lunedì 21 giugno 2021

#Pensieri: Se la notte fa rumore sogna l’alba che verrà

“Roma, 24 agosto 2000

Non so che dire!!”

Questa unica frase campeggia sul mio diario segreto 1998-2003. Di certo non ha un contenuto profondo, né è un susseguirsi di pensieri tipici di un’undicenne italiana all’alba del nuovo millennio. Non annuncia la nuova cotta del mese, non ci sono estratti di canzoni, neanche il classico sclero di una ragazzina che avrebbe iniziato le medie a breve. 

Eppure la pagina su cui è scritta è, per me, di enorme importanza. Sotto quest’unica riga ho attaccato quattordici adesivi, presi da Cioè, che testimoniano i miei gusti musicali del momento. Gemelli Diversi, Alexia, Bon Jovi, Eiffel 65, Lunapop, 883 e… Gigi D’Alessio.

Vedete, è la prima prova tangibile che ascolto Gigi fin dalle elementari. Come vi ho già spiegato nell’articolo Napoli e Musica, l’ho conosciuto grazie al Festival di Sanremo 2000, con Non dirgli mai. Andando veloce negli anni, ci sarebbero stati tanti altri diari a testimonianza di tale amore, se solo la mia cantina non si fosse allagata e l’acqua non avesse portato via tutto. Frasi di canzoni scritte tra i compiti da fare, biglietti per Napoli in giorni scolastici, frasi sognanti dove mi immaginavo a un suo concerto.

sabato 19 giugno 2021

#StorieRomane: San Pietro in Vincoli

Una delle nostre basilche preferite a Roma è senza dubbio quella di San Pietro in Vincoli. In questo articolo vogliamo parlarvene dal punto di vista artistico, ma anche emotivo, senza tralasciare la leggenda che si cela dietro la sua costruzione.

La Chiesa sorge nel rione Monti, sul colle Oppio, a pochi passi dal Colosseo. È un luogo estremamente storico di Roma, conosciuto fin dall’antichità col nome di Suburra. La strada che vi consigliamo di prendere per recarvi, è quella che parte da via Cavour. (Fermata Cavour della linea B). Da lì, infatti, potete ammirare anche la famosa scalinata, nominata “scalinata dei Borgia”. Nel palazzo adiacente, infatti, hanno vissuto per lungo tempo Vannozza Cattanei e i figli avuti con Rodrigo Borgia, che diventerà Papa Alessandro VI nel 1492.

venerdì 18 giugno 2021

#Cinema&SerieTv: Cruella - Recensione

Sono state, finalmente, riaperte le sale cinematografica; ovviamente non in tutta Italia, con numerosi e diversi problemi a seconda del comune di riferimento. Ma almeno adesso vi è la possibilità di potersi nuovamente godere il buio della sala e la magia che lo schermo riesce a creare.
Cosa vedere però? 
Beh oggi, noi di 4Muses, vi parleremo del nuovo Live Action Disney che tenta di riabilitare un Villain. Starà a voi tirare le somme su pregi e difetti e decidere se andare in sala oppure se aspettare che il film arrivi su Disney+ gratuito in abbonamento. Stiamo, ovviamente, parlando di Cruella, pellicola che ha affidato i panni della cattiva della carica dei 101 a Emma Stone. 

giovedì 17 giugno 2021

#Arte: Il Ratto di Proserpina

L’arrivo della bella stagione è anche il momento, per il secondo anno di seguito, di una maggiore libertà personale che ha permesso anche la riapertura dei musei. Uno in particolare è rimasto nei cuori di noi quattro muse, ovvero la “Galleria Borghese”. Di tutte le magnifiche opere che risiedono in diverse stanze che sembrano fuori dal tempo, ne spicca una che è forse tra le più famose al mondo di Bernini: il “Ratto di Proserpina”. Realizzata tra il 1621 e il 1622, l’intera opera è alta circa 255 cm di puro marmo di Carrara. Gian Lorenzo Bernini aveva solo ventitrè anni quando gli venne commissionata dal cardinale, nonché suo protettore, Scipione Caffarelli-Borghese (come dicevamo in questo articolo, dietro ogni artista seicentesco c’è sempre un grande mecenate). Per l’occasione quello che un anno dopo sarebbe diventato papa Urbano VIII, Maffeo Barberini, scrisse: “O tu che, chino a terra, raccogli fiori, guardami mentre vengo rapita verso la casa del crudele Dite.

mercoledì 16 giugno 2021

#MustToWatch: Naruto

Attenzione, questo articolo potrebbe contenere spoiler sulla serie.

