Abbiamo avuto modo di vedere, tra i film in corso a
Venezia79, in anteprima
“Il signore delle formiche”. Adesso che è in sala, ci sembra doveroso attenzionare una storia vera che racconta uno spaccato importante del nostro paese, purtroppo ancora attuale. Un modo per inquadrare, storicamente, il pregiudizio che ha contraddistinto il nostro tessuto sociale sull’argomento dell’omosessualità. È, infatti, assurdo quanto molto spesso quello stesso modo di pensare, ancora oggi, si riversi nelle nostre strade.
La storia trasposta dal regista Gianni Amelio segue lo sviluppo giudiziario che ha visto coinvolto Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio). Lo scrittore e drammaturgo venne, difatti, accusato di aver plagiato la mente del suo giovane amante. Era inaccettabile, nell’Italia degli anni ’60, l’idea che un giovane ragazzo potesse infatuarsi di un uomo più grande o che trovasse affascinante la sua cultura.