Riuscire a fare un paragone tra il Covid e l’assenza di pioggia nella città di Roma è davvero un colpo di genio. Paolo Virzì, nella sua visione distopica, è riuscito a raffigurare un grande affresco sull’umanità davanti all’apocalisse. Siccità è la pellicola approdata a Venezia79 ed è in sala dal 29 settembre.
Un film che ci ha colpiti dritte al cuore perché ci ha portato all’interno della città che viviamo nella nostra quotidianità, inserendo i luoghi nei quali camminiamo e respiriamo. Immaginarli senza neanche una goccia d’acqua è decisamente devastante. Le storie dei diversi protagonisti si intrecciano su uno scenario fatto di caldo e di malattia, in cui l’agire umano è il peggior pericolo nella quale si possa realmente incorrere.