Ricordo quel giorno, mi trovavo isolato in quella camera d’hotel. L’avevo richiesto vista mare, la brezza che soffiava mi creava un lieve un conforto. Per lavoro mi ritrovavo l’ennesima volta fuori città e nonostante mi trovassi da solo in quella stanza, udivo una grande confusione, un rumore che percepivo solo io, nessuno che si avvicinava a me era in grado di sentirlo, nessuno era in grado di sentirmi.
Potevo permettermi quella camera lussuosa, molto luminosa e arredata con quadri impressionisti e con mobili rifiniti fin nei dettagli. Aspettavo che la luce del sole diventasse fioca per uscire in balcone e fare grandi boccate di aria. Cercavo di godermi ogni dettaglio che quella camera potesse offrirmi, ogni gioco di luce e ogni particolare del paesaggio.