lunedì 10 giugno 2024

#Spettacolo: Quando accade davvero

Marco Profeta
Dello spettacolo “E se accade” davvero di Marco Profeta ne abbiamo già parlato, ma la serata del 31 maggio 2024 al Teatro Nuovo di Velletri merita un articolo a sé per l’esplosione d’amore che ha coinvolto ogni persona lì presente, dagli artisti che si sono succeduti sul palco agli spettatori.


Il titolo scelto per questo articolo non è stato cambiato per facilitare nelle ricerche, ma perché una volta tornati a casa si è stati convinti che il bene vero, quello enorme, quello che lascia senza parole, si può fare anche con poco e allora perché non farlo? 

L’intero incasso dello spettacolo, formato dalle libere donazioni del pubblico, è stato interamente devoluto all’associazione Talita Kum Velletri per aiutarla nella realizzazione di attività dei servizi socio-riabilitativi volti a garantire sostegno necessario ad adulti con disabilità fisica e/o mentale di livello medio/grave, al fine di recuperare o mantenere le autonomie individuali e potersi integrare nel tessuto sociale. Il suo intento è quello di favorire la crescita evolutiva per ritardare e limitare, compatibilmente con le problematiche soggettive, l’involuzione.

Attenzione: in questo articolo ci saranno le mie personali impressioni sullo spettacolo, che poi mi hanno portata a realizzare cosa succede quando poi il bene accade davvero.
 
Marco Profeta e Irene Locuoco
Il gran cuore di Marco Profeta ha pensato bene di radunare artisti e amici di altrettanto gran cuore e dare il via a un concerto che unisce le diverse forme d’arte: musica, teatro e scrittura. Con (attenti che serve abbastanza fiato per l
’elenco dei nomi) l’organizzazione di Music for Charity e Radio Mania FM 100.7 come media partner, le madrine Monica Ward e Adriana Volpe, il coro gospel Voices of Joy diretto da Mariangela Topa, Mariagabriella Chinè (art choreography director, attrice e scrittrice dei monologhi), l’attrice Anita Pagano e le grandi anime dei piccoli attori Eleonora De Rosi e Lorenzo Fasciani, la danzatrice LIS Valeria Spagnuolo e l’ospite d’onore Valerio Scanu, il Teatro Nuovo si è presto riempito andando in sold out.
In più Marco Profeta è stato accompagnato da Alessandro Borgo Caratti (chitarra e project director), Cristiano Pietrosanti (piano e keyboards), Umberto Maggiore (basso), Daniele Rocca (batteria) e Irene Locuoco (special vocal guest), con Max Cucaro come tecnico audio.

Marco Profeta, Anita Pagano,
Mariagabriella Chinè e Valerio Scanu
Canzoni e monologhi si sono intervallati portandomi fin da subito a sentirmi interamente parte di un unico organismo che è l’universo. Come in una sorta di viaggio psichedelico, la mia mente si è aperta sulla sua immensità. E sono piuttosto convinta che lo stesso sia accaduto a chi ha ascoltato per la prima volta i brani di Marco Profeta, perché molto hanno fatto il teatro danza e teatro in movimento, trasformando il semplice ascolto in un addentrarsi dentro la storia, un po
’ come quando da bambini ascoltavamo incantati le fiabe.

L’universo attorno a noi è sempre in movimento, non c’è nulla che rimanga statico e che non evolva. Cos’è che muove tutto in una direzione, il regista che direziona il tutto è il più grande e affascinante mistero che ci circonda, ma che alla fine porta ogni essere vivente a voler rincorrere il bene, anche a costo di cadere.
Ed è proprio grazie ai monologhi sul tempo, sul suo scorrere, sul suo incidere così prepotentemente sulla nostra vita che mi sono chiesta: qui su questo pianeta abbiamo i giorni contati, e allo stesso tempo diciamo di desiderare il bene per noi e per gli altri. Allora perché creare divisioni? Perché perdere tempo ad accumulare ricchezze per poi ostentarle? Perché cercare potere nella morte di innocenti?

Marco Profeta, Monica Ward e Valerio Scanu
Personalmente credo che il male arrivi da un’insoddisfazione, la paura di perdere qualcosa di non rendersi conto di essere quel qualcosa. Crediamo che per amare ed essere amati bisogni essere in un determinato modo, allora cambiamo, ci appiccichiamo addosso personalità a seconda dei tempi, della moda, di chi abbiamo davanti e dimentichiamo chi siamo realmente.


Corriamo tra i giorni, mesi, anni senza fermarci anche solo per un attimo. Corriamo perché abbiamo paura che fermandoci possiamo sentire il dolore di una ferita. Corriamo per paura di perdere una tappa importante anche se una volta raggiunta continuiamo a correre, pensando a quella successiva.
Spettacoli come “E se accade davvero”, invece, ci invitano alla sosta. Ci fanno vedere che mentre siamo seduti a riprendere fiato, si avvicinano a noi altre persone e con un abbraccio possiamo guarire i nostri cuori spezzati.     
Sono figlia unica, quindi ho sempre dato un immenso valore all
amicizia, di conseguenza è stato il campo dove sono stata più tradita. Ma quel venerdì, quando sul palco ho visto miei amici e gli amici dei miei amici essere uniti un unico fine che è aiutare il prossimo, senza egoismi, né contrasti, ho capito che per tutto il tempo della serata l’amore è stato davvero presente, è davvero accaduto.

Marco Profeta e Voices Joy Gospel Choir Rome
Gli alberi comunicano tra loro attraverso le loro radici che nel buio del terreno si sostengono a vicenda. È così che nascono i boschi, le foreste, con il loro tripudio di vita, ed è così che la Terra ha i suoi polmoni che vento dopo vento, respiro dopo respiro, portano nutrimento anche ai deserti.

E proprio come gli alberi anche noi esseri umani dovremmo imparare a collaborare, soprattutto quando si fa buio nelle nostre anime.
C’è una forza di cui abbiamo paura, ed è la fragilità. Abbiamo paura di cadere perché crediamo che non ci sia nessuno per aiutarci a rialzarci. Non è così. Le anime buone ci sono e sono più di quanto possiamo immaginare.
Sarò una sognatrice, ma non sono di certo l’unica e come scritto a Marco e a ogni artista presente, il 31 maggio 2024, al Teatro Nuovo di Velletri, ho visto concretizzarsi la fiducia che ripongo nel mondo del domani.

Lascio qui la scaletta, così chi vuole può avvicinarsi ai profondi testi di Marco Profeta e in più fa stile professionale, che non guasta mai.

- Meccaniche dell’esitare

- E così sia

- Monologo Mariagabriella Chinè

- Quello che so

- Monologo Monica Ward

- Quello che non ti ho detto

- Io rinasco in te (assieme al teatro danza)

- Amore torto

- Se tornasse l’inverno

- Monologo Eleonora De Rosi e Lorenzo Fasciani

- Assolo Hang Drum

- Monologo Mariagabriella Chinè

- Lividi (cantata da Irene Locuoco)

- Bella solitudine

- Per tutte le volte che (Valerio Scanu e Marco Profeta)

- Presente (Valerio Scanu)

- Wade in the water (Voices of Joy Gospel Choir Rome)

- Oh Happy Day (Voices of Joy Gospel Choir Rome)

- Dove passa la felicità (assieme a Mariangela Topa e Voices of Joy Gospel Choir Rome)

- Monologo Mariagabriella Chinè

- Come respiri (assieme al teatro in movimento)

- E poi arrivò dicembre (L’amore resta)

- Monologo Anita Pagano

- Icaro, ali di cera

- Saprò aspettare

- Monologo Monica Ward

- Tre fiammiferi (assieme al teatro in movimento)

- Sono il cattivo (con Valeria Spagnuolo)

- Le onde

- E va bene così

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