Tra la primavera e l’estate, esiste un momento in cui sogni e desideri più reconditi sembrano materializzarsi. Non sto parlando di un fenomeno fisico particolare, piuttosto mi riferisco a uno stato d’animo. Certo, le condizioni atmosferiche generano un particolare palcoscenico, essenziale affinché si verifichi il tutto.
Ecco perché oggi Fausto si sente più ispirato del solito. Ha forse nuovamente ricompreso in una cornice l’intero orizzonte dell’esperienza?
Attualmente, Fausto riflette guardando il cielo notturno. La luna piena di questo periodo ha un fascino che va oltre le cose e oltre la vista.
Meravigliato da ciò che vede, Fausto inizia a immaginare una nuova fisicità delle cose e del paesaggio. La luna forse è molto più che un corpo celeste.
“Luna che splendi la sera
riluccica nell’intera esistenza,
scivola via per ricomporti intera
brillando in ogni granello d’esperienza”.
- Gianluca Boncaldo, Granelli di luna
Fausto, ispirato da tutto ciò, immagina così intensamente una variazione di quel paesaggio che lo scenario sembra presentarsi per davvero.
La luna piena, grande e onnipresente, si sfalda delicatamente in piccoli granelli luminosi che portano bagliore a ogni cosa sulla Terra. Gli alberi s’infondono di una nuova luce e di un nuovo spirito, le case sembrano benedette da una presenza benevola. Le strade non hanno più bisogno di lampioni, mentre i marciapiedi si ricoprono di polvere dorata. Le cime dei monti si cingono di oro e il mare lascia galleggiare sulla superficie quei granelli che, come fiaccole, consentono di osservare l’eleganza dell’acqua.
La luna di sabbia continua a perdere lentamente granelli, come se la trattenesse una clessidra. E in quel passaggio dal cielo alla terra si può notare un movimento inverso ma armonico che caratterizza le cose ancorate al suolo. Una sorta di ascensione illuminata, senza vincoli e portatrice di segreti intuibili da un pensiero che vaga oltre le stelle.
E quando tutti i granelli luminosi si sono spenti, un turbinio di stelle cadenti si raccoglie nel cielo, danzando a spirale in un vortice di scie luminose.
Una nuova rinascita, un nuovo inizio. Desideri espressi e inespressi che prendono forma, tra la sabbia e la sostanza celeste. Essenza di un movimento imperituro destinato a durare anche quando sembra scomparire. Basta uno sguardo attento, una riflessione profonda oltre la vista e un affidamento alla propria intuizione fiduciosa.
Stella dopo stella, i lumi si riuniscono nello stesso punto della volta celeste, i granelli si raccolgono nuovamente nel cielo, creando una nuova luna. Tutto sembra come prima, ma in realtà è tutto diverso. L’esistenza è ascesa e ciò che stava in alto ora sta alla nostra portata.
Osservando una margherita, accarezzandone i petali, si può notare istantaneamente che la sostanza è la medesima di tutto il resto, e la bellezza è quella insita nella meraviglia del creato.
“È un continuo riciclo di semi,
è impossibile qualsiasi perdita
Io, la luna, il limite estremo,
generati dallo stesso pensiero”.
- Dargen D’Amico, “Io, quello che credo”
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