martedì 10 agosto 2021

#Arte: Gli omini di Keith Haring

Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi: l’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare.

Con queste parole Keith Haring spiegò il suo concetto di arte, condivisibile, perché è anche giusto che tutti possano comprendere il significato di una data opera, anche senza dover per forza avere una laurea o aver studiato la storia dell’arte stessa. Considerato uno dei padri della Street Art, Haring nacque nel 1958 in Pennsylvania e sin da piccolo rimase affascinato dai lavori di Walt Disney, per lui fonte di ispirazione, anche se decisiva per la arte fu la produzione artistica di Andy Warhol e della sua pop art.

lunedì 9 agosto 2021

#Costume&Società: San Giorgio, da Genova a Londra

Grazie alla finale degli Euro2020, l’Europa sembra aver ricordato che il simbolo della croce di San Giorgio accomuna un po' tutti i membri della Ue, per non parlare di Nuova Zelanda, Australia, Hawaii e Figi. Di certo il Santo è importante in Italia quanto in Inghilterra e in quest’ultimo stato lo testimonia il fatto che sono esistiti sei monarchi a portare il suo nome. Il primo risale all’inizio del regno Hannover, con Giorgio I, (1714-1727). Dinastia finita con l’ascesa al trono del primogenito della regina Vittoria: re Edoardo VII (1901-1910). Ultimo dei re Giorgio, abbiamo re Giorgio VI (1936-1952), il padre della sempre eterna Elisabetta II (1952). In attesa di vedere anche Baby George con corona e scettro, e chissà che non scelga proprio il suo come nome da monarca, oggi vi parliamo della Croce di San Giorgio.

sabato 7 agosto 2021

#Intervista: Adriano Bartoccini - MUDD

Sapete perché amiamo vivere a Roma? Perché ci dà l’opportunità di respirare l’arte ovunque. E non parliamo solo dei musei, delle chiese o dei teatri, ma anche degli artisti di strada, o in questo caso di metropolitana. Sì, perché abbiamo avuto il privilegio di conoscere Adriano Bartoccini proprio mentre ci stavamo recando alla riunione di redazione del sabato pomeriggio. Galeotta è stata “All my loving”, canzone che amiamo alla follia e che ci ha spinte a richiedere un’intervista.


Innanzitutto, grazie per aver accettato l'intervista. Partiamo subito da una domanda "semplice": tre aggettivi che meglio ti descrivono.

Ciao a tuttə e grazie a voi! Sì, beh, partiamo proprio con quella domanda stile casting per la casa del Grande Fratello... Non so rispondere, scusatemi.

venerdì 6 agosto 2021

#Costume&Società: Il peso della perfezione

Quando sei brava, c’è poco da fare: tutti si aspettano tanto da te. A volte anche troppo. Riuscire in un campo e arrivare alle Olimpiadi non è un gioco da ragazzi. Per conquistare le ambite medaglie, bisogna superare i propri limiti e quelli degli atleti più bravi al mondo. Devi essere mostruosamente bravo, sacrificare gran parte della tua vita, sin dalla tenera età, in allenamenti estenuanti che puoi sopportare solo se ami una determinata disciplina e se sei pronta a tutto per portare a casa la vittoria. Ma che succede se tutta la nazione ha un’aspettativa su di te talmente alta da schiacciarti? Che succede se il fragile equilibrio mentale all’improvviso si spezza? È il caso di Simone Biles, la ginnasta statunitense che si è ritirata dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 per non compromettere la competizione delle sue compagne di squadra perché schiacciata dallo stress.

giovedì 5 agosto 2021

#Costume&Società: La vita non è una gara

Questo articolo affronta un tema forte a cui ci sentiamo particolarmente vicine. Per questo le parole qui scritte potrebbero risultare abbastanza dure, dirette. Se siete persone particolarmente sensibili, vi consigliamo l’interruzione della lettura.

Perché? Perché parliamo di suicidio. Di quella sensazione che attanaglia le persone, che le fa sentire perennemente con un cappio legato al collo. Il nodo invisibile che si stringe ogni giorno di più e che fa credere alla vittima di avere un’unica via d’uscita: la morte

mercoledì 4 agosto 2021

#Arte: Il Bacio di Klimt

Noi di 4Muses siamo affascinate dal mondo dell’arte e oggi vogliamo parlarvi di un quadro che sicuramente conoscerete, anche se solo di nome: “Il Bacio” (Der Kuss) di Gustav Klimt. Piccolo appunto: sì, questo è davvero dell’autore viennese, non come “Le lacrime di Freyja”.

Realizzato tra il 1907 e il 1908, questo olio su tela è il simbolo del periodo definito “Secessione viennese”. Nel 1896 Klimt prese le distanze dalla Wiener Künstlerhaus, l'associazione ufficiale degli artisti di Vienna e con altri cercò di formare un nuovo movimento, per ritornare all’arte fatta quasi di magia, con figure e colori in grado di trasmettere una visione del mondo diversa, più arcaica, meravigliosa, in grado di rappresentare realmente l’animo umano, non più un mero prodotto commerciale. 

martedì 3 agosto 2021

#Pensieri: Quindici

Scrivere questa cosa, che ancora una volta non riesco a definire un articolo ma una pagina di diario, mi costa un coraggio immenso e so che probabilmente si porterà dietro una scia di critiche e scetticismo; in molti non hanno la più pallida idea di tutte le cose che sto per scrivere e per tanti altri sono solo quella che ricerca attenzioni e farebbe di tutto per ottenerle.

Di solito non inserisco dei trigger warning nei miei articoli, ma parlerò piuttosto apertamente di alcune cose che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno, quindi nel caso vi pregherei di bloccarvi e di non procedere con la lettura.