Disponibile dal 1 maggio, su Prime Video è arrivato: “Brightburn, l’angelo del male”, film diretto da David Yarovesky, con la collaborazione di diversi componenti della famiglia Gunn. Si avvalora, infatti, sempre più l’idea che tutti i Gunn siano cresciuti a pane e fumetti. Del resto, se il volto di Yarovesky non vi è del tutto sconosciuto è proprio perché lui è uno dei Ravagers di Guardiani della Galassia Vol.1. In ogni caso, è sempre più chiaro come Hollywood proceda tramite amicizia e che le collaborazioni nascano proprio dall’esigenza comune di raccontare storie con persone familiari.
È arrivato nelle sale italiane il 24 maggio 2019, e ci ha dato modo di conoscere l’altra faccia dei supereroi, ovvero: quando i loro super poteri non vengono usati per un fine positivo, ma sono devoti al male. L’angelo del male è, difatti, la versione alternativa del Kryptoniano più famoso di sempre. Abbiamo un super ragazzino che non solleva le auto per poter aiutare i propri genitori, ma al contrario per toglierli di mezzo. Dimentichiamoci dei classici villain che vengono sconfitti, qui abbiamo il terrore e l’horror puro che si diffonde e dilaga senza alcuna possibilità di salvo. Dimentichiamoci delle Marte che fermano le lotte intestine e permettono patti di non belligeranza, qui difficilmente arriveranno alla fine del film.