venerdì 4 luglio 2025

#Libri: Un genocidio annunciato - Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata

Fazi Editore
prosegue nel suo impegno per la diffusione della realtà di ciò che sta accadendo a Gaza e, più in generale, in tutta la Palestina
È un impegno enorme, e non smetterò mai di ringraziare la casa editrice per la pubblicazione di saggi che permettono di avere una visione reale – e non distorta come quella dei media – di ciò che sta accadendo. 
Dal 10 giugno 2025 è disponibile nelle librerie e negli store online Un genocidio annunciato: Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata, di Chris Hedges
 
I dispositivi di lettura digitali come Kindle, Kobo, etc. danno la possibilità al lettore di sottolineare i passaggi della lettura in corso che ritiene più importanti, che lo colpiscono nel profondo. Per me è stato così per tante letture, ma per questa è stato difficile. Troppe frasi da sottolineare, troppe realtà crude da mettere a nudo davanti agli occhi del mondo.
Il premio Pulitzer non si è affatto tirato indietro quando si parlava di svelare realtà che tutti osservano ma che nessuno vuole davvero vedere, a partire da come il disegno di uno stato per gli ebrei sia il piano non solo degli ebrei stessi, per come loro promesso, ma anche di chi, con radici fortemente antisemite, se li vuole levare di torno.
Di come la lobby ebrea sia forte ed esistente in tutto il mondo, e abbia una voce incredibilmente forte in paesi che guidano le opinioni mondiali – primo tra tutti gli Stati Uniti, ovviamente, in cui parteggiare per i diritti dei palestinesi significa essere metaforicamente gambizzati dalla lobby ebrea, che ha tentacoli ovunque, soprattutto nella politica.

La voce del mondo riguardo i soprusi degli israeliani su tutti, non solo sui palestinesi – i quali, purtroppo, sono quelli che ne subiscono le dirette conseguenze ogni giorno – è stata sapientemente messa a tacere, ma i loro comportamenti vòlti a far sì che Israele sia considerato uno Stato legittimo e i suoi abitanti vengano riconosciuti come gli aventi diritto al territorio palestinese sono sotto gli occhi di tutti. Basta volerli vedere
 
Striscia di Gaza, 2025
Chris Hedges scrive che «il confine tra vittima e persecutore è esilissimo», e mai affermazione fu più vera. Quante volte abbiamo sentito gli israeliani strumentalizzare l’antisemitismo, tacciandone i propri nemici solo perché venissero visti come i “veri cattivi” al resto del mondo?
Ancora, Hedges dice che: «L’universo morale si è capovolto. Coloro che si oppongono al genocidio sono accusati di propugnarlo. Di coloro che compiono un genocidio si dice che hanno il diritto di “difendersi”», e abbiamo visto come questa retorica non sia utilizzata soltanto con il popolo palestinese, ma anche con il più recente attacco verso l’Iran.
Perpetrato da Israele, che si vanta di essere l’unico barlume di Occidente in un Oriente governato da arabi e musulmani.

«Scrivere e fotografare in tempi di guerra sono atti di resistenza, atti di fede.»
Ho già avuto modo di vederlo con la raccolta di poesie di Gaza, ma le testimonianze sono molteplici, e nonostante gli sforzi del mondo per mettere a tacere i gazawi e chi si preoccupa per loro, la verità arriva sempre.
Non siamo più in un’epoca dove il vincitore può narrare la sua versione e silenziare le proprie vittime. I mezzi di comunicazione permettono di arrivare ovunque, e la verità emergerà sempre e comunque.
Dalla parte dei palestinesi.

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