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venerdì 25 febbraio 2022

#Personaggi: George Harrison

A noi non piace particolarmente pubblicare articoli a seconda delle date o degli eventi, pensiamo che se vogliamo parlare di qualche argomento, o di qualche personaggio, non è necessario attendere il momento adatto, bisogna farlo e basta. Ma, grande ma, crediamo anche che sia sempre il momento adatto per parlare di certe persone, soprattutto se riguardano il mondo Beatles, a cui abbiamo dedicato un’etichetta. Quindi, ecco che oggi, nel giorno del suo compleanno, parliamo - a modo nostro - della vita di George Harrison, tra l’altro, nostra fonte di ispirazione nel quotidiano. 

Attenzione: parleremo al presente, perché lo utilizziamo sempre quando parliamo di George o John Lennon.

giovedì 7 luglio 2022

#Personaggi: Ringo Starr

In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” canta Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari nel brano “Ringo Starr”.

Sir. Ringo Starr, che oggi compie ottantadue anni, è visto ancora come il membro dimenticabile dei Beatles, talvolta inutile, sicuramente una figura di poco rilievo.
E pensare che anche semplicemente per il suo ruolo di batterista che ricopre il nostro Ringo, tecnicamente potrebbe essere considerato tranquillamente il membro più importante della band.
Questo però viene dimenticato fin troppo spesso, e fin troppo spesso ancora oggi a distanza di cinquantadue anni dallo scioglimento della band il punto di vista collettivo su questo personaggio non è affatto cambiato; è per questo che siamo particolarmente felici di pubblicare questa biografia.
Non ci aspettiamo di cambiare il pensiero di milioni, ma di certo vogliamo dare il nostro piccolo contributo e parlare dell’affetto che proviamo per Richie che, piccolo e insignificante fun fact, è al quattordicesimo posto nella lista dei 100 Migliori Batteristi di Tutti i Tempi rilasciata nel 2016 da Rolling Stone.
Mica pizza e fichi, diremmo a Roma.
Ringo Starr e sua madre

mercoledì 15 maggio 2024

#TheBeatles: Piggies

Immagine creata con l'IA
Il White Album (1968) è pieno di brani leggendari e iconici, molti rimasti nella storia, come “Back in the U.S.S.R.”, “Ob-La-Di Ob-La-Da”, “Blackbird” o “Julia”, altri meno conosciuti anche se di qualità ugualmente alta, come il caso di “Piggies”, scritto da George Harrison.


Il Beatle definito più silenzioso dei quattro era in realtà il meno capito, proprio perché i suoi testi sembrano banali e superficiali ma solo perché non si ha la voglia di esplorare il loro interno, come succede per “Something” o “Here Comes the Sun”, dove tutti le cantano con leggerezza, senza concentrarsi sul vero significato.

Personalmente ho sempre trovato “Piggies” geniale e ho sempre riso tanto ascoltandola perché George ha messo in musica ciò che un altro George (Orwell) ha scritto nel 1945 nella sua “La fattoria degli animali” e cioè la condizione dell’uomo in questa grande gabbia che è la società.

Se Orwell, però, con la fattoria dà più l’idea di libertà, Harrison non ci lascia scuse: viviamo in un porcile e ci crogioliamo nello sporco che creiamo. 

mercoledì 27 aprile 2022

TheBeatles: The Beatles (The White Album)

Sappiamo che i quattro di Liverpool avevano poco tempo libero e forse è proprio grazie al loro essere sottopressione, che hanno composto brani che ancora adesso reputiamo moderni e attuali. Diciamo forse, perché anche ne momenti di pausa non sono stati da meno, e il White Album ne è la prova. Dopo l’apice di Sgt. Pepper, i Beatles non si sono fermati facendo uscire i singoli: “All You Need Is Love” e “Lady Madonna”, oltre l’EPMagical Mystery Tour”. Il lavoro martellante li sprona, quindi, a prendersi dei mesi di vacanza, nei quali volano in India

mercoledì 2 marzo 2022

#TheBeatles: Revolver

Il 1965 segna sicuramente il cambiamento artistico dei Beatles e il 1966 conferma la loro crescita artistica. Iniziano a giocare sempre più con nuovi stili e nuovi suoni, forse anche facendosi trasportare dagli effetti della droga che avevano cominciato ad assumere abitualmente. Già con Rubber Soul i quattro maturano, si mettono in gioco e scoprono così di amare sempre di più lo stare in sala di registrazione. Questo porterà anche alla decisione di non fare più live, ma arriviamoci con più calma.

