lunedì 30 gennaio 2023

#Cinema&SerieTv: L'estate in cui imparammo a volare

Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo siamo giunti alla fine della prima stagione e credeteci, non vediamo l’ora di avere la nostra ora libera per vedere subito la prima puntata della seconda!

L’estate in cui imparammo a volare” – titolo originale: “Firefly Lane” – è una serie tv statunitense, del 2021 disponibile su Netflix.
L’ideatore è Maggie Friedman; ogni puntata dura circa cinquanta, sessanta minuti ma vi garantiamo che rimarrete incollati allo schermo. 

sabato 28 gennaio 2023

#Pensieri: Come il mare d'inverno

Quanto sono belle le giornate di sole invernali che trasmettono un'eco perduta della primavera...

Trasmettono note ovattate di un'armonia smarrita. 

Penso questo mentre osservo il mare d'inverno...

#DivinaCommedia: Canto XXI

Torna il nostro appuntamento con la Divina Commedia. Oggi analizziamo il ventunesimo canto dell’Inferno, trovando anime di peccatori quali i barattieri e i diavoli loro custodi. La baratteria, nel Medioevo come oggi, era molto diffusa, tant’è che Dante la associa all’intera città di Lucca.  

In questo canto, però, non avremo modo di scavare nel profondo di tale peccato, perché saremo più concentrati sulla figura dei diavoli, sul loro scopo e su come si servano sempre e solo dell’astuzia e dell’ipocrisia.  

Al solito vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su se stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una parte di noi. 

venerdì 27 gennaio 2023

#Cinema&SerieTv: The Last Of Us

Prima di avviarti alla lettura è bene sapere che, chi scrive, ha potuto godere più e più volte dell’opera originale da cui è tratta la serie, sia su PlayStation 4 che nel suo remake su PlayStation 5.

#Mitologia: Relazione con Dio

Con il nostro viaggio abbiamo compreso che dal dolore si può rinascere e che nella vita c’è molto di più di ciò che vediamo. Questo ci porta alla fatidica domanda, posta da ognuno di noi almeno una volta nella vita: “Come arrivare a quel qualcos’altro?

Non importa a cosa crediate, in un certo senso non importa neanche se crediate, perché persino l’ateo più convinto si è ritrovato, inconsciamente o no, a chiedersi cosa fare in un determinato momento, a cercare consigli e aiuto e molto probabilmente a codificare i segni dell’Universo.

Ogni volta, infatti, che si prega un dio, ci si sta connettendo direttamente con l’inconscio collettivo e non c’è poi nulla di così mistico. Il termine “inconscio collettivo” è stato coniato da Carl Gustav Jung a indicare un “contenitore” all’interno della psiche universale dove sono raccolti tutti gli archetipi, le forme e i simboli comuni non sono alle società odierne, ma anche a tutte quelle passate e future.

Cercheremo di spiegarci meglio nel corso dell’articolo.

giovedì 26 gennaio 2023

#Cinema&SerieTv: Ginny & Georgia

Sviscerare il rapporto madre-figlia non è mai facile, specie se questo si tinge delle tinte oscure del thriller. Ginny & Georgia è l’evoluzione oscura di “Una mamma per amica”, il rapporto tra le due è decisamente molto simile, ma il passato di Georgia preme su oscure verità.

Le stagioni, al momento, disponibili su Netflix sono due per un totale di venti puntate da cinquanta minuti ciascuna. La storia delle due donne, insieme al piccolo Austin, si apre nel momento in cui si trasferiscono in una pittoresca cittadina del New England alla ricerca di una nuova tranquillità. Il marito di Georgia è passato a miglior vita da poco, di conseguenza, a questo nucleo familiare serve un nuovo posto nel quale poter vivere. Una volta arrivate nella nuova città, Georgia mostra immediatamente le sue doti manipolative finendo col farsi assumere come assistente del sindaco, mentre Ginny cerca di integrarsi all’interno della comunità studentesca.

#Cinema&SerieTv: M3gan - Recensione

Nella diatriba genitoriale sul “mettere i nostri figli davanti a uno schermo”, arriva prepotentemente M3GAN: un sofisticato giocattolo che si sostituisce, in tutto e per tutto, a una figura quasi genitoriale; così che il robot possa vegliare sui figli quando i genitori sono presi da impegni più importanti.

La storia di questo robot si inserisce perfettamente all’interno del genere slasher, rimaneggiandolo e ridicolizzandolo tanto da crearne quasi una parodia. Un horror, dunque, che però fa ridere tra un omicidio e l’altro, riuscendo a divertire il pubblico in sala per le scelte più disparate che sono state portate in scena. Funziona? Beh… sì. Anche perché questo androide si inserisce e gioca con tutta una nuova gamma di paure più o meno recentemente evolute, giocando dunque con il parere del suo stesso pubblico.