lunedì 16 maggio 2022

#Costume&Società: Nel Metaverso della Follia

Da quando Mark Zuckerberg si è svegliato una mattina e ha informato gli utenti di Facebook il cambio di nome della società in “Meta” e a parlare di Metaverso, i più hanno cominciato a informarsi su quello che sembra essere la nuova frontiera della tecnologia. Nell’articolo di oggi, proveremo a darvi qualche informazione al riguardo, parlando anche dei pro e dei contro che un progetto così “futuristico” porta con sé.

sabato 14 maggio 2022

#Arte: Il ventilatore mozzato

I più grandi artisti posavano il loro sguardo sul mondo e lo rappresentavano su di una tela, in una struttura o in una scultura. Con il passare del tempo, l’arte moderna è divenuta un modo per reinterpretare la realtà, guardando come dietro a un oggetto possa celarsi molto di più. Pensate solo all’opera di cui abbiamo parlato qualche tempo fa: “Can’t help myself”, a quanto una macchina, con una specie di scopettino che cerca invano di raccogliere dell’olio che sembra sangue, appaia umana nel suo modo stanco e perpetuo di sistemare qualcosa che inevitabilmente non ha modo di variare. Dato che veramente tutto può nascondere un significato che, magari, ai più sfugge, parliamo di un oggetto di uso quotidiano: il ventilatore, in questo caso l’opera si chiama “Il Ventilatore Mozzato” di Gianluca Boncaldo e Matteo Bolognese.

#StorieRomane: Santa Lucina

Anche se non si è credenti, vivere in Italia vuol dire ritrovarsi ad ascoltare storie o leggende legate al mondo cristiano. Chiese, vie, a volte scuole, portano nomi di santi, e uno dei tanti che ci è rimasto impresso è proprio quello di Santa Lucina. Non sappiamo bene il perché, visto che non ci sono conferme della sua esistenza, né tantomeno fonti ufficiali della sua vita. Forse è proprio per questo alone di mistero, o forse perché fu una donna strettamente legata agli apostoli, che abbiamo voglia di parlarvene. Vi confermiamo, però, che è stato particolarmente difficile trovare qualcosa, e ciò che vi proponiamo va preso con le dovute pinze.

venerdì 13 maggio 2022

#Pensieri: Il giudice che abbiamo dentro

Ho passato il mio primo maggio in chiesa.
Non spiegherò il perché e non andrò nei dettagli del perché ho passato questa giornata – che dovrebbe essere di svago – in chiesa a pregare e a scrutare la Bibbia, se mai lo farò, lo spiegherò bene e non in un paio righe come invece farei ora.
Comunque, quando faccio la scrutatio solitamente per rimanere su un sentiero ben preciso ho una serie di versetti da leggere; posso sì andare oltre (nessuno mi punta un fucile addosso), ma tendenzialmente per rimanere “in tema” preferisco non allontanarmi troppo da quelle che sono i consigli dati.

Ci sentiamo tutti giudici e tutti pensiamo che il giudizio che abbiamo da imporre sull’altro conti effettivamente qualcosa, quando in realtà ho una notiziona per i più giudicanti che leggeranno questo articolo: non importa niente a nessuno.
Comunque, su questo discorso potrei aprire un discorso infinito e non è mia intenzione farlo… quello che voglio fare è condividere la mia risposta alle domande: “Come è nato questo giudice dentro di te? Come colpisce la tua vita personale?
Per poter rispondere a queste due domande sono partita dal quattordicesimo capitolo della Lettera ai Romani, dal primo al quarto versetto, che recita:

“Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo stare.”

- [RM. 14, 1-4]

#Anime: Yattaman

Yattaman, Yattaman
al gran filone d’oro
Yattaman, Yattaman
buona guardia fa…

La nostra esperienza al Romics è stata meravigliosa: lavorare mentre si stanno seguendo panel o si sta urlando sotto al palco dei Cristiani D’Avena, è veramente qualcosa di magico. Ancora più bello, però, è stato sapere che a ogni passo fatto in fiera, nella nostra mente iniziavano a venire fuori degli articoli.

Durante il panel dedicato alle diverse generazioni di cartoni, cui erano presenti: Simone Cicalone, Le Coliche, Sonia di Super3, Chiara Becchimanzi, Mandark e il moderatore Lele Sarallo, proprio le Coliche hanno parlato della sigla di Yattaman, chiedendosi – e chiedendoci – cosa dovrebbe essere il gran filone d’oro?
Abbiamo riso, ma effettivamente, cosa era? Da buone romane – scusaci, Aida – abbiamo seguito assiduamente Yattaman su Super3 e anche se la sigla la sappiamo a memoria, dell’anime ricordiamo ben poco.
Tra ricerche, chiacchierate con i nostri amici per cercare di ricordare, qualcosa è tornato a galla.
Ecco, quindi, che possiamo parlarvi di Yattaman! 

giovedì 12 maggio 2022

#Cinema&SerieTv: The Lost City - Recensione

The Lost City
è arrivato in sala già da qualche settimana, noi di 4Muses non potevamo esimerci dall’essere presenti in sala per questa comedy molto avventurosa. Quella che vede come protagonista Loretta Sage è una storia che accomuna moltissimi scrittori: quando i propri sentimenti esauriscono la propria ispirazione si incorre nel blocco. La pagina bianca viene, così, scritta di qualcosa che non si ritiene proprio e non si ritiene all’altezza di ciò che si ha dentro.

Loretta (Sandra Bullock) è una scrittrice di libri rosa e preferisce non uscire da casa propria e resta legata a quel passato che adesso non può più tornare. Lei scriveva di qualcosa che conosceva in prima persona: le avventure della sua protagonista, infatti, erano ispirate dalla vita che in parte immaginava con il perduto marito.

#Libri: Paese Infinito

Quando la Fazi Editore ci ha mandato la sinossi dell’ultimo romanzo di Patricia Engel: “Paese Infinito”, avevamo già capito che sarebbe diventato uno di quelli che più sentiamo nostri.
È stato veramente difficile leggerlo in anteprima - esce in tutte le librerie proprio oggi, 12 maggio - perché avremmo voluto condividere interi paragrafi sui social, per quanto li sentiamo vicini al nostro pensiero.
Avendo scritto ben due articoli relativi alla canzone di John LennonImagine”, (il secondo lo potete leggere cliccando qui) si può già immaginare quanto i confini territoriali per noi siano veramente privi di significato, così come qualsiasi cosa cerchi di creare divisioni. Quando abbiamo letto di Talia e della sua famiglia, divisa tra due realtà diverse (quella colombiana e quella statunitense) ci è scattato dentro qualcosa: se tutti venissero a conoscenza delle storie degli immigrati e dell’incoerenza dei paesi che sostengono di ospitarli, forse riusciremmo ad aprire gli occhi e a comprendere che nessun paese al mondo è davvero così distante dal sentimento d’amore che accomuna tutti gli uomini.