venerdì 28 febbraio 2025

#DivinaCommedia: Canto XII - Purgatorio

Continua il nostro viaggio alla scoperta della Divina Commedia dal punto di vista esoterico.


Oggi analizziamo il dodicesimo canto del Purgatorio. Siamo pronti a lasciare la prima cornice, quella dei superbi e addentrarci nella prossima, che riguarderà gli invidiosi. Oltre a Dante e Virgilio vedremo anche l’angelo dell’umiltà, con il suo gesto tanto delicato quanto importante.


Al solito, vi ricordiamo che analizziamo il canto solo ed esclusivamente dal punto di vista esoterico, comparandolo con quello che è stato ed è il nostro cammino spirituale.
Questi articoli, insomma, servono solo come spunti di riflessione su noi stessi, dove ogni protagonista che incontriamo è una nostra parte

giovedì 27 febbraio 2025

#Intervista: Androgynus - Con "Inseparabili" esplora l'amore eterno con un sound psichedelico e profondo

Inseparabili”, il nuovo singolo di Androgynus è disponibile in rotazione radiofonica dal 22 novembre 2024, mentre nelle piattaforme è stato disponidibile dal 15 dello stesso mese.     
Il brano è anche il singolo estratto dal nuovo LP L’eterno è solo un attimo”, (uscito il 29 novembre) realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

“Inseparabili” è un brano che parla di una coppia anticonformista che capisce come resistere alle prove di una lunga storia. Dopo qualche calcio in bocca la solitudine del tradimento si piega alla forza dell’attrazione che nasce dalla chimica dei corpi. Liberi ma inseparabili, questi amanti si abbandonano al ritmo di un valzer che li porta a ballare su onde che non permettono alla vita di essere banale.

Il videoclip “Inseparabili” racconta di una coppia il cui amore “terreno” si trasforma in un amore più universale, simbolizzando il legame umano come un ponte verso una connessione cosmica, con l’amore che diventa una forza che ci unisce al tutto. Inoltre, la tensione del desiderio romantico viene utilizzata come metafora del desiderio esistenziale, rappresentando la ricerca umana di risposte ai misteri dell’universo e della vita.

Lalbum ha richiesto una lunga gestazione, come succede spesso a molte opere artistiche. Alcune canzoni sono state scritte nell’arco degli ultimi anni, altre sono nate in appena due giorni durante la registrazione del disco.
Il cuore del lavoro si trova nelle idee iniziali di Gabriele Bernabò, che, insieme al gruppo e al produttore artistico Manuele Fusaroli, ha affinato gli arrangiamenti e i testi. Interessante è la decisione di escludere l’uso di basi elettroniche durante la stesura delle registrazioni finali, optando invece per una base di basso e batteria, suonati da Stefano Giuggioli e Francesco Terribile.
Un altro elemento distintivo del sound del disco è l’uso di un Farfisa Louvre (un tipo di tastiera vintage) che, insieme ad altri strumenti elettronici più recenti, è stato trattato attraverso amplificatori vintage come quelli Davoli e Vox, per evitare la “freddezza” di un processamento del suono digitale.
La parte più caratteristica del disco, tuttavia, è l’inserimento del violino. Bernabò ha scelto di utilizzare le sue competenze classiche per registrare delle orchestrazioni che alternano momenti di melodia solistica ad armonizzazioni di supporto per le canzoni, conferendo al disco una profondità e una ricchezza emotiva.

Il processo di produzione dell’album si è svolto in sei settimane nello studio NHQ, nella campagna ferrarese. Questo disco è un esempio di come l’uso delle tecnologie moderne possa essere di supporto a metodi più tradizionali per creare un sound che sia innovativo e consapevole della tradizione musicale.

«Vi invito a vivere con intensità questo preciso istante, il passato è già finito e il futuro non esiste ancora; se riuscirete a viverlo con intensità, potrete sentire una tale forza, una tale bellezza, un tale significato, che non sarà più necessario tentare di spiegare cos’è “L’Eterno”.» 

- Androgynus 

mercoledì 26 febbraio 2025

#TheBeatles: Don't Let Me Down

Dopo un lungo periodo di canzoni scritte da Paul McCartney, torniamo a un brano scritto da John Lennon: “Don’t Let Me Down”, anche questo comunque accreditato Lennon/McCartney.

