giovedì 3 ottobre 2024

#Intervista: Daniel Meguela

Fuori” è il nuovo singolo di Daniel Meguela, disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 5 luglio 2024. Il brano anticipa l’uscita dell’album “L’amore mi trattiene”.     
È un brano che mette in luce il disagio sociale nella sua spasmodica ricerca della serenità e rappresenta un grido dei più soli, che emarginati dalla società stessa sopravvivono nella speranza di poter ricominciare, mentre il mondo social, veloce e cinico non si accorge neanche della loro esistenza.


La canzone presenta un sound dinamico: un pop anni Ottanta ma con lo stile della musica attuale. L’arrangiamento incalzante si fonde armoniosamente con un testo riflessivo che, a tratti, diventa malinconico. Questa combinazione conferisce al pezzo una particolare unicità, valorizzata ulteriormente dalla voce di Daniel Meguela.

Il videoclip di “Fuori” con la partecipazione dell'attore italiano Jonis Bascir racconta la storia di un uomo che, dopo anni di prigione, viene scarcerato e si ritrova in un mondo cambiato. Sentendosi invisibile e alienato, vaga per la città cercando qualcosa di familiare, ma viene evitato e scambiato per un ladro o un senzatetto. Decide di andare alla sua vecchia casa, sperando di trovare sua figlia, ma scopre che è in vendita e disabitata. Non ha niente con sé, solo la speranza che in un attimo gli è stata rubata dalle inevitabili circostanze. Lo sconforto e la paura prendono il sopravvento.

Per un attimo si china su se stesso come un guerriero sconfitto dal fato. Il dolore è visibile nel suo volto mentre, disperato, si incammina verso l’ignoto, trovandosi davanti a un marciapiede che conduce verso una spiaggetta con un mare blu profondo. L’uomo, quasi isolato da tutte quelle persone che prima lo ignoravano o disprezzavano, si trova davanti a un bivio: continuare o cedere. Quella libertà tanto desiderata non era dolce come l’aveva sognata.

Mentre sta per fare il passo decisivo, un bambino lo salva dall'abisso invitandolo a giocare a pallone, restituendogli un senso di identità e speranza. La storia si conclude con un messaggio di speranza per il protagonista, ma solleva una riflessione sulla difficile reintegrazione dei “Ricominciati” nella società e la mancanza di supporto da parte dello Stato per queste persone. Il videoclip è stato candidato ai Festival Internazionali più importanti, data la sua importanza sociale.

«C’è una parte del mondo invisibile che vive fuori, nella bellezza della vita reale ma pur sempre ai margini, sola. Ognuno di noi, metaforicamente è un colore che fa parte di questo mondo e nessun essere umano dovrebbe essere mai emarginato “Fuori”»

- Daniel Meguela  
 
Daniel Meguela, classe 1976, già nella primissima infanzia rivela una personalità brillante, eclettica e polivalente. La sua spiccata sensibilità lo porta ben presto a creare un suo mondo melodico fatto di emozioni e musica, tradotte con grande semplicità ed immediatezza.


Inizia fin da subito a comporre i suoi brani, curando personalmente la stesura del testo e della musica. Infatti, nel 1987, a soli undici anni, si classifica in prima posizione in un festival canoro in occasione di El Clásico a Barcellona, con il brano Se fosse amore.

Negli anni Novanta si dedica anche alla danza moderna, passione parallela alla musica, tanto da far parte del corpo di ballo della trasmissione musicale Mio Capitano di Rai2 del 1996.

Nel 1998 partecipa al Contest Live Studio Aperto creato da Claudio Baglioni in occasione del suo concerto “Da me a te” presso lo Stadio Olimpico di Roma. Inizia da qui un vigoroso percorso formativo che lo aiuterà a perfezionare la sua vena creativa, con lausilio di importanti musicisti e arrangiatori. Questa formazione confluisce naturalmente nella produzione di una grande quantità di brani, anche con lo pseudonimo di Daniel Ventura.

Nel 2006 il brano Sarò Qui viene inserito nella compilation Hit Mania Champions.
Dallo stesso anno fino al 2011 inizia a collaborare nellentourage di Paolo Carta musicista e produttore di Laura Pausini.
Nel contempo siamo nel 2008 esce un suo nuovo lavoro. Un progetto artistico che comprende tra gli altri, due brani: In 8 minuti e Madre Terra, con i quali Daniel inizia a scalare i vertici delle classifiche di Music Box Italia.
Nel 2009 l’attività di studio ricerca musicale, unitamente a quella di scrittura, prosegue in abbinamento a vari tour di promozione radiofonica, come quello di Radio105. Nel corso dell’anno viene realizzato il video del brano Madre Terra che vede la partecipazione professionale di un’intensa Martina Colombari, premiato nella VII edizione del Premio Roma Videoclip. La promozione su scala nazionale porta Daniel in varie manifestazioni; partecipa in qualità di ospite: al Premio Pigro dedicato al grande Ivan Graziani, al programma tv di Rai1 Festa Italiana condotta da Caterina Balivo, al TG1 Note e infine alle presentazioni sala stampa di Sanremo 2010.

II 2015 si apre con l’incontro fortunato tra Daniel e la 90.01 Records, una giovane etichetta discografica, che crede nel suo talento genuino e senza fumo negli occhi. Inizia così un’intensa collaborazione professionale.
Il 2017 è l’anno della conferma. “In un tempo falso sarò vero, trasformerò con te gli ostacoli in pianura, vedrai...” è la chiave rivelatrice del singolo Voglio Respirarne uscito il 24 novembre dello stesso anno, brano che ha anticipato il suo nuovo album dal titolo Compostounico, ovvero una sintesi musicale di esperienze, persone e vita vissuta.
Nel 2018, esce il suo secondo singolo Sei Come Sei la semplicità di un pop melodico, elegante e diretto, che si piazza in alto nelle classifiche YouTube.
Ma è ad Ottobre 2018 che Daniel svela la sua vena sportiva per la sua squadra calcistica del cuore, la S.S.Lazio, incidendo per lei il nuovo inno Più In Alto Degli uomini, di cui è ovviamente autore, e anchesso raggiunge subito ottimi risultati di visualizzazioni. L’inno diventa anche sigla di chiusura del noto programma radiofonico “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” condotto dal famoso telecronista sportivo Guido De Angelis.

Dopo un periodo di nuove sperimentazioni che lo porta a girare ancora per le più importanti città europee, Daniel inizia nel 2021 anche a collaborare come ghostwriter per alcune case editoriali.

Nel gennaio del 2024 torna a lavorare al suo terzo album dal titolo: LAmore mi trattiene. Scritto nei testi e nella musica per l’estremo bisogno di raccontare il mondo sociale e impegnato che ha vissuto con mano, il quale, contiene ben tredici tracce da un sound attraente, calamitato ai suoni dei nuovi artisti del panorama musicale attuale, per competere tranquillamente con le nuove generazioni in grande ascesa, e in collaborazione con il produttore artistico e arrangiatore David Gionfriddo, riesce a dargli un suono unico.

Il 3 maggio 2024 Daniel viene onorato di un riconoscimento importantissimo dalla commissione Medea Odv. La cerimonia, che si è tenuta a Roma a Palazzo Montecitorio, ha visto la partecipazione di numerosi artisti, intellettuali e attivisti impegnati nella promozione della cultura e dei diritti umani attraverso larte e la musica. Daniel Meguela è stato riconosciuto per il suo impegno nella produzione di opere musicali che non solo intrattengono, ma sensibilizzano su tematiche di rilevanza sociale e umanitaria.

Ciao! Grazie mille per la disponibilità a questa intervista. Inizio col chiederti cosa ti ha avvicinato alla musica e ti ha fatto dire: “Voglio fare questo nella vita”…


Ciao e grazie a voi, per me è un vero piacere rispondere alle vostre domande. Il 12 luglio del 1986 avevo dieci anni ed ero a Londra con mio zio e i miei due fratelli maggiori, precisamente nello stadio monumentