Ed eccoci tornati nella rubrica: film assurdi e dove trovarli. È estate, per tanto la leggerezza la fa da padrona, ma certe storie sono così tanto superficiali da spingere sulla vena del cinismo. Di cosa stiamo parlando? Beh il titolo lo avete letto, oggi recensiamo “L’estate più calda”, pellicola presente su Prime Video che ci porta all’interno di un amore estivo.
Siamo in un paese della provincia di Ragusa, un nuovo prete sta per prendere i voti e si appresta a svolgere servizio nella parrocchia cittadina. Durante l’estate, all’interno di una villa, si svolge il solito campo estivo che coinvolge tutti i ragazzini di ogni età. La cosa che, però, nessuno si aspetta è il fatto che la presenza del seminarista sconvolge gli equilibri che finora erano stati mantenuti. Il fatto che sia di bell’aspetto, del resto i suoi panni sono (s)vestiti da Gianmarco Saurino, scombussola le donne che gli ruotano intorno. In particolare, Valentina (Alice Angelica) persegue la sua missione: perdere la propria verginità, prima che la sua migliore amica parta per Roma. E quale miglior partito se non proprio l’appena arrivato Nicola che, ancora, non ha preso i voti?
Le cose, però, si complicano dal momento in cui Lucia (Nicole Damiani) -migliore amica di Valentina-, nonostante sia fidanzata con Omar, inizia a interessarsi a Nicola. L’interesse è reciproco il che fa iniziare una vera e propria relazione.
Tra tradimenti, peccato e lussuria, dunque ci muoviamo in quel terreno fertile che sono gli amori estivi. Caldi e fugaci come la bella stagione, hanno però un tempo assai limitato, soprattutto perché l’arrivo di settembre porta con sé la necessità di dover operare delle scelte.
Come dicevamo, però, questo film si muove nella più assoluta superficialità. Toccando la sfera della sacralità e profanandola con l’atto carnale, non vediamo nulla di ciò che potrebbe essere il reale attrito che questo aspetto dovrebbe portare nell’animo di chi sta prendendo i voti. L’essere quasi un prete, in un certo senso, conferisce solo un misero alone di proibito che però viene presto scardinato. Senza tener conto del fatto che la stessa Lucia sta tradendo sia la fiducia della sua migliore amica, sia quella del proprio ragazzo.
L’estate più calda, di conseguenza, porta con sé solo un becero intrattenimento fino a se stesso. Un sollazzo esattamente come lo è la storia tra i due protagonisti. Un modo per poter perder tempo in attesa dell’autunno e della necessaria crescita che dovranno affrontare. Non vi è assolutamente niente di approfondito, niente di difficile, nulla di reale e tangibile. Tutto, dunque, rispecchia quell’atmosfera tipicamente estiva attraverso la quale si posso abbandonare i freni inibitori e concedersi senza affrontare delle realistiche conseguenze per le proprie azioni. Come se non bastasse, il finale compie un salto di cinque anni, quasi come se volesse cercare di dare un sapore un po’ meno estivo. L’epilogo, infatti, ci mostra fugacemente le conseguenze di quell’estate...
Nessun commento:
Posta un commento