mercoledì 24 settembre 2025

#TheBeatles: Day Tripper

Quando i Beatles lavoravano sottopressione uscivano fuori brani come “Day Tripper”, pubblicato come singolo insieme a “We Can Work it Out” sul finire del 1965. Come suggerisce il periodo, infatti, il gruppo doveva fare uscire delle canzoni per il periodo natalizio e ciò voleva dire lavorarci durante l’autunno.


Il testo è accreditato alla coppia Lennon/McCartney, così come la composizione iniziale.
  
Got a good reason
(Ho una buona ragione)
For taking the easy way out
(Per scegliere la via più facile)
Got a good reason
(Ho una buona ragione)
For taking the easy way out, now
(Per scegliere la via più facile, ora)

She was a day tripper
(Lei era una turista di passaggio)
A one way ticket, yeah
(Con un biglietto di sola andata, yeah)
It took me so long
(Ci ho messo così tanto)
To find out, and I found out
(A capirlo, ma alla fine l’ho capito)

Per il testo complete basta cliccare qui

Non ho un altissimo livello di inglese, anche se lo comprendo e posso parlare senza problemi. Certo, non forse non potrei affrontare dibattiti filosofici o politici in quella lingua, ma il resto sì. “Day tripper” nel senso letterale si riferisce a una persona che fa dei viaggi di un giorno, i classici “mordi e fuggi”. Se andiamo alla strofa successiva a quella riportata troviamo: “She was a big teaser”, che possiamo tradurre con “Lei era una provocatrice”. Ora, se a queste spiegazioni aggiungiamo il fatto che “big teaser” è un gioco di parole che per assonanza può essere scambiato con “prick teaser” (cioè nello slang inglese la persona che “illude e non mantiene”, ma con un tono molto più forte), va da sé che il brano parla di una donna che non si concede facilmente, anche se ne dà l’impressione.

Questo vuol dire che John e Paul erano i classici misogini uomini anni Sessanta? No.

Day Tripper” fu [scritta] sotto completa pressione, basata su una vecchia canzone folk che avevo scritto circa un mese prima. Fu molto dura, e si sente. Non era una canzone dal messaggio serio. Era una canzone sulla droga. In un certo senso, era una day tripper – mi piaceva semplicemente la parola.

- John Lennon

Come accennato nell’introduzione, erano sottopressione per la scadenza imminente entro la quale avrebbero dovuto far uscire dei brani. John e Paul prendono in mano una canzone che il primo aveva scritto qualche mese prima cercando di buttare giù un testo che non si prendesse troppo sul serio. Così tutto il brano diventa una sorta di gioco di parole che certo può indicare quanto detto prima, ma può anche parlare di droga, tema tanto caro alla critica dell’epoca.

Vero che i Beatles ne facevano uso, ma vero anche che la stampa insisteva per portarli sempre a confessare chissà cosa, così hanno voluto utilizzare la pressione del lavoro descrivendo come si sentissero di fronte ai giornalisti e critici. Ne esce fuori una canzone divertente, che entra in testa dal primo ascolto e che forse ci vuole dire che potevano esistere anche degli hippie (utilizziamo questa parola per rimanere più soft) dei weekend: persone che durante la settimana appaiono seri, responsabili, comuni, ma che per due giorni si trasformano completamente sotto l’uso della marijuana o degli acidi. “Day tripper”, infatti, veniva utilizzato nel gergo dell’epoca per descrivere una persona che non si lasciava avvolgere completamente dallo stile di vita hippie. “Tripper” vuol dire “viaggiatore”, dal verbo “to trip”, cioè “viaggiare”; verbo che viene utilizzato anche per lo stato mentale alterato dopo aver presto degli allucinogeni.

Day Tripper” aveva a che fare con il “tripping”. L’acido stava iniziando a girare sulla scena, e spesso facevamo queste canzoni sulla ‘ragazza che si credeva chissà chi’… Ma questa era solo una canzone ironica su qualcuno che era un day tripper, un pittore della domenica, un automobilista della domenica, qualcuno che era impegnato solo a metà nell’idea. Mentre noi ci vedevamo come viaggiatori a tempo pieno, guidatori pienamente coinvolti, lei era solo una day tripper.

- Paul McCartney

Lo stesso Paul, nei primi anni del Duemila, ammette che la protagonista del brano poteva essere benissimo lui stesso: Mentre gli altri erano consumatori soliti di certe sostanze, lui se ne teneva il più lontano possibile, cedendo solo in rare occasioni.

Comunque sia, il loro intento era quello di far uscire un brano ironico, divertente, spiritoso e come al solito di giocare con il lato bacchettone della società, per schernirlo e non prenderlo troppo sul serio. Dopotutto erano tutti appena ventenni…

“Day Tripper” viene registrata il 16 ottobre 1965 negli studi di registrazione; il 23 novembre ne filmano anche il video promozionale.
Il singolo viene pubblicato il 3 dicembre e raggiunge il primo posto cinque giorni dopo, rimanendo in vetta alla classifica per cinque settimane e vendendo oltre un milione di copie.
Negli Stati Uniti viene pubblicato il 6 dicembre, classificandosi al quinto posto della Billboard Hot 100 e rimanendoci per otto settimane.

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