Abbiamo già accennato, in precedenti articoli, ad alcuni degli aspetti e alle rune che vengono associati alla Divinità di Freya. Muovendoci nella mitologia norrena, questa volta approfondiremo un po’ della sua storia parlando di ciò che è arrivato ai fino ai giorni nostri.
Il nome norreno è Freyja ed è traducibile col significato di “Signora”. A volte scritto in altre forme come quella usata nel titolo di questo articolo Freya, oppure Freia. Nella mitologia norrena, viene a volte confusa con Frigg, dèa Asinia moglie di Odino, con la quale condivide la salvaguardia della fertilità e della fecondità e il ruolo di protettrice delle partorienti. Ma in realtà ella è la divinità che i norreni associavano all'amore e alla lussuria. Lei incarna l'essenza stessa della vita e delle passioni umane. I suoi nomi sacri, tra cui Vanadìs (dea dei Vani) e Vanabrudr (sposa dei Vani), la collocano al centro di un mosaico mitologico avvolto in un'aura di maestria magica e bellezza. Del resto, la sua nobile discendenza risale proprio alla stirpe dei Vani. e si è unita agli Aesir, offerta come simbolo di pacificazione tra due maestose stirpi divine. Condividendo con Odino il tributo dei caduti in battaglia.