è la veglia di un cuore insonne!
È attesa eterna di nuova memoria
in un tempio sorretto da infinite colonne”.
- Gianluca Boncaldo, L’articolo che ancora deve essere scritto
Le palpebre cadono lente sugli occhi ancora umidi di Vittorio. Arriva quella disgustosa sensazione di nausea che chiede all’organismo di dormire, ma Vittorio non ne vuole proprio sapere.
Attira tantissimi pensieri, uno più pesante dell’altro che gli impediscono di addormentarsi serenamente. Le ore passano, il ticchettio delle lancette e monotono e insistente quasi quanto le immagini che Vittorio crea nella sua immaginazione.