mercoledì 15 settembre 2021

#TheBeatles: With The Beatles

Eccoci al secondo appuntamento con l’etichetta The Beatles. Sì, perché lasciare questi articoli in musica è un po’ sminuire tutto ciò che il quartetto di Liverpool ha fatto per la musica internazionale. Così abbiamo deciso di racchiuderli in un’etichetta totalmente dedicata a loro, perché John, Paul, George e Ringo vanno oltre a tutto quanto.

In precedenza vi abbiamo parlato del loro primo album, Please Please me, uscito il 22 marzo 1963 e rimasto nelle classifiche inglesi e internazionali per settanta settimane consecutive. Oggi parliamo del loro secondo album: With the Beatles. 

mercoledì 27 luglio 2022

#TheBeatles: Let It Be

Da quando abbiamo iniziato con l’etichetta Beatles sapevamo che prima o poi sarebbe giunto il giorno in cui avremmo messo la parola fine agli articoli dedicati ai loro album. Bene, quel giorno è oggi e c’è da dire che non la stiamo prendendo benissimo. Affrontare Let it be è un po’ come affrontare di nuovo la notizia dello scioglimento del gruppo e no, non l’abbiamo ancora superata.
Da vere e proprie fan del significato dietro questo album: “lascia che sia, vai avanti”, facciamo affidamento su tutta la nostra forza per scrivere dell’ultimo album dei Beatles: “Let it be”, appunto.

mercoledì 1 novembre 2023

#TheBeatles: Within you without you

Oggi parliamo di un brano dei Beatles composto da George Harrison e presente nell’album Sgt. Peppers’ Lonely Hearts Club Band (1967):
Within you without you.
L’anno precedente, nell’album Revolver, è presente il brano “Love You To”, sempre di Harrison, che riprende gli schemi della musica indiana; questo, quindi, è il suo secondo esperimento, forse più approfondito in quanto lo registra senza gli altri componenti del gruppo, aiutato solo dai membri dell’Asian Music Circle.

Poco prima delle registrazioni, George aveva passato sei settimane in India, assieme al maestro Ravi Shankar e questo gli ha dato modo di immergersi completamente nella filosofia Indù e negli insegnamenti dei Veda.

Musica e testo, quindi riflettono la grande devozione spirituale di George e di sicuro confermano un cambiamento di rotta (sia di pensiero che di scrittura) rispetto agli altri Beatles.

mercoledì 25 maggio 2022

#TheBeatles: Yellow Submarine

Giunti all’album “Yellow Submarine”, faremo decisamente finta di non pensare al fatto che ci stiamo avvicinando allo scioglimento del gruppo. Non eravamo ancora in (questa) vita quando è stato dato l’annuncio, eppure non lo abbiamo mai sul serio accettato, tanto che sappiamo il giusto delle carriere da solisti dei quattro, mentre degli anni dalla loro infanzia al 1970, conosciamo veramente tutto.
Comunque, bando alle ciance, è giunto il momento di addentrarci nell’album dei Beatles più dibattuto dai fan.

mercoledì 29 giugno 2022

#TheBeatles: Abbey Road

È di sicuro la copertina più conosciuta al mondo, cover di un album storico, così importante per il panorama musicale che non crediamo esistano aggettivi per descriverlo.
Nello scrivere questo articolo siamo divise a metà: da una parte entusiaste, perché profondamente legale alle tracce qui presenti, dall’altra tristi perché il nostro percorso tra gli LP dei Beatles sta giungendo al termine.
Abbey Road” va conosciuto, studiato, amato. Crediamo che nessuno può dirsi amante della musica, della storia contemporanea o della cultura pop se non conosce e apprezza i Beatles, o non abbia – almeno – nella sua collezione questo album.    
Anche perché, diciamoci la verità: tutti hanno ascoltato più di una volta nella loro vita le canzoni qui presenti. Inoltre non è tanto facile – ancora oggi – avere album che sappiano collegare i brani in maniera così armonica e perfetta come succede in questo album.

mercoledì 9 novembre 2022

#TheBeatles: While my guitar gently weeps

Come vi abbiamo promesso in precedenza, non è nostra intenzione parlare solo ed esclusivamente della McLennon, ecco perché oggi abbiamo scelto di analizzare il capolavoro di George Harrison: “While my guitar gently weeps”, contenuta nel “White Album” (1968).

