giovedì 20 febbraio 2025

#Intervista: Aaron Raschi - "Troppo tardi" racconta la forza travolgente dell'amore e il suo lato più spaventoso

Il 17 gennaio 2025 è uscito, sia in rotazione radiofonica che sulle piattaforme digitali, “Troppo tardi”: il nuovo singolo di Aaron Raschi.

Il brano esplora la rapidità e la potenza di un sentimento, che può essere tanto immediato quanto spaventoso. Quando siamo accanto alla nostra dolce metà, spesso non ci rendiamo conto di quanto ogni attimo trascorso insieme sia spontaneo e ricco di significato. Col tempo, però, impariamo che in un rapporto ciò che conta davvero non è la quantità di tempo, ma la sua qualità.

Ho scritto questo momento in maniera molto spontanea, idealizzando una situazione in cui i sentimenti ci travolgono e ci spaventano. Sono convinto di aver colpito nel segno, è un brano che fa sognare ma che può fare anche terribilmente male. Spero che Troppo tardi vi possa appartenere il più possibile.

- Aaron Raschi

Aaron Raschi è nato a Rimini nel 2001.     
Si avvicina alla musica in giovane età, ma è solo a sedici anni che inizia a studiarla seriamente e a comporre le sue prime canzoni.
A diciassette anni inizia a farsi notare, vincendo nel 2021 la categoria 18-30 del festival riminese Stella Nascente.
Tra il 2022 e il 2023 intraprende un percorso di formazione musicale presso Up Music Studio a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese.
All’inizio del 2024, collabora con CDF Records per il lancio del suo singolo “Diana”, partecipando a una promozione durata due mesi.
Nell’autunno del 2024, prende parte a Sanremo NewTalent, esibendosi come artista a Rimini presso il celebre Altromondo Studios.

Ciao Aaron! Grazie mille per la tua disponibilità! Inizio con il chiederti come hai cominciato con la musica e quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada… 

 C Ciao! Grazie mille a voi! Ho cominciato a scrivere verso fine 2018, ci è voluto poco a capire che fossi portato per questo e di conseguenza volessi inseguire il grande sogno!

Fai musica da tantissimo tempo, cosa ti sta insegnando questo mestiere?

A non dar mai nulla per scontato e che, nella realtà quotidiana, non ti regala mai niente nessuno.

In “Troppo tardi” sentiamo esplodere improvvisamente l’amore, sentimento che con la stessa rapidità può andarsene. Come ti sei approcciato tu al brano?

Io mi sono approcciato come mi approccio sempre, mettermi di getto a suonare, che sia pianoforte o chitarra poco cambia, e a vedere cosa può uscire. Troppo tardi è stato un brano scritto molto velocemente a fine del 2023.

Tu speri che “Troppo tardi” possa appartenerci il più possibile, io ti vorrei chiedere, invece, quanto ti appartiene questo brano?

È uno dei brani più importanti che ho scritto sicuramente, ma non tanto per esperienza personale, quanto per le parole che ho scritto che mi sarei voluto sentir dire tanto tempo fa.

Vorrei parlare anche del brano “Diana”, tuo singolo del 2024 che porta un po’ di mitologia nel nostro presente. Ho una curiosità: l’ispirazione per il brano viene proprio dalla dea, o è stato un caso?

È stato strano in realtà, ero in studio e stavamo cercando di trovare un ritornello. In quel momento stavo pensando alla dea Diana, non so nemmeno io bene il perché, ma è venuto anche lì tutto abbastanza spontaneo. Ho pensieri non tanto normali quando scrivo!

Il mondo dell’arte è un mondo meraviglioso, a mio avviso, perché guardandoci dentro sappiamo crescere più velocemente. Come ti vedi da qui a dieci anni? Ma non parlo lavorativamente parlando, parlo proprio come persona, se speri che la musica potrà aiutarti in qualche lato del carattere…

È un mondo meraviglioso, però come ho detto prima, è un mondo di squali. Da qui a dieci anni mi vedo sicuramente cresciuto, spero con moglie e figli, con tanta musica scritta ma, soprattutto, con tanta musica ancora da scrivere.
Grazie mille per la bellissima intervista, un abbraccio!

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