Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla serie.
Sono passati quasi due anni dall’uscita della recensione del documentario “Hot Girls Wanted”, che attraverso alcuni retroscena e interviste ad alcune delle pornostar più famose del porno amatoriale risponde perfettamente alla domanda “cosa c’è dietro il prodotto che vediamo?”
Sono passati quasi due anni dall’uscita della recensione del documentario “Hot Girls Wanted”, che attraverso alcuni retroscena e interviste ad alcune delle pornostar più famose del porno amatoriale risponde perfettamente alla domanda “cosa c’è dietro il prodotto che vediamo?”
Non bisogna essere degli esperti del campo per sapere che la risposta alla domanda non è particolarmente piacevole: gli abusi, gli sfruttamenti e l’illegalità sono alla luce del sole e noi non siamo di certo qui a farvi la morale né a dirvi che non dovreste più guardare porno perché dai, seriamente, non ci sentiamo di dare consigli che noi per prime non seguiamo, però vi intimiamo a farlo consapevolmente.
Siamo venute a conoscenza di “Hot Girls Wanted - Turned On” nello stesso periodo del documentario sopracitato e, anche se la miniserie non è assolutamente meno interessante della sua controparte, non abbiamo mai veramente voluto guardarla fino a qualche giorno fa.
Perché va bene l’essere consapevoli, ma la prima pillola non è stata facile da digerire.




