martedì 27 maggio 2025

#Personaggi: Pisistrato - Un tiranno benevolo

Nel prossimo canto della Divina Commedia vedremo tre esempi di misericordia scelta all’ira; sebbene due di loro siano molto famosi, il terzo forse lo è meno, ecco perché ho deciso di parlarne oggi.


La storia riguarda Pisistrato: politico, militare e tiranno ateniese in carica nel VI secolo a.C. (o dal 560 al 556 a.C. o dal 545 al 528 a.C.)

Anche se la parola “tiranno” oggi può risultare negativa, all’epoca riguardava semplicemente la capacità di un uomo di saper concentrare solo su se stesso tutto il potere politico di una polis. L’incarico, quindi, non era di per sé negativo, tanto che Pisistrato viene ricordato, nonostante i vari esili, per la sua bontà e clemenza.

Tra gli aneddoti più chiacchierati che lo riguardano, nel XV Canto del Purgatorio, Dante ha scelto di citare forse il più significativo: quello del perdono verso un giovane che aveva osato baciare sua figlia in pubblico.

La figlia, di bellissimo aspetto e ovviamente di buon partito, suscitava l’interesse di molti giovani. Uno di questi, totalmente innamorato, si fa audace e la bacia quando lei cammina pubblicamente per le vie della città. Ai tempi questo poteva significare una grave offesa per la famiglia, tanto da poter essere punita con la morte. Così la moglie di lui e madre della fanciulla, i suoi consiglieri e persino i suoi cittadini erano pronti a una punizione severa ed esemplare, nonostante il tiranno fosse considerato davvero buono e accondiscendente. Eppure la reazione di Pisistrato si rivela ancora più inaspettata per i tempi, rendendolo agli occhi di tutti, e forse del giovane in primis, come un sovrano saggio.

A sentire tutti gli insulti e la voglia di punire il giovane, Pisistrato sorride ai consiglieri e risponde che non era di certo il caso di preoccuparsi: sapeva che la figlia era molto bella, e il ragazzo dopotutto aveva solo dimostrato il suo interesse. In più se ne uscì con: “Se puniamo chi ci ama, cosa dovremmo fare con chi ci odia?”. Così Pisistrato perdona il giovane, dimostrandosi come un uomo che non si lascia accecare dall’ira o dall’orgoglio.


Anche se ai giorni nostri il suo governo può sembrare autoritario, per l’epoca era una politica di equilibrio, con un occhio attento verso tutti i suoi cittadini.
Con il suo perdono Pisistrato ha dimostrato che il rispetto e il potere possono essere presi anche con saggezza e umanità. Un messaggio di tolleranza che ancora oggi dovremmo tenere sempre a mente, soprattutto se aspiriamo a ruoli di leadership.

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