Ovviamente, dopo aver parlato di alcuni degli shōnen più famosi e apprezzati nel magico mondo dell'animazione giapponese, non potevamo non parlare di Naruto.

Nato dal genio di Masashi Kishimoto e pubblicato per la prima volta nell'Ottobre 1999 sulla rivista Weekly Shōnen Jump, Naruto, conclusasi nel Novembre 2014, conta settecento capitoli raccolti in settantadue volumi.
Dall'opera scritta sono poi successivamente state tratte due serie: Naruto, - per i primi ventisette capitoli del manga - composta da duecentoventi episodi e cinque stagioni e andata in onda dal 2002 al 2007 e Naruto: Shippuden (letteralmente: Naruto: Le cronache dell'uragano), composta da cinquecento episodi e ventidue stagioni.

Insomma, questo è un MustToWatch, sì, ma mettendoci una mano sulla coscienza pensiamo sia doveroso (prima di elencarvi i motivi per cui dovreste guardare Naruto) avvertirvi del fatto che le due serie contano complessivamente duecentonovantanove episodi filler.
Ah, sì, rimboccatevi anche le maniche e trovate un divano comodo, perché vi aspettano 17.280 minuti di serie da guardare.

Ma dopo avervi parlato del tasto dolente, andiamo a capire insieme perché non solo viene considerato uno dei "papà degli shōnen", ma è anche il quarto manga più venduto al mondo - dopo One Piece, Dragonball e Golgo13 - con più di 250 mila copie vendute in tutto il mondo, e una delle serie anime più famose e amate.

martedì 15 giugno 2021

#Costume&Società: Donne all'arrembaggio!

Gibbs: Porta spaventosamente male avere una donna a bordo.
Jack: Porterebbe peggio non averla!


Chi ha visto “Pirati dei Caraibi – La maledizione della Prima Luna” conosce bene questo dialogo, perché in un certo senso è emblematico di tutta la sfera nautica: le donne a bordo portano sfortuna. Ma perché? Secondo la tradizione, il problema era la donna “vestita”, perché poteva distrarre i marinai; discorso diverso se nude, perché il seno era in grado di “calmare i mari”, motivo per cui spesso i velieri avevano delle rappresentazioni femminili a prua. Dato che abbiamo citato i pirati e il gentil sesso, oggi parleremo delle donne pirata.

La pirateria è sempre stata considerata un’attività illegale, i cui marinai erano tipi poco raccomandabili, contrabbandieri e assassini a sangue freddo. Affiancavano navi mercantili e rubavano qualsiasi cosa. Non c’era mare che non ne fosse “infestato”, dal Mediterraneo ai Caraibi, dalla Cina all’Indonesia. Di solito se si pensa a un pirata ci si rifà al cinema, come Jack Sparrow (interpretato da Johnny Depp), Barbascura, Devi Jones, o si pensa agli uomini della leggenda, come Barbanera, Barbarossa, Francis Drake, Henry Morgan e tanti altri. Sempre e solo figure maschili, mentre se pensiamo alle donne in mare, ne sappiamo poco o niente, all’infuori di Elizabeth Swann (Keira Knightley), altro personaggio principale dei “Pirati dei Caraibi”.

Eppure a solcare i mari ci furono anche regine, ladre, mogli e donne di ogni ceto sociale, pronte a combattere dimostrando coraggio, forza e astuzia, che sfidarono le onde degli oceani al pari delle loro controparti maschili. Furono davvero tante, ma in questo articolo ci limiteremo a citarne quattro: Teuta, Alvida, Anne Bonny e Mary Read.

lunedì 14 giugno 2021

#Libri: Gigolò

Nicola Rocca è diventato uno degli scrittori che amiamo maggiormente leggere e di conseguenza recensire. Vi lasciamo i link degli articoli passati, partendo sa Scheletri nell'armadio. Oggi, con Gigolò, ritroviamo il commissario David Walker, già ampiamente conosciuto in precedenza in La morte ha l'oro in bocca e Il Discepolo.