Girato interamente in una tavola calda, The Place appunto, vediamo un uomo misterioso sempre al medesimo tavolo. Davanti a lui si siedono, a rotazione, otto personaggi, ciascuno con un profondo desiderio: abbiamo una suora che ha perso la fede in Cristo, un uomo con il figlio malato di cancro, una signora anziana con il marito malato di Alzhaimer, una donna che desidera essere più bella, una ragazza che vuole tornare con il suo amato, un cieco che rivuole la vista, un meccanico che vuole una notte di passione con la modella del suo calendario, un polizziotto che vuole ritrovare la refurtiva di una rapina. Otto persone diverse, otto desideri possibili, almeno da quanto dice quello che chiameremo il “Cliente”, seduto al tavolo del bar, che li ascolta e prende appunti. Per realizzare i loro sogni, però, dovranno compiere qualcosa di terribile. A uno viene chiesto di uccidere una bambina, a un altro di proteggerla, a uno dei personaggi verrà chiesto di compiere una strage con una bomba, a un altro di stuprare una donna e così via. Inizialmente, tutti gli otto personaggi reagiscono con sdegno a una richiesta tanto atroce, ma pian piano, tutti cambiano e cominciano ad attuare i loro piani.
Ciclicamente, tornano in quel bar a riferire i loro processi. La paura guida i loro cuori verso quelle terribili azioni, mostrando alla fine che il mostro più grande è dentro ognuno di loro, anche nella persona più insospettabile. Chi di loro porterà il proprio compito fino alla fine? Non vi raccontiamo il finale, state tranquilli. Il Cliente sembra imperturbabile, eppure i mali del mondo, le ferite dell’animo umano sembrano segnarlo: ha lo sguardo stanco, le rughe del viso si fanno più marcate e alla fine cede solo davanti a una persona: Angela, la sua controparte. Lei è solare, giovane, attraente, capace di farlo aprire. Ceduto il passo a qualcun altro, il domani sarà un giorno diverso.
Il Cliente assorbe su di sé i mali del mondo, li metabolozza e “sfama” i mostri che gli otto hanno dentro. Non vi è alcun obbligo, i personaggi possono abbandonare la loro missione in ogni momento, senza alcuna ripercussione. Ognuno di loro si troverà ad affrontare i propri demoni, arrivando poi alla consapevolezza di essere umani. Hanno tutti uno scopo, un fine ultimo, un desiderio, ma quale prezzo sono disposti a pagare? Ne varrà davvero la pena o alla fine accetteranno quello che sarà?
Come uno psicologo, il Cliente propone e ascolta, come uno psicologo, i dettagli delle sue “pedine”, appunta i successi su di un quaderno e smaschera le menzogne con uno sguardo, come un dio onnipotente che osserva in silenzio i personaggi muoversi sulla scacchiera della vita.
Genovese, il regista, non giudica, non fa mai in modo che lo spettatore possa puntare il dito contro uno dei personaggi, perché sono umani, disposti a salvare chi amano e per questo compiono delle scelte. Siamo noi, in realtà, come davanti a uno specchio. Che avremmo fatto noi al posto loro? È un faccia a faccia con il proprio lato oscuro, va compreso per poter proseguire la vita, anche se questo potrebbe cambiarci inevitabilmente. Siamo davvero pronti a convivere con qualcosa che ci potrebbe segnare o siamo in grado di aprirci anche a un cambio di rotta?
Se siete interessati, il film è disponibile su Disney+!
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