisce il film che recensiamo oggi: “The Place”, uscito nel 2017. Si tratta di un adattamento cinematografico fatto da Paolo Genovese dell’opera “The Booth at the End” (“Il tavolo lì in fondo”, una serie tv statunitense).

lunedì 16 agosto 2021

#Costume&Società: Influenza vittoriana

Avete presente quando la gente dice: “Ma basta con questa americanata di Halloween, non ci rappresenta.”? O quando: “Mah, dove andremo a finire con queste persone che danno così tanto retta agli influencer!”? Ecco, perdonate queste persone perché non sanno quello che dicono. E già che ci siete, fate leggere loro questo articolo.

No, non parleremo di come Halloween sia una festa di tradizione europea -abbiamo creato un’etichetta apposita- e neanche ci interessa sostenere la gang delle spunte blu. Oggi vi parliamo di come ancora adesso, nel 2021, siamo soliti seguire più di una moda portate in auge da quelli che possiamo definire i Ferragnez dell’Ottocento: la Regina Vittoria e il principe Albert.

I due cugini si sposarono il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St James’s Palace. Giovani, -entrambi di ventuno anni- belli e davvero innamorati, fu facile per il popolo empatizzare fin da subito con la coppia reale che diventò poi capostipite dell'intera aristocrazia europea.

sabato 14 agosto 2021

#Arte: La persistenza della memoria

L’essere umano ha una concezione precisa del tempo: la giornata è composta da ventiquattro ore, ogni ora da sessanta minuti, ogni minuto da sessanta secondi e così via. Ci illudiamo di aver dato una dimensione al tempo, quando in realtà non è altro che una convenzione che abbiamo scelto in base al moto di rotazione, ovvero quello che la Terra compie intorno al proprio asse, determinando il passaggio dal giorno alla notte.
Ma, appunto, è solo una convenzione che noi umani abbiamo scelto per scandire le fasi della nostra giornata, quando in realtà il tempo è relativo. Avete mai fatto caso che quando vi divertite il tempo sembra scorrere velocemente, mentre quando vi annoiate la giornata sembra non passare mai? O quando avete solo dieci minuti per: fare la doccia, prepararvi, e riuscite a uscire di casa senza fare tardi, quando, di norma, non vi basterebbe mezz’ora? Relatività. Parlando di tempo relativo, non si può non fare riferimento al “marchio di fabbrica” di un celebre artista surrealista, Salvador Dalí e della sua opera “La persistenza della memoria”.