lunedì 17 marzo 2025

#Personaggi: Pattie Boyd

È davvero un onore per me condividere il compleanno con una delle donne dei Beatles che più ammiro: Pattie Boyd.

Parliamo di lei in occasione del suo ottantunesimo compleanno

Patricia Anne Boyd, chiamata da tutti Pattie, nasce a Taunton il 17 marzo 1944. È la prima dei quattro figli di Colin Ian Boyd Langdon e Diana Frances Drysdale. A lei seguiranno Colin (1946), Helen Mary (1947) e Paula (1951).

Il padre, durante la Seconda Guerra Mondiale, presta servizio alla Royal Air Force da cui si dimette a seguito di un grave incidente. Così la famiglia nel 1948 si trasferisce a Nairobi, Kenya.
Qui rimangono poco perché nel 1953 Colin e Diana si separano. Pochi mesi dopo lei si risposa in Tanzania con Robert Gaymer-Jones e insieme ai quattro figli torna in Inghilterra, a Londra, nel quartiere di Wimbledon. Dal secondo matrimonio nascono David JB (1954) e Robert Jr. (1955).

Nel 1961, finite le scuole, la madre di Pattie la costringe ad andarsene di casa, per vivere in un appartamento con altre ragazze e iniziare a lavorare nel salone di bellezza di Elizabeth Arden, a Bond Street come sciampista e apprendista estetista.
Molto bella e con un’eleganza innata, Pattie attira l’attenzione di molti clienti, soprattutto di uno che la mette in contatto con il fotografo Anthony Norris, il quale le realizza il suo primo book fotografico. Rimasto colpito dalla sua naturalezza di fronte alla fotocamera, Norris la raccomanda all’agenzia di moda di Cherry Marshall. Questa accetta di buon grado Pattie, anche se le impone una dieta ferrea e un corso alla sua scuola di modelle, dalla durata di tre mesi.

La carriera di modella inizia ufficialmente nel 1962 ma con non pochi ostacoli. Il volto di Pattie, soprattutto per via dei suoi denti, non era idoneo rispetto agli standard di bellezza del tempo, così molti fotografi si rifiutano di lavorare con lei. Pattie non demorde e riesce comunque a lavorare a Londra, soprattutto quando tenta la strada anche a New York e Parigi.


Nel 1964 comincia a prendere parte a spot televisivi, ma la sua occasione la trova in un piccolo ruolo nel film dei Beatles: “A Hard Day’s Night”, dove interpreta una giovane fan del gruppo, ma soprattutto dove incontra George Harrison.
Pattie e George rimangono entrambi colpiti l’uno dall’altro, ma quando lui le chiede un appuntamento, lei è costretta a rifiutare perché sta frequentando da un anno un ragazzo, Eric Swayne. Venuta a sapere che avrebbe preso parte a un secondo giorno di riprese, Pattie lascia Eric e quando rivede George, questo le chiede un’altra volta un appuntamento, che lei accetta.
Escono per la prima volta insieme al Garrick Club di Convent Garden, con loro vi è anche… Brian Epstein.

La relazione procede a gonfie vele, così come il suo lavoro: nel 1965 viene fotografata da David Bailey e l’anno successivo – lo stesso del matrimonio con George Harrison – da Terence Donovan. Nel 1969 compare praticamente su quasi tutte le riviste del Regno Unito e sulle edizioni italiane di Vogue.
Con la carriera alle stelle, però, è la vita privata a risentire. Dopo il periodo passato in India, George diventa ossessionato dalla religione indiana allontanandosi da Pattie per via delle lunghe sessioni di meditazione. Quando torna al mondo, però, non è del tutto cosciente perché fa continuamente uso di alcol e droghe.
Quando poi Pattie scopre per la seconda volta del tradimento di lui con Maureen Cox, moglie di Ringo, per lei è la fine e comincia a tradirlo anch’essa con i suoi colleghi: Mick Jagger e John Lennon in primis.

Quando George conosce Eric Clapton, nel 1968, i due diventano subito ottimi amici ed Eric prende una vera e propria sbandata, ai limiti dell’ossessione, per Pattie. Nel 1971 Clapton le dedica “Layla”, ma Pattie, pur sapendo che la canzone è dedicata a lei, rimane con George e continua fino a quando la situazione con il marito diventa davvero insostenibile.
Nel 1974 lo lascia definitivamente, sposandosi poi con Eric Clapton, che per l’occasione le dedica un altro dei suoi capolavori: “Wonderful Tonight”.
Il secondo matrimonio, però, è ancora peggio del primo. Oltre all’abuso di alcol e droghe, Eric la picchia e la costringe ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, così il tutto naufraga nel 1989.

Nel 1991 Pattie conosce l’agente immobiliare Rod Weston, se ne innamora perdutamente ma, ancora scottata e ferita dai primi due matrimoni, attende un bel po’ prima di sposarlo. I due si sposano a Chelsea il 29 aprile 2015.


Il 14 febbraio 2005, alla San Francisco Art Exchange, viene inaugurata la mostra fotografica “Through the Eyes of a Muse” (trad. “Attraverso gli occhi di una Musa”): una serie di scatti che la immortalano nei giorni del fidanzamento con George ed Eric. La mostra viene presentata nuovamente l’anno successivo sia a San Francisco che a Londra.
Oltre a essere loro musa, Pattie lo è stata anche dello stilista Ossie Clark.

Il 23 agosto 2007 esce la sua autobiografia, scritta insieme al giornalista e scrittore Penny Junor e pubblicata per la Headline Review: “Wonderful Today”. Nonostante una critica non proprio positiva, il libro arriva al primo posto nella lista dei best seller del The New York Times.

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