Lo sappiamo, il White Album è uno dei migliori del gruppo, e questo brano è sicuramente il migliore dell’album.
La canzone, secondo Rolling Stones, è al 136esimo posto tra le 500 più grandi canzoni di tutti i tempi e al settimo tra le 100 più grandi canzoni chitarristiche di tutti i tempi. Nonostante questo, però, John, Paul e Ringo non furono abbastanza collaborativi nel brano di George, per questo quest’ultimo dovette affidarsi al suo amico Eric Clapton per la chitarra solista.

Nell’articolo “Watching the wheels”, chi sta scrivendo l’articolo (Frè) vi ha raccontato di come la canzone le faccia pensare a John Lennon come se fosse il suo migliore amico. Ecco, lo stesso accade con George in “While my guitar gently weeps”. 

mercoledì 20 marzo 2024

#TheBeatles: Here Comes The Sun

Immagine presa da Pinterest
Siamo un team che non crede nelle coincidenze e questo è un pensiero che facciamo nostro nel quotidiano, visto che ci affidiamo al flusso degli eventi.

Chi sta scrivendo questo articolo lo sta facendo in data lunedì 19 febbraio, quando guardando il calendario della programmazione, si è ritrovata a dover fare un articolo sui Beatles per il 20 marzo, data in cui effettivamente è online.

Non avendo idea su cosa scrivere, ha deciso – come sempre – di far partire la riproduzione casuale della playlist “The Beatles” ed è partita “Here Comes The Sun”.     
Quale canzone migliore, in effetti, per dare il giusto inizio alla primavera?


“Here Comes The Sun” è un brano di George Harrison, pubblicato nel 1969 per l’album “Abbey Road”.

lunedì 10 ottobre 2022

#Personaggi: John Lennon

Non possiamo mentire: non siamo pronti a scrivere questo articolo. Parlare degli altri Beatles è sicuramente molto emotivo, ma con John c’è qualcosa che non possiamo ignorare: il trauma della sua morte. Non eravamo ancora nati, è vero, ma non vuol dire che non ci sia. Anzi, forse è proprio per questo che esiste. Visto che ieri è stato il suo compleanno, vogliamo omaggiarlo oggi.

E sì, parleremo al presente, raga, è già abbastanza dura.

venerdì 20 agosto 2021

#TheBeatles: Please Please Me

Chi ci conosce sa che non abbiamo dei veri e propri gusti musicali. Così come per il cinema e la letteratura, consideriamo la musica come un arcobaleno di colori, la ascoltiamo tutta e ci va bene tutta. Ovviamente abbiamo i nostri artisti preferiti, come nel caso dei Beatles.

Possono piacere e non piacere, ciò non toglie quanto i quattro di Liverpool abbiano fatto per la musica internazionale. Vi abbiamo già parlato dei cambiamenti sociali apportati dai quattro nell'articolo: Cosa hanno fatto i Beatles per la società?; così come vi abbiamo già parlato di Let it be ed Eleanor Rigby, ma oggi vogliamo introdurveli album per album.

Sappiamo perfettamente che si sa un po’ tutto di John, Paul, George e Ringo, prendete questi articoli come un ripasso, una sorta di passatempo leggero. Ovviamente speriamo anche di dirvi qualche curiosità che non conoscevate.

Iniziamo dall’inizio, da Please please me, il loro primo album uscito il 22 marzo 1963

lunedì 20 dicembre 2021

#TheBeatles: Get Back, terza parte

Lo sapete e ormai non lo neghiamo più: per i Beatles puntiamo alla psicopatia. La Beatlemania, qui, sicuramente non è mai finita. Tra gadget, aneddoti e temi astrali dei quattro che abbiamo imparato a memoria - letteralmente -, possiamo dire che li conosciamo molto bene. Al terzo articolo su Get Back, il docufilm che potete trovare su Disney+, togliamo la maschera del: “Facciamo finta di non esserne così tanto ossessionate”. Maschera che comunque non abbiamo mai tenuto in Radio, quindi se siete fan dei Beatles, vi consigliamo anche di ascoltarci su RadioSapienza e di recuperare le puntate di Apollo Station.

Perché questa intro? Perché noi non abbiamo veramente parole per la terza parte di Get Back. Se le prime due potevamo anche affrontarle da un punto di vista oggettivo, non abbiamo ancora assimilato concretamente gli ultimi centotrentanove minuti e non sappiamo come parlarne. 

mercoledì 6 marzo 2024

#TheBeatles: And I love her

Foto presa da Pinterest
Se “Something” è la canzone d’amore per eccellenza, scritta da un più maturo George Harrison, “And I love her” ha una sua lettura altrettanto romantica, quanto più giovanile, ingenua, quasi fanciullesca.


È contenuta nell’album A Hard Day’s Night del 1964 e anche questa ha i crediti Lennon/McCartney, ma è stata scritta dal secondo, in riferimento alla sua storia d’amore con Jane Asher.

mercoledì 25 gennaio 2023

#TheBeatles: Something

Something” è una delle canzoni più famose dei Beatles, seconda solo a “Yesterday” per numero di cover.     
È uscita il 31 ottobre 1969 ed contenuta nell’album iconico “Abbey Road”.

Frank Sinatra di lei ha detto: “È una delle migliori canzoni d’amore scritte negli ultimi cinquanta o cento anni.” e non possiamo essere più d’accordo di così.

George Harrison, autore del brano, ha dato vita non solo a un capolavoro della musica, ma anche al vero modo di intendere l’amore, perché, come dice sempre chi sta scrivendo ora: “Se hai motivi razionali per dire perché ami qualcuno, allora non lo ami”.
In inglese “something” vuol dire “qualcosa” e già questo termine così incerto ci fa capire che non è assolutamente la classica canzonetta d’amore.
Possiamo intenderla certo come dedicata a una persona per cui proviamo qualcosa, ma perché non allargare il significato a un campo più ampio? Come la nostra vita, la nostra vocazione, qualsiasi cosa amiamo sul serio.

lunedì 5 dicembre 2022

#Racconti: 1883

Attenzione: per questioni legali questo Pensieri è divenuto un Racconti. Ma sempre per questioni legali vi assicuriamo che stiamo scherzando, non è assolutamente una descrizione di ciò che è successo in realtà. Ma dopotutto, cos’è la realtà?

lunedì 13 dicembre 2021

#TheBeatles: Get Back, seconda parte

Per noi di 4Muses, le tre parti di Get Back, - il docu-film sui Beatles, a disposizione di tutti gli abbonati a Disney+ - è un continuo crescendo. Ecco perché abbiamo deciso di parlarvene in tre articoli diversi. Come già detto in precedenza, fateci sapere nei commenti se abbiamo dimenticato di dire qualcosa di importante, o se avete trovato anche altro. Lo sapete, ci serve ancora una scusa per rivedercelo senza passare per pazze. 

giovedì 4 novembre 2021

#TheBeatles: A Hard Day's Night

Siamo al terzo appuntamento con i Beatles e non possiamo che esserne veramente euforiche! Sì, con lo stesso tono di voce della pubblicità spam. Sapete cosa ci rende così felici? Il sapere che ogni album contiene almeno due-tre tracce che sono rimaste nella storia e che comunque non sono nulla se paragonate alle due-tre tacce rimaste nella storia dell’album successivo.

Insommma, i Beatles sono sempre una garanzia nel 2021, pensate a cosa erano nel 1964, anno d’uscita del loro terzo album. A Hard Day’s Night esce il 10 luglio 1964, dopo dei mesi non particolarmente tranquilli per i quattro di Liverpool.