lunedì 29 settembre 2025

#Libri: L'ultimo ballo

La mia anima è felice ogni volta che leggo un thriller, chissà per quale oscuro motivo. Così è con la gioia nel cuore che ho iniziato “L’ultimo Ballo - La prima indagine del detective Miller” del più che noto noto Mark Billingham, uscito in Italia per Fazi Editore il 9 settembre 2025.


La traduzione è di Sabina Terziari.
  
Dopo un periodo fuori dalle scene del crimine per metabolizzare il lutto per la moglie Alex, morta in circostanze misteriose, il detective Declan Miller torna a prendersi cura di Blackpool, una cittadina di mare. 
La sua nuova partner è Sara Xiu: la prima esperienza e un’inaspettata passione per l
heavy metal e i motori. I due devono affrontare il caso di un duplice omicidio avvenuto a poca distanza di tempo e nello stesso luogo: il Sands Hotel. Le vittime sono state uccise con la stessa arma, allo stesso modo e una di queste è Adrian Cutler: rampollo di una nota famiglia malavitosa.
Miller si addentra subito nel caso, con il suo atteggiamento sopra le righe e totalmente fuori dagli schemi. Sa come intessere la rete di informatori che passano dal suo gruppo di ballo composto da poliziotti in pensione e una senzatetto di nome Finn, così inieme a Xiu, lavora con tutti loro per arrivare presto alla risoluzione del caso. 
Ad aggiungere un tocco sovrannaturale (o di ironia, dipende dai punti di vista) Miller sarà aiutato anche dal fantasma della moglie Alex, proprio perché anche lei prima di morire stava indagando sulla famiglia Cutler.

Il suo lato borioso e forse troppo superficiale, si dovrà confrontare anche con l’autentica paura di essere lui la prossima vittima.

Con “L’ultimo ballo” si apre per Billingham una nuova serie, decisamente all’altezza di quella passata. È uno scrittore che con sei milioni di copie vendute in venticinque paesi, non ha di certo bisogno di presentazioni, ma ci tengo a confermare il suo immenso talento nell’affrontare i gialli con freschezza, ironia e ottime capacità di passare da una scena all’altra mantenendo la totale attenzione del lettore.
Il detective Miller nasconde le sue fragilità e il suo dolore in una coltre di ironia e stravaganza, anche se non lo fa mai del tutto perché chiunque riesce a leggere nel suo sguardo un animo buono, empatico e sempre indirizzato verso il bene.
La morte di Alex ha aperto un luo uno squarcio enorme, che ancora non sa come colmare se non con il ricordo di Alex stessa, ma che al momento tiene per sé, come una sorta di relazione segreta perché ancora non è pronto a farla andare via.

La trama del caso si intreccia in modo naturale a quella per l’omicidio della moglie, ancora in cerca di giustizia. 

Un libro che sicuramente piacerà agli appassionati di gialli che hanno a cuore protagonisti pronfondi  che non nascondono le loro fragilità dietro l’inutile maschera della maschiolinità a tutti i costi.

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