“È colpa mia?” è arrivato su PrimeVideo lo scorso 8 giugno e, dopo averlo annunciato sui nostri social, abbiamo deciso di vederlo proprio in questi giorni. Il pubblico lo ha particolarmente apprezzato quindi, spinti dalla curiosità, non potevamo esimerci dal recensire l’ennesimo teen drama.
Dopo aver visto “Uno splendido disastro” da questo tipo di film ci aspettiamo un po’ qualsiasi cosa. Diciamo che qui facciamo un saltino in più, considerato lo svolgimento dei fatti rispetto alla pellicola su citata, ma restiamo comunque in quella marea pronta per essere semplicemente consumata e dimenticata. È colpa mia si inserisce, dunque, in tutte quelle storie che potremmo definire i precursori (per fascia d’età) degli Harmony tanto amati dalle lettrici più mature. Abbiamo i soliti enemy-to-lover che amano l’ebbrezza delle corse in auto e le scazzottate al chiaro di luna. Il soft porn è dietro l’angolo, ma il tutto è coniugato da risatine e da “ammore”.
La protagonista è Noah (Nicole Wallace), una giovane ragazza costretta dalla madre a lasciare la propria città, il ragazzo e la migliore amica, per poter essere inserita all’interno del nuovo felice matrimonio. L’oggetto del desiderio, tanto proibito, sarà proprio il figlio del nuovo marito della madre. I fratellastri, dunque, a furia di frequentare lo stesso tetto e le stesse compagnie, finiscono per attrarsi come magneti. Lui, Nick (Gabriel Guevara), solito macho bad-boy pronto a bere shot alcolici sul seno delle leggiadre pulzelle che gli ruotano intorno, ha l’appeal del miele con le mosche. Una stoira che, oltre ad avere dell’attrazione surreale, si sostiene sul fascino del proibito.
Tra una scazzottata notturna e una gara in auto, dunque, Noah si avvicina a quella violenza che tanto rifugia per via dei traumi proveniente dal proprio passato. Il padre della ragazza, al momento detenuto, era un uomo violento che picchiava la madre, ma che ha anche tentato di uccidere la stessa Noah.
Inutile soffermarsi sulle azioni che vengono messe in scena, sono le stesse ripetute e reiterate all’interno di film appartenenti allo stesso genere. Dicevamo che, in ogni caso, questo si posizioni al gradino superiore del più recente arrivo sulla piattaforma di streaming, perché almeno la storia si sorregge su basi un tantino più forti. La solfa, però, non cambia. È vero, sono pellicole di intrattenimento puro che fanno sognare le quattordicenni e fanno sviluppare loro la sindrome da crocerossina, di conseguenza è comprensibile la presa sul target scelto. Guardare un film del genere vuol dire rilassare i pensieri quotidiani per potersi immergere in problemi che tecnicamente dovrebbero essere lontani anni luce da noi stessi, a meno che non si scelga di stare con un malavitoso. Il trend dei “malesseri” del resto è tanto in voga sulle principali piattaforme social, quindi non possiamo stupirci di ciò che viene mostrato all’interno di queste storie.
In sostanza, rimandiamo a settembre questa storia; del resto ne verrà fatto sicuramente un sequel. Ci riteniamo intrattenuti, ma non di certo interessati o incuriositi dai prossimi impedimenti sentimentali, anche perché sono abbastanza ovvi.
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