giovedì 10 novembre 2022

#AlicenellaCittà: Piove - Recensione

Quante volte ci siamo ritrovati a nutrire il “mostro dagli occhi verdi”? Quante volte la gelosia è divenuta rabbia o rancore? L’invidia sottrattiva che ci logora dentro l’anima, nel profondo, tanto da far divenire noi stessi quel mostro?

Paolo Strippoli dà forma a quella vocina nella nostra testa, firmando un nuovo film dell’orrore: “Piove”, un dramma familiare che si mescola al body horror. Presentato in anteprima per Alice nella Città, passato anche dal Lucca Comics & Games, arriva in sala il 10 novembre. Se il nome di Strippoli non vi è nuovo è perché in molti hanno visto il successo di Netflix “A Classic Horror Story”, progetto co-firmato con Roberto De Feo, di cui vi abbiamo già parlato in un altro articolo. Inutile sottolineare quanto stessimo aspettando questa pellicola, visto che era stata già presentata durante lo svolgimento dell’Heroes Film Festival; è, però, importante sottolineare che non ha affatto deluso le attese.

#RoFF17: The Menu - Recensione

La ricerca della perfezione e della novità hanno rovinato il semplice piacere della carne. Se, infatti, l’uomo mangia per nutrirsi o per godere del sapore di alcuni alimenti, la cucina ha reso tutto una continua competizione alla ricerca del “chi la fa meglio”. Si dibatte, in continuazione, su chi è un cuoco o uno chef, su chi indossa un grembiule più satinato e chi invece sgomita tra il pentolame. Si è perso, in sostanza, il focus del piacere, il semplice godere di un boccone. The Menu, infatti, ci ricorda proprio quanto epiteti e critica abbiano rovinato lo stare sui fornelli. Tutti sanno fare tutto, meglio di tutti e i cooking show hanno messo il loro peso su una pratica che poteva mantenere la propria semplicità.

mercoledì 9 novembre 2022

#Libri: Partita con la morte

È con grande orgoglio che torniamo a recensire un libro di Nicola Rocca: “Partita con la morte”, oggi siamo più felici di farlo perché abbiamo avuto l’onore di leggerlo mesi prima la sua data di uscita e non possiamo fare altro che ringraziarlo davvero di cuore! È stata una gradita opportunità.

“Partita con la morte” fa parte della saga del detective Walker, (gli altri capitoli/casi di cui vi abbiamo parlato sono: “Gigolò”, “La morte ha l’oro in bocca” e “Il discepolo”) quindi già eravamo a conoscenza del genio e dell’estro del commissario che ormai reputiamo quasi un amico.

Il thriller è disponibile su Amazon a partire dal 6 novembre, oggi ve ne parliamo senza farvi troppi spoiler.

#TheBeatles: While my guitar gently weeps

Come vi abbiamo promesso in precedenza, non è nostra intenzione parlare solo ed esclusivamente della McLennon, ecco perché oggi abbiamo scelto di analizzare il capolavoro di George Harrison: “While my guitar gently weeps”, contenuta nel “White Album” (1968).

Lo sappiamo, il White Album è uno dei migliori del gruppo, e questo brano è sicuramente il migliore dell’album.
La canzone, secondo Rolling Stones, è al 136esimo posto tra le 500 più grandi canzoni di tutti i tempi e al settimo tra le 100 più grandi canzoni chitarristiche di tutti i tempi. Nonostante questo, però, John, Paul e Ringo non furono abbastanza collaborativi nel brano di George, per questo quest’ultimo dovette affidarsi al suo amico Eric Clapton per la chitarra solista.

Nell’articolo “Watching the wheels”, chi sta scrivendo l’articolo (Frè) vi ha raccontato di come la canzone le faccia pensare a John Lennon come se fosse il suo migliore amico. Ecco, lo stesso accade con George in “While my guitar gently weeps”. 

martedì 8 novembre 2022

#Cinema&SerieTv: Dampyr - Recensione

Il pubblico italiano ha diffidenza nei riguardi di prodotti cinematografici realizzati da maestranze italiane che riguardino il genere. Nonostante, infatti, per anni -in passato- siamo stati tra i principali creatori di miti e diffusori di un immaginario orrifico decisamente florido; oggi, quando viene annunciato un film nostrano, si reagisce sempre con timore. Quando abbiamo smesso di saper fare buon cinema? Quanto effettivamente il pubblico ormai è sfiduciato nei riguardi di questo tipo di prodotti?

#Racconti: il termosifone e il caldaista

È ormai novembre, ma nella dimora del caldaista la temperatura ambiente non è affatto fredda. Nella cucina sembra primavera e in bagno sembra di stare ai caraibi. La stanza da letto è addirittura calda, si può dormire senza coperte. Il caldaista non ci fa neanche troppo caso, almeno non finché viene chiamato in causa dal suo termosifone. Sì, il suo termosifone parla. No, non è un universo fantascientifico dove gli elettrodomestici parlano. Ma quel termosifone parla comunque.

lunedì 7 novembre 2022

#Musica: Gli occhi dell'Arno

Nella notte del 4 novembre 1966, dopo giorni continui di maltempo su tutta l’Italia, la Toscana fu colpita da quello che ancora oggi è uno degli eventi alluvionali più gravi che hanno colpito il nostro Paese.

Furono completamente sommersi dall’acqua i comuni di Firenze, Pisa, del Casentino, del Valdarno, del Mugello, della Maremma, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Signa, Empoli, Pontedera, e Grosseto.
Strariparono non solo l’Arno, il Bisenzio, e l’Ombrone ma anche tutti i torrenti e fossi minori.
Nello stesso periodo anche il Veneto subì lo straripamento del Piave, del Brenta e del Livenza; il Friuli dovette arrendersi al Tagliamento e il Trentino all’Adige.

Noi ai tempi non eravamo nati, ma siamo venuti a conoscenza del disastro nel 2005, quando Marco Masini pubblica l’album “Il giardino delle api”. All’interno è contenuto il brano “Gli occhi dell’Arno”, dove Marco racconta l’accaduto con gli occhi dello stesso fiume, associandolo però al suo vissuto, in quanto aveva appena due anni.

Da lì è iniziata la sfilza delle domande poste ai nostri genitori, anche se erano troppo piccoli e distanti dalla Toscana per poter ricordare. Non tutti, però, perché la madre di una compagna di classe di Frè – che sta scrivendo l’articolo – all’epoca studentesse universitaria, partì come volontaria per aiutare chi ne avesse bisogno, facendo parte dell’esercito rinominato “angeli del fango”.