martedì 1 novembre 2022

#Racconti: Il giardino infinito

Un giardino immenso si staglia davanti ai suoi occhi, sembra lo scenario di una fiaba. Oltre il cancello, una distesa di fiori e alberi delinea i ciottoli del sentiero illuminato dal sole.

Un senso di pace e un senso di smarrimento, sentimenti contrastanti che si fanno strada nei pensieri fino a dominarli.

Dietro di lui solo nebbia, e nella nebbia ha camminato per lungo tempo. Erano ore che attraversava il nulla, senza vedere niente e con la sensazione di procedere a vuoto.

Passare attraverso quella foschia è stato per lui molto stancante, ma sente di aver recuperato ogni forza ora che ha visto quel giardino oltre il cancello spalancato.

Egli tira un sospiro di sollievo e s’incammina presso il sentiero. Sembra che sia stato messo lì proprio per lui, sembra che tutto qui rispecchi il suo senso di ordine e di pace.

Cielo azzurro e nuvole rosee, l’erba rigogliosa brilla come se fosse fatta di smeraldo, fiori di ogni colore che sembrano piccole perle disseminate lungo via, querce sporadiche invitano al riposo sotto la loro ombra.

E in questo momento pensa proprio che un attimo di pausa è ciò che serve, si avvicina alla quercia, si siede poggiando la schiena sull’albero e si abbandona al sonno…

#Halloween: La macabra liberazione (pt. 2)

ATTENZIONE: Questa è la seconda di un racconto, se ancora non hai letto la prima puoi recuperarla qui.

lunedì 31 ottobre 2022

#Halloween: La macabra liberazione (pt. 1)

Finalmente sveglio.

L’incubo lo aveva scombussolato parecchio. Aveva sognato di guardarsi allo specchio, ma il suo riflesso non seguiva le sue azioni: non si muoveva, rimaneva immobile.

A un certo punto la sua immagine riflessa estrae dalla giacca un pugnale, lo fissa con attenzione, e successivamente lo porta al collo causandosi un taglio mortale.

Da lì si svegliò e realizzò che l’atmosfera di quella stanza era ancora più spettrale del suo incubo.

sabato 29 ottobre 2022

#Racconti: La vocazione dei becchini

In un piccolo angolo di un villaggio rurale, è situata una bottega insolita, specializzata in legni e marmi. Ma la bottega non vanta né la manodopera di falegnami e né tantomeno quella di carpentieri e scultori. Bensì due sole persone, marito e moglie, portano avanti quest'attività con dedizione e cura, senza particolari abilità se non l’amore per le sepolture.

Da qualche tempo però, i progressi della medicina hanno ridotto drasticamente i decessi, e i due coniugi, Giustino e Guendalina, faticano a guadagnare il necessario per mantenersi.

Oggi, come ogni giorno, Giustino si reca alla bottega informando Guendalina degli ultimi eventi.

#DivinaCommedia: Canto XVIII

Come sempre accade quando ci apprestiamo ad analizzare i Canti della Divina Commedia, l’introduzione sarà piuttosto breve, perché già la descrizione richiede molto tempo e amiamo andare dritti al punto. Oggi analizziamo il diciottesimo Canto, quello dedicato ai ruffiani, ai seduttori e agli adulatori.

Come al solito, vi ricordiamo che ne parliamo dal punto di vista esoterico e in linea con quello che è il nostro Cammino Iniziatico.

Attenzione, perché qui sia i peccati che la loro motivazione, sono estremamente difficili da vedere. Come noterete, sono azioni che svolgiamo praticamente tutti, ma che quando pensiamo al motivo per cui agiamo in un determinato modo, non sappiamo mai quale sia quello giusto. Ce la raccontiamo, ci diciamo che lo facciamo senza malizia, senza un tornaconto personale, ma quanto sbagliamo...

venerdì 28 ottobre 2022

#RoFF17: Il Principe di Roma - Recensione

Arriverà in sala cinematografica il 3 novembre: Il Prince di Roma, negli scorsi giorni, ha divertito il pubblico della Festa del cinema di Roma. La regia di Edoardo Falcone ci conduce all’interno di una rivisitazione del Canto di Natale di Dickens, in versione romanesca. Protagonista in scena Marco Giallini che veste i panni di quest’uomo di umili origini, divenuto uno tra i più ricchi nel territorio romano.

Siamo nel 1829, Roma. Bartolomeo Proietti (Marco Giallini) sta cercando di concludere la vendita di una dote per poter cercare di conquistare il titolo di Principe. L’essersi arricchito, nel corso del tempo, lo ha reso avido e -soprattutto- avaro. Il denaro che dovrebbe arrivare dalle riscossioni degli affitti nel Regno delle Due Sicilie dovrebbe colmare la somma che gli è stata richiesta per convolare a nozze con la giovane Principessa. Inutile sottolineare che non v’è amore in questa transizione, ma solo l’acquisizione di un titolo che ben presto dovrebbe portare l’uomo alla “fama”.

#Libri: Il naufragio

Non vi mentiremo: “Il naufragio” di Daniel Albizzati è uno di quei libri che vanno letti e riletti più volte nel corso della vita, un po’ come i grandi classici della letteratura.

Esce oggi in tutte le librerie, ma noi abbiamo avuto il privilegio di leggerlo in anteprima grazie alla Fazi Editore e dobbiamo dire di aver fatto l’errore di prendere il suo inizio con molta leggerezza.
A poche ore di lettura – non ci siamo resi conto che eravamo già a più di metà libro – però, tutto è cambiato: abbiamo capito che il naufrago sperduto e spaventato siamo tutti noi, ma procediamo con ordine.