lunedì 5 settembre 2022

#Cinema&SerieTv: Prey - Recensione

La necessità di dover aggiungere minutaggi alle saghe degli anni ’80 e ’90 è decisamente fin troppo fervente. Si tenta, in questo modo, di giocare con l’effetto nostalgia provando ad aggiungere contenuto su contenuto, ma il più delle volte si fallisce creando delle storie che si mostrano fallimentari sotto il punto di vista narrativo. Arriva, così, direttamente su Disney+ “Prey”, prequel della saga cinematografica: “Predator”.

Il nome vi risulterà decisamente familiare, soprattutto per i più nerd di voi, perché stiamo parlando di uno dei più grossi franchisee crossmediali della storia: fumetti, film, videogiochi, prequel, sequel e crossover, l’hanno fatta da padrone regalando al pubblico innumerevoli minutaggi orrorifici da cui godere. Ma in mano a Disney, sappiamo bene tutti, che fine fanno i contenuti. Con l’acquisto della 20th Century, automaticamente, la produzione ha dato il via a tutta una serie di pellicole che non vedranno la sala cinematografica, ma che saranno direttamente portate sulla piattaforma.

sabato 3 settembre 2022

#Musica: 4'33''

Vi ricordate quando abbiamo parlato del concetto di musica? Bene, questo brano riprende il senso di fondo di quell’articolo. E forse questa è la canzone più insolita ed estrema che potremmo mai trattare.

4'33'' è un brano composto da John Cage nel 1952, ed è costituita da tre parti: la prima dura trenta secondi, la seconda due minuti e ventitré secondi, la terza un minuto e quaranta secondi. Sommando il tempo d’esecuzione delle singole parti, risulta un totale di quattro minuti e trentatré secondi. L’opera, dunque, prende il titolo dal proprio tempo d’esecuzione.

#Pensieri: La logica del tempo

Anche se sono una ragazza di citta che poco tollera la campagna e il contatto con la natura mi va bene finché non sento ronzare api e vespe attorno a me, ho sempre vissuto i mesi dell’anno associandoli al raccolto.

Non so bene il perché, ma per me l’anno inizia ufficialmente a fine ottobre, quando le giornate si accorciano così tanto e mi danno la possibilità di meditare a lungo, nella mia stanza. È in quel momento che preparo il mio terreno interiore per la semina, osservando attentamente quali parassiti hanno colpito le piante del mio personale Eden.

Ebbene, agosto è il periodo in cui comincio a vedere il raccolto, lo assaporo fino in fondo, cercando di capire se ciò che ho mi soddisfa o se è bene che io debba fare di più. Tranquilli, questo articolo non riguarda cosa va o non va in me, non credo interessi al mondo.

È che nelle prime due settimane di agosto ho ragionato molto su come io agli occhi degli altri sembri un’estranea al mondo. Badate bene: ciò non mi sconvolge, ci sono così abituata che ormai non mi fa più né caldo, né freddo. Ma proprio come accennato in “Watching the wheels”, ci sono canzoni che hanno aiutato il mio percorso di accettazione per la libertà. Sì, perché essere liberi, agli occhi del prigioniero, è pura follia e come ogni processo che paragoniamo alla follia, va accettato.

venerdì 2 settembre 2022

#Libri: Magnificat

Iniziare a leggere il testo di esordio di Sonia Aggio è dannatamente semplice. Fin dal suo epilogo si viene coinvolti in questo straordinario turbinio di dubbi in grado di catturare l’attenzione del lettore che, inevitabilmente, ne vuole sapere di più. In uscita, edito Fazi Editore, arriva in libreria il 2 settembre un libro perfetto per terminare gli ultimi caldi giorni di agosto. Magnificat, infatti, vi catturerà e vi trasporterà all’interno di un mondo in cui le leggende si mescolano alla realtà e la pioggia estiva è pronta a far straripare ogni vostro singolo argine.

giovedì 1 settembre 2022

#Marvel: I'm Groot - Recensione

Che la Marvel stia puntando sempre più sulla serialità è, oramai, evidente. In attesa delle nuove avventure dei nostri amati Guardiani della Galassia, personaggi che abbiamo avuto modo di ri-vedere non solo in End-Game, ma in compagna del Vichingo della Galassia, è arrivata su Disney+ una mini serie composta da cinque corti. Il protagonista è l’amato alberello antropomorfo Baby-Groot e gli eventi che lo vedono coinvolto hanno, come collocazione temporale, l’arco che va da Guardiani della Galassia Vol. I e Vol. II. Una fase di crescita, dunque, abbastanza delicata perché il piccolo inizia a muovere i suoi primi passi e a combinare i suoi primi guai, precedendo quel famosissimo balletto che mostra tutta la sua temperanza.

mercoledì 31 agosto 2022

#Racconti: Universi di carta

Era solo un triste monolocale in cui la luce del sole faceva fatica a filtrare per via degli altri edifici che lo circondavano. Qui si era stabilito uno scrittore di nome John che in un giorno come altri, iniziò a narrare di uno scrittore di nome Jacob, appartenente a un'epoca passata. Jacob era stato costruito per essere un'interfaccia di John sul passato, un viaggio mentale che lo avrebbe portato a scoprire se stesso, oltre il tempo e attraverso la scrittura.

#TheBeatles: Two of us


Quando si tratta di analizzare i testi dei Beatles è davvero difficile scegliere la categoria. Musica, Metafisica, Pensieri?     
È il motivo per il quale abbiamo scelto di scrivere l’articolo a influenzare la nostra decisione e quando si tratta di testi profondi, che parlano direttamente della vita di chi ha composto il brano, non possiamo che optare per l’etichetta dedicata ai Fab4, The Beatles, appunto.
Attenzione: questo articolo sarà totalmente McLennon e poco ci interessa se credete che sia tutto nella nostra testa, o se certe parole di John e Paul possono essere facilmente fraintese. Crediamo che i brani siano proprio come i libri, le poesie, o nel nostro caso la categoria Pensieri: un continuo flusso di coscienza.
In questo flusso di coscienza a parlare è Paul McCartney, e ci è tornato molto utile possedere la raccolta: “Paul McCartney The Lyrics”, dove ci spiega i significati di ogni sua canzone.

P.S. può aiutare sapere che nel docu-film Get Back, c'è la testimonianza che questo brano è stato concepito e iniziato da Paul in adolescenza, quando era nella formazione dei Quarrymen, gruppo fondato da John Lennon.