Da circa trent’anni la commedia americana fa rima con il nome di Adam Sandler. L’ultima uscita del 2023, “Non sei invitata al mio Bat Mitzvah”, sarebbe dovuta essere una conferma alla regola ma purtroppo ne è stata l’eccezione. In questa recente pellicola non ne vediamo solo uno di Sandler, ma ben altri quattro componenti della famiglia: Sunny Sandler, nel ruolo di Stacy, la protagonista; Sadie Sandler, nel ruolo più che reale di sorella maggiore e infine Jackie Sandler che interpreta la mamma della migliore amica di Stacy. Sicuramente il legame famigliare, soprattutto quello tra padre e figlie, traspare vivamente negli occhi degli attori tanto che se non si conosce la verità dietro i legami di parentela oltre il film, si crede in qualche casualità riuscita molo bene.
La storia è ispirata all’omonimo romanzo di Fiona Rosenbloom che la regista Sammi Cohen ha deciso di trasportare in una pellicola. La trama si svolge attorno a Stacy, alle prese con l’organizzazione della festa che sarebbe stata la più importante della sua vita. La protagonista ha tredici anni, frequenta le medie e ha un migliore amica, Lydia, con cui condividerebbe tutto; o forse no. Il loro rapporto comincia a incrinarsi nel momento in cui Lydia sembra essere attratta da Andy, il ragazzo più popolare della scuola nonchè la cotta di Stacy e si romperà del tutto quando la migliore amica comincerà a frequentarlo fino a farlo sembrare irrecuperabile dopo una serie di vendette da parte della protagonista.
Nonostante le ragazze si preparino ogni giorno per arrivare al momento in cui potranno definirsi mature, i loro comportamenti ricadono sempre più nell’infantilità. Le vendette e i dispetti risultano essere ogni giorno più pesanti da parte di entrambe le amiche anche se l’amicizia che le lega è duratura come la loro vita. Anche se l’organizzazione del Bat Mitzvah è centrale, in un punto del film sembra che non abbia più senso pensarci, tanto che le energie delle giovani ragazze sono concentrate a rovinarsi a vicenda. La festa diventa uno sfondo per le loro sfide fino a che entrambe non toccano il fondo prima di risalire.
All’inizio della pellicola vengono mostrate le varie culture e i rispettivi riti per il raggiungimento della maturità. Sono diversi gli anni in cui una società decide che quella persona è diventata adulta e sono diverse anche le cerimonie con cui viene celebrato il traguardo. A fine film però la domanda è insistente: è davvero il momento imposto quello in cui ti rendi conto di essere maturato? La pellicola è chiara sotto questo punto di vista: non esiste una mattina in cui il mondo ti appare diverso solo perchè sei prossimo all’evento che ti aggiudicherà la maturità. Esistono gli sbagli, i problemi, le sofferenze e altre persone che ti insegnano come la vita con gli occhi di un bambino sia fondamentalmente incorretta e che la vita di un adulto è fatta di compromessi e di valori chiari e semplici. Se Stacy e Lydia non avessero capito i loro sbagli, non li avessero accettati e fatti diventare un nuovo trampolino di lancio, probabilmente il loro Bat Mitzvah avrebbe avuto senso solo in maniera teorica.
Il film non ha una trama geniale e senza fare spoiler niente ci vieta di affermare che alcune dinamiche non hanno fondamento. Tuttavia, leggendo tra le righe, il film ha insegnamenti che si giostrano tra il valore dell’amicizia e la crescita personale. Anche la comicità ha un ruolo più marginale di quanto ci si aspetti. Tuttavia i momenti divertenti non mancano, sono forse solo un po’ troppo infantili per un pubblico che ha superato l’adolescenza.
Sinceramente apprezzato il personaggio di Ronnie, perchè molto spesso viene rappresentato solo l’odio che si prova in adolescenza tra sorelle senza invece andare a evidenziare la complicità che due ragazze con pochi anni di differenza hanno. Ronnie ha sempre cercato di aiutare la sorella, amandola ed elevandola fieramente. L’ha difesa con i genitori e con gli stessi ha cercato un modo per far capire loro gli sbagli che con lei avevano commesso ma che non dovevano rifare necessariamente con la seconda. Il legame tra sorelle si vede in ogni piccolo dettaglio, forse anche complice l’affetto che le due attrici provano nella realtà.
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