venerdì 28 gennaio 2022

#Costume&Società: Siti d'incontri

Tinder, Facebook Dating, Bumble, Hinge, Lovoo, Happn, Badoo, Zoosk, OkCupid, Meetic, o ancora Grindr, Scruff, Hinge, Her e Lex (se vogliamo parlare delle applicazioni esclusivamente dedicate alle persone non cishet - cisgender e eterosessuali - o semplicemente più LGBTQ+ friendly)... sono questi i nomi dei siti d'incontri - che in quest'articolo chiameremo "dating apps" perché "siti d'incontri" fa molto 2014 - più conosciuti nel mondo.
Tutti abbiamo fatto uso di almeno un paio di queste e tutti almeno una volta nella vita le abbiamo cercate e scaricate, che sia stato nel buio della nostra stanza o per puro scherzo con i nostri amici.

#Cinema&SerieTv: Hai preso le pillole? - Recensione

Finalmente qualcosa che parla di disturbi mentali in modo corretto.
Non di disturbi psicologici in generale, ma di uno in particolare di cui si parla in modo fin troppo inadatto nell'ultimo periodo - o forse faremmo meglio a dire "negli ultimi anni" -.

E finalmente qualcosa che parla di uso di medicinali in modo non completamente irrealistico, senza demonizzare o esaltare quello che per tantissime persone rappresenta un'abitudine da portare avanti e un circolo vizioso allo stesso tempo, l'alleato più fedele e il più grande nemico.

"Take your pills" (in italiano "Hai preso le pillole?"), distribuito da Netflix e uscito nel 2018, riesce davvero in un'ora e ventisette minuti a mettere in tavola tutti o quasi tutti i pro, i contro, le testimonianze e le conseguenze di una serie di meccanismi della società - e non solo - da cui è sempre più difficile uscire.

giovedì 27 gennaio 2022

#Libri: La grande illusione (I nostri anni sessanta)

La generazione dei baby-boomers, i nati tra il 1945 e il 1964, ha decisamente segnato un’epoca. La studiamo a scuola, ci interfacciamo con loro nel quotidiano - per lo più sono i nostri genitori - o nelle prese in giro sui social. Nel bene o nel male hanno contribuito al cambiamento della società e come sempre, non ce la sentiamo di etichettarli con epiteti positivi o negativi. È sicuramente una generazione che ha voluto la libertà, il distaccarsi completamente dal pensiero dei loro genitori, lo stesso che una manciata di anni prima la loro nascita ha portato in Europa l’orrore dell’olocausto e delle dittature. Ma è anche una generazione dai complessi controsensi, dal sogno della libertà all’incubo di una realtà sempre uguale e che imprigiona giorno dopo giorno.

Da amanti degli anni sessanta, non potevamo esimerci dal leggere il libro, uscito nel 1996, di Marta Boneschi, giornalista e “boomer” che, con non poca fatica, ha cercato di scrollarsi di dosso quei ricordi illusori di un decennio dove
tutto andava bene. Ci ha mostrato, invece, un’Italia allo sbando, una prima classe politica democratica che di libertà sapeva e predicava ben poco. Giovani che volevano amare senza limiti, ma che erano perennemente sotto torchio dalla famiglia, dalla società e persino dalla censura. 

#Pensieri: Cara Messina

“I left behind the home that you made me
But I will carry it along”
Shelter, Porter Robinson & Madeon

mercoledì 26 gennaio 2022

#Spettacolo: Bullet Time

Lo sappiamo: Matrix 4 è pieno di reference e gioca con il suo pubblico a 360°. Lo ha fatto abbattendo più o meno metaforicamente la quarta parete facendo scendere in campo la stessa Lana Wachowski attraverso le parole di Neo. Così come ha giocato con i prosumer e la critica, criticandola a propria volta. Ma tra tutti i codici che ha letto e rieletto questo sequel, quello più importante è sicuramente il Bullet Time.

#Cinema&SerieTv: Brazen

Il catalogo di Netflix è sempre ben fornito e difficilmente non troviamo qualcosa adatto a noi. Tra i consigliati della piattaforma, spicca “Brazen”, un film di un’ora e mezza (circa) che ha come protagonista Alyssa Milano. Ve la ricordate la piccola Phoebe di "Streghe", no? Bene, dalla magia è passata al poliziesco, anche se il film pecca di credibilità, ma andiamo con ordine.

Nel film conosciamo Grace Miller (Alyssa Milano), una famosa scrittrice di gialli che dopo la presentazione del suo ultimo libro viene chiamata dalla sorella, Kathleen, e invitata a raggiungerla. Le due non si vedono da diversi anni, ma la scrittrice sa della passata dipendenza dai farmaci dell’altra e la lotta per l’affidamento del piccolo Kevin, dopo il divorzio dal marito. Nel frattempo, Grace conosce Ed (Sam Page), un detective della squadra omicidi, suo vicino di casa. Durante un loro appuntamento, Kathleen viene uccisa ed è la sorella a scoprire il corpo. Non solo, la donna viene anche a conoscenza della doppia vita dell’altra (di giorno una professoressa di teatro, la sera veste i panni della dominatrice). La scrittrice decide quindi di dare una mano alla polizia per catturare l’assassino.

martedì 25 gennaio 2022

#Arte: Ritratto frontale di Jeanne Hébuterne

Colli allungati, volti bidimensionali, occhi ovali e vitrei, spesso addirittura scuri e privi di pupilla, questi sono i particolari che contraddistinguono le opere di Amedeo Modigliani, pittore italiano nato a Livorno nel 1884 e morto a Parigi nel 1920.

Sebbene le sue opere siano quasi tutti ritratti femminili con lo sguardo spento, oggi ci concentriamo su quel quadro della sua produzione artistica che, insieme a un altro, ne è l’eccezione: “Ritratto frontale di Jeanne Hébuterne”. Si tratta di un olio su tela, realizzato nel 1919 in cui viene rappresentata il vero amore dell’artista livornese: l’omonima pittrice francese che fu per lui musa di diversi dipinti.

Rappresentata a mezzo busto, completamente rivolta verso lo spettatore, la donna del ritratto ha un sorriso dolce, le pennellate le danno una forza magnetica, uno sguardo in cui viene sottolineata la devozione dell’uomo nei confronti della sua musa. Nelle prime rappresentazioni della Hèbuterne, gli occhi vennero rappresentati come blu, ma in questa realizzazione possiamo vedere il colore marrone, quasi come se fosse una donna diversa, se non fosse riconoscibile dai tratta somatici rappresentati. Perché gli occhi sono, quindi, diversi dagli originali?