mercoledì 16 luglio 2025

#TheBeatles: I Want to Hold Your Hand

A differenza dei grandi successi di cui abbiamo parlato, “I Want to Hold Your Hand” non è presente in nessun disco almeno nel Regno Unito dove è pensato solo come singolo uscito nel novembre del 1963
Negli Usa viene pubblicato nel dicembre dello stesso anno per l’album Meet The Beatles!; in Italia è contenuto nell’album The Beatles in Italy uscito nel gennaio del 1964.

Questo è il primo brano in cui i Beatles hanno utilizzato una tecnologia davvero innovativa per l’epoca, ma ne parleremo nell’articolo.

Porta, al solito, la firma Lennon/McCartney e in effetti i due vi hanno lavorato molto insieme. 

Oh yeah I’ll tell you something
(Oh yea, ti dirò una cosa)
I think you’ll understand
(Credo che capirai)
When I say that something
(Quando ti diro questa cosa)
I want to hold your hand
(Voglio tenerti per mano)

Per il testo completo potete cliccare qui.

Il brano nasce nello scantinato di casa Asher, dove la famiglia teneva un pianoforte destinato alle lezioni di piano che impartiva Margaret, madre di Jane all’epoca fidanzata di Paul McCartney..
Gli altri Beatles all’epoca vivevano insieme in un appartamento a Mayfair che Paul lasciò proprio per convivere con Jane. Così quando dovevano lavorare insieme, era John ad andare da lui.
Il clima era calmo, tranquillo. Paul si sentiva davvero in famiglia e per questo anche con John erano liberi di esplorare qualsiasi contenuto sia a livello di testo che musicale.
“I Want to Hold Your Hand” non ha nulla a che vedere con il romanticismo perché, secondo le esatte parole di Paul: 

Alla base di tutto, c’era l’erotismo. Se mi fossi sentito usare queste parole quando avevo diciassette anni, sarei scoppiato a ridere. Ma l’erotismo era davvero la spinta per tutto quel che facevo. È un impulso molto forte. E, appunto, è quel che stava dietro molte di queste canzoni d’amore. «Voglio stringerti la mano» aperta parentesi «(e probabilmente vorrei fare molto altro!)»

Il testo arriva molto facilmente, quindi, dall’idea di ammettere segretamente alla ragazza del momento che si ha voglia di fare qualcosa di più. Paul non dice apertamente che era dedicata a Jane, ma che al contrario voleva scrivere qualcosa di più ampio, che sarebbe andato bene a tutti.


Anni dopo John, parlando del brano, si concentra maggiormente sulla nascita della musica, partita tutta da un accordo in Sol minore settima che Paul aveva fatto un po’ a caso. I due partono da quello per costituirne la melodia, che poi passa nelle mani della chitarra solista di George Harrison.
Quando si ritrovano insieme nelle sedute di registrazione, il 17 ottobre 1963, i Beatles aggiungono la tecnica Jazz del Walking Bass (tecnica che letteralmente significa “passeggiata del basso” e in effetti il susseguirsi delle note per lo più improvvisate dà l’impressione di una camminata). John Lennon, poi, decide di inserire le due voci, così da cantare il brano insieme a Paul.
Come accennato nell’introduzione, non contenti del risultato, i quattro incidono il brano con un registratore a quattro piste (registrazione multitraccia), tecnica piace tanto al gruppo, tanto da essere utilizzata più volte nel corso della loro storia. 
Come praticamente sempre accaduto, il successo è immediato, ma nel caso di “I Want to Hold Your Hand” è ogni risultato era davvero inaspettato. 


Il 12 dicembre 1963 arriva primo nella Official Singles Chart, rimanendoci per cinque settimane. È così che approda anche oltre l’Atlantico, iniziando il fenomeno della Beatlemania anche negli Stati Uniti.

Nel febbraio 1964 è alla prima posizione nella Billboard Hot 100 e vi rimane per ben sette settimane
Qualche giorno più tardi, precisamente il 9 febbraio, i Beatles si presentano all’Ed Sullivan Show con uno share di 73 milioni di spettatori che fa diventare la puntata la più seguita nella storia della televisione americana. Due settimane dopo il singolo vende un milione di copie.

Anche nel resto d’Europa – e del mondo – la situazione non è da meno: il brano raggiunge il primo posto rimanendo per più settimane in Olanda, Germania, Norvegia, Australia e Canada, vincendo il disco d’oro nell’ultimo Paese.

Il suo successo non si ferma neanche in anni più recenti: nel 1998 vince il Grammy Hall of Fame Award e ancora oggi è al sedicesimo posto tra i 500 migliori brani musicali secondo Rolling Stone.
Sempre a oggi è il brano dei Beatles più venduto in assoluto, con oltre 15 milioni di copie.

Piccola curiosità: il brano è stato registrato anche in tedesco con il titolo “Komm Gib Mir Deine Hand” (trad. “Vieni, dammi la mano”). Si può trovare anche nella raccolta Rarities.

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