mercoledì 11 agosto 2021

#Racconti: Il ricordo perduto

“Era d’estate e tu eri con me,
era d’estate, poco tempo fa
ora per ora, noi vivevamo
giorni e notti felici, senza domani”
 
(Sergio Endrigo, Era d’estate)

Primo giorno:
In un ricordo lontano che ormai non posseggo più, sono racchiuse le emozioni che ci siamo regalati. Ma il tempo toglie, il tempo cancella e il tempo muta. Il tempo confonde i vissuti, illude su un presente che ha appena smesso di esistere.

Sono consapevole dunque, che nulla di tutto ciò è ancora attuale, ma sento come se mancasse una parte di me, una parte della mia storia. Se davvero credo che il significato di un’esistenza sia racchiuso in quegli istanti che spezzano il nostro perpetuo senso di oppressione, allora devo ricordare ciò che abbiamo vissuto insieme. Il tempo mi ha portato via i ricordi e mi ha portato via te.
Per un lungo periodo, è stato come se non ti avessi mai vista, come se non ti avessi mai incontrata. Ma da quando ho ricominciato a sognare, riaffiorano alcuni istanti di un’epoca che sembrava perduta. Lo specchio della mia stessa esistenza, sembra essersi infranto, e adesso, in ogni frammento frantumato cerco parvenze del tuo riflesso.
Nell'ombra di ciò che è stato, troverò la forza di ricominciare. Ma oggi, non penserò al domani, non lo farò finché la tua immagine non mi sarà chiara.

Ultimo giorno:
 
Affranto, ho abbattuto ogni presunta insicurezza per poterti trovare di nuovo, e ora è tutto più nitido.
Ricordo il tuo volto, ricordo il tuo sorriso. Ricordo la tua voce, ricordo le tue carezze.
Non ho mai più provato così tanta gratitudine come quella che sentivo in quei momenti. Vicino a te avevo trovato il mio posto nel mondo, e non avrei avuto altro da chiedere alla vita.
Ma poi ogni promessa, ogni speranza è svanita lentamente, come calore estivo una volta giunto settembre.
Ricordo la tua indifferenza, ricordo la tua ira. Ricordo gli insulti, ricordo che nulla è stato più come prima.
Forse ho dimenticato tutto per avere quiete, ma la quiete si è successivamente tramutata in caos.
E ora che ho recuperato i ricordi, sono ancora più confuso, mi chiedo come tutto ciò sia potuto finire. Nelle giornate che sembrano eterne, nelle notti insonni, il fantasma del tuo ricordo ora mi perseguita.
Ma non lo allontanerò più, né lo scaccerò. Attendo pazientemente un nuovo inizio, una rinascita che permetta di liberarmi dal dolore di questo passato che non m'appartiene più. Non importa quante altre lacrime verserò sulla lapide della nostra storia, so che arriverà il giorno in cui sarò in grado di accettare tutto ciò. Rifioriranno le emozioni e tutto tornerà ad avere un senso.

“Ora per ora, senza un sorriso,
si spegneva l’estate negli occhi tuoi”

(Sergio Endrigo, Era d’estate)

[Info]

L'articolo è stato scritto da Gianluca Boncaldo! Se siete interessati a conoscerlo, vi lasciamo i suoi contatti: Facebook e Wordpress.

Nessun commento:

Posta un commento