Uno dei musical che ha fatto tribolare gli amanti del genere, negli ultimi anni, è sicuramente Hamilton e se non lo avete visto è da recuperare. Noi di 4Muses, però, non siamo qui per parlarvi di Hamilton, ma per potervi recensire una pellicola approdata da pochissimo nelle sale cinematografiche che tratta le stesse tematiche. Del resto, la produzione è praticamente la stessa e passa sotto la supervisione di un artista eclettico come Lin-Manuel Miranda. Per chi non lo conoscesse, vi proponiamo un piccolo resoconto sulle sue gesta: Lin-Manuel Miranda è uno scrittore di canzoni, un rapper, un produttore e un attore eccellente.
"In the Heights", il film che vi vogliamo consigliare di recuperare, è tratto dall’omonimo spettacolo musical teatrale scritto da lui stesso. E Hamilton, il musical di cui è anche interprete protagonista, ha incendiato gli animi dei fan parlando di lotte di classe e di immigrazione; una storia che romanza sulle origini dell’indipendenza americana e che ne cementifica l’origine multi-etnica. Un attore che dunque cerca di narrare le sue origini (i suoi nonni erano di Porto Rico) e la difficoltà di integrazione che molto spesso si manifesta in un paese fatto di contrasti come gli Stati Uniti.
Come già detto, però, non siamo qui neanche per parlare di Lin-Manuel Miranda, ma del film di cui è interprete e produttore.
In The Heights non ha una datazione ben precisa, il che rende questo film come un piccolo affresco in una stasi perenne. Del resto tratta tematiche che sono valide da sempre, negli USA più di qualsiasi altra terra. In ogni caso, i colori, i costumi e la costruzione dell’intero ambiente suggeriscono il sapere degli anni ‘80.
Quello che è certo è il luogo protagonista di questa avventura: Washington Heights, il quartiere di Manhattan nella quale i latinos di qualsiasi generazione trovano il loro posto nel mondo. Un posto, nel cuore di New York, nella quale lo “spanglis” la fa da padrone e crea una rete di sostegno stretta e unica. Tutti sono il sostengo di tutti, tutti sanno tutto di tutti. Un microcosmo nella quale si lotta per i propri sogni e per la propria integrazione.
La particolarità di questo film è, dunque, il cercare di riconoscere il vero protagonista dell’azione. Infatti è lo sfondo che è veramente padrone dei destini delle persone che lo popolano, è il quartiere che, denso di vita, diviene il punto centrale nel quale potersi muovere e poter vivere. Sono gli Heights che vengono mostratati e denudati davanti l’obiettivo della macchina da presa e sono le storie che esso racchiude a raccontarne le emozioni e la passione.
Un senso di rivalsa e di rivincita che giorno dopo giorno ripercorre le vie di quel quartiere popolandolo dei più nobili sogni e desideri. E che sia il quartiere il vero protagonista di questo film lo si sente dalla prima nota con cui lo spettatore viene accolto in sala, all’ultima con cui la lascia. I testi delle canzoni che i protagonisti usano per raccontare le loro emozioni e la loro quotidianità sono un'eco profonda di quel punto nevralgico che tutti si trovano a vivere, amandolo e odiandolo.
Potrebbero esser state portate tantissime altre storie in questo film, non importa sul serio dei protagonisti che impariamo a conoscere, perchè le loro storie sono le stesse vita dopo vita, generazione dopo generazione. È, in sostanza, il quartiere a essere l’eterno protagonista di quei sogni.
Non vogliamo farvi spoiler e non vogliamo neanche parlarvi della trama di questo film, dovete entrare in sala senza alcun pregiudizio e godervelo dalla prima all’ultima nota. Dovete conoscere Usnavi, Vanessa, Nina e tutti gli altri attraverso le presentazioni che vi vengono fatte atto dopo atto, perchè solo così si possono vivere le loro storie sulla propria pelle e si possono sentire le loro emozioni.
In The Heights è un musical vibrante, così come lo è la gente di cui racconta. E quella vibrazione va vissuta in pieno.
Sappiamo che le norme anti-COVID vi avranno fatto perdere l’uscita in sala di questo musical, ma speriamo che ben presto potrà essere disponibile su una qualsiasi piattaforma di streaming (noi puntiamo su Disney+ considerato il rapporto che Miranda ha con la Disney).
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