Esce nel 1969 nel lato B insieme al singolo “Get Back”, ed entrambe le canzoni fanno parte della scaletta del concerto tenutosi sul tetto degli uffici della Apple, loro casa discografica.
L’anno seguente viene pubblicato nell’ultimo album dei Beatles: “Let It Be”. 

martedì 25 febbraio 2025

#Libri: Il conte di Montecristo

Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas è uno dei romanzi più avvincenti della letteratura mondiale, un racconto epico di vendetta, giustizia e redenzione.     

La storia segue Edmond Dantès, un giovane marinaio che viene ingiustamente imprigionato a causa della gelosia e dell’avidità di tre uomini: Danglars, Fernand e Villefort. Dopo anni di prigionia nel terribile Château d’If, Edmond riesce a fuggire grazie all’aiuto dell’abate Faria, che gli trasmette un’incredibile conoscenza e gli rivela l’esistenza di un immenso tesoro nascosto sull’isola di Montecristo.     
Diventato ricco e potente, Edmond assume l’identità del misterioso Conte di Montecristo e torna nel mondo con un solo obiettivo: punire coloro che lo hanno tradito.


Alexander Dumas costruisce una narrazione magistrale in cui la vendetta si trasforma in un gioco di strategia e manipolazione. Il Conte non si limita a eliminare i suoi nemici, ma li porta lentamente alla rovina, facendo in modo che siano le loro stesse debolezze—l’avidità, la corruzione, l’arroganza—a condannarli. Tuttavia, nel suo cammino di distruzione, Edmond si scontra con il dolore di chi lo circonda e inizia a interrogarsi sul valore del perdono. La vendetta, che inizialmente sembrava una missione di giustizia, si rivela un peso sempre più insopportabile, portandolo a una trasformazione interiore che lo spinge infine a rinunciare alla sua furia distruttiva. 

lunedì 24 febbraio 2025

#Teatro: Uno, Nessuno e Centomila al Teatro Ghione

“Non è altro che questo, epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha concluso. Io sono vivo e non concludo”.

- Pirandello

Era una giornata piovosa quando, sabato 8 febbraio 2025, siamo andati al Teatro Ghione di Roma a vedere la rappresentazione di “Uno, Nessuno e Centomila”.

Sebbene Pirandello scrisse diversi spettacoli teatrali, il personaggio di Vitangelo Moscarda (il protagonista) è stato originariamente rappresentato solo nella fantasia dei lettori.

Infatti “Uno, Nessuno e Centomila”, storia decisamente pirandelliana, nasce come romanzo. Possiamo considerarlo come il canto del cigno dell’autore: è difatti l’ultimo suo romanzo pubblicato.

Per non lasciarci impreparati, o forse solo per circostanze fortuite, abbiamo letto il romanzo lo scorso anno, la sua struttura e le sue vicende ci erano chiare nella mente ed eravamo curiosi nello scoprire come sarebbe stato adattato e che forma avrebbero assunto i personaggi su un palco.

venerdì 21 febbraio 2025

#Libri: Rinascita

Il 21 febbraio 2025 è uscito in tutte le librerie “Rinascita”, libro di Claudio Damiani edito Fazi Editore che ripercorre tutta l’infanzia dell’autore, vissuta a fine anni Cinquanta e inizi anni Sessanta in un villaggio minerario nella Puglia del Nord.


Sarà la mia luna in Cancro a parlare, ma personalmente amo perdermi nei ricordi d’infanzia, riassaporare odori, profumi, sapori che tornano in superficie quando visito dei luoghi o riascolto delle canzoni.
Allo stesso modo è stato per me un piacere perdermi in quelli di Damiani grazie alla sua penna poetica che, anche in prosa, ha saputo dare vita agli anni più belli.

giovedì 20 febbraio 2025

#Intervista: Aaron Raschi - "Troppo tardi" racconta la forza travolgente dell'amore e il suo lato più spaventoso

Il 17 gennaio 2025 è uscito, sia in rotazione radiofonica che sulle piattaforme digitali, “Troppo tardi”: il nuovo singolo di Aaron Raschi.

Il brano esplora la rapidità e la potenza di un sentimento, che può essere tanto immediato quanto spaventoso. Quando siamo accanto alla nostra dolce metà, spesso non ci rendiamo conto di quanto ogni attimo trascorso insieme sia spontaneo e ricco di significato. Col tempo, però, impariamo che in un rapporto ciò che conta davvero non è la quantità di tempo, ma la sua qualità.

Ho scritto questo momento in maniera molto spontanea, idealizzando una situazione in cui i sentimenti ci travolgono e ci spaventano. Sono convinto di aver colpito nel segno, è un brano che fa sognare ma che può fare anche terribilmente male. Spero che Troppo tardi vi possa appartenere il più possibile.

- Aaron Raschi