giovedì 27 gennaio 2022

#Libri: La grande illusione (I nostri anni sessanta)

La generazione dei baby-boomers, i nati tra il 1945 e il 1964, ha decisamente segnato un’epoca. La studiamo a scuola, ci interfacciamo con loro nel quotidiano - per lo più sono i nostri genitori - o nelle prese in giro sui social. Nel bene o nel male hanno contribuito al cambiamento della società e come sempre, non ce la sentiamo di etichettarli con epiteti positivi o negativi. È sicuramente una generazione che ha voluto la libertà, il distaccarsi completamente dal pensiero dei loro genitori, lo stesso che una manciata di anni prima la loro nascita ha portato in Europa l’orrore dell’olocausto e delle dittature. Ma è anche una generazione dai complessi controsensi, dal sogno della libertà all’incubo di una realtà sempre uguale e che imprigiona giorno dopo giorno.

Da amanti degli anni sessanta, non potevamo esimerci dal leggere il libro, uscito nel 1996, di Marta Boneschi, giornalista e “boomer” che, con non poca fatica, ha cercato di scrollarsi di dosso quei ricordi illusori di un decennio dove
tutto andava bene. Ci ha mostrato, invece, un’Italia allo sbando, una prima classe politica democratica che di libertà sapeva e predicava ben poco. Giovani che volevano amare senza limiti, ma che erano perennemente sotto torchio dalla famiglia, dalla società e persino dalla censura. 

#Pensieri: Cara Messina

“I left behind the home that you made me
But I will carry it along”
Shelter, Porter Robinson & Madeon

mercoledì 26 gennaio 2022

#Spettacolo: Bullet Time

Lo sappiamo: Matrix 4 è pieno di reference e gioca con il suo pubblico a 360°. Lo ha fatto abbattendo più o meno metaforicamente la quarta parete facendo scendere in campo la stessa Lana Wachowski attraverso le parole di Neo. Così come ha giocato con i prosumer e la critica, criticandola a propria volta. Ma tra tutti i codici che ha letto e rieletto questo sequel, quello più importante è sicuramente il Bullet Time.

#Cinema&SerieTv: Brazen

Il catalogo di Netflix è sempre ben fornito e difficilmente non troviamo qualcosa adatto a noi. Tra i consigliati della piattaforma, spicca “Brazen”, un film di un’ora e mezza (circa) che ha come protagonista Alyssa Milano. Ve la ricordate la piccola Phoebe di "Streghe", no? Bene, dalla magia è passata al poliziesco, anche se il film pecca di credibilità, ma andiamo con ordine.

Nel film conosciamo Grace Miller (Alyssa Milano), una famosa scrittrice di gialli che dopo la presentazione del suo ultimo libro viene chiamata dalla sorella, Kathleen, e invitata a raggiungerla. Le due non si vedono da diversi anni, ma la scrittrice sa della passata dipendenza dai farmaci dell’altra e la lotta per l’affidamento del piccolo Kevin, dopo il divorzio dal marito. Nel frattempo, Grace conosce Ed (Sam Page), un detective della squadra omicidi, suo vicino di casa. Durante un loro appuntamento, Kathleen viene uccisa ed è la sorella a scoprire il corpo. Non solo, la donna viene anche a conoscenza della doppia vita dell’altra (di giorno una professoressa di teatro, la sera veste i panni della dominatrice). La scrittrice decide quindi di dare una mano alla polizia per catturare l’assassino.

martedì 25 gennaio 2022

#Arte: Ritratto frontale di Jeanne Hébuterne

Colli allungati, volti bidimensionali, occhi ovali e vitrei, spesso addirittura scuri e privi di pupilla, questi sono i particolari che contraddistinguono le opere di Amedeo Modigliani, pittore italiano nato a Livorno nel 1884 e morto a Parigi nel 1920.

Sebbene le sue opere siano quasi tutti ritratti femminili con lo sguardo spento, oggi ci concentriamo su quel quadro della sua produzione artistica che, insieme a un altro, ne è l’eccezione: “Ritratto frontale di Jeanne Hébuterne”. Si tratta di un olio su tela, realizzato nel 1919 in cui viene rappresentata il vero amore dell’artista livornese: l’omonima pittrice francese che fu per lui musa di diversi dipinti.

Rappresentata a mezzo busto, completamente rivolta verso lo spettatore, la donna del ritratto ha un sorriso dolce, le pennellate le danno una forza magnetica, uno sguardo in cui viene sottolineata la devozione dell’uomo nei confronti della sua musa. Nelle prime rappresentazioni della Hèbuterne, gli occhi vennero rappresentati come blu, ma in questa realizzazione possiamo vedere il colore marrone, quasi come se fosse una donna diversa, se non fosse riconoscibile dai tratta somatici rappresentati. Perché gli occhi sono, quindi, diversi dagli originali? 

#Musica: 92100 - I Tinturia

Se avete visto alcuni dei vecchi film di Ficarra e Picone vi sarà capitato di sentire le canzoni di un band che magari al di fuori del territorio siculo non tutti conoscono; stiamo parlando dei Tinturia. La band nasce nel 1996 a Raffadali, un comune nella provincia di Agrigento e la loro sicilianità si sente tutta all’interno dei testi delle loro canzoni. Il primo album, infatti, pubblicato nel 1999 è "Abusivi (di necessità)" ha ricevuto una discreta notorietà in tutto il territorio siciliano, ma è rimasto relegato all’isola a causa dell’uso del siciliano. I testi, infatti, sono per lo più scritti in dialetto, come si può anche notare dalle canzoni usate come colonna sonora nel film del 2002 "Nati Stanchi" di Ficarra e Picone.

lunedì 24 gennaio 2022

#Libri: Il segreto di Medusa

 [Attenzione: l’articolo contiene spoiler]

Negli ultimi anni il panorama letterario ha portato alla luce alcuni libri che sono la riscrizione del mito. Come succede per i film, anche per i romanzi si tende a riprendere storie passate per proporle al pubblico in una chiave diversa: è successo prima con la “Canzone di Achille”, poi con “Circe” (entrambi di Madeline Miller) e come ultima uscita non possiamo non menzionare “Il segreto di Medusa”, scritto da Hannah Lynn ed edito dalla Newton Compton Editori quest’anno.

Della storia di Medusa ne avevamo parlato riguardo all’opera di Luciano Garbati, “Medusa uccide Perseo”, dove avevamo menzionato le varie versioni del mito. Nel libro della Lynn, ci viene presentata una storia che, seppur simile, presenta delle discrepanze, diciamo anche delle “libertà artistiche”.
Nel romanzo, conosciamo una Medusa ragazzina, talmente bella che i pretendenti cominciano a divenire un peso per la sua famiglia, nonostante la povertà. Portata al tempio della dea Atena, la giovane ragazza è costretta a dire addio ai suoi genitori e alle sue due sorelle, Euriale e Steno. Arrivata al tempio e superata l’iniziale diffidenza divina, Medusa diviene una delle migliori sacerdotesse, la più richiesta. Il suo lavoro e la sua bellezza non passano inosservate a un’altra divinità: Poseidone. Il fratello di Atena non si fa scrupoli, quello che vuole ottiene, e la violenta nel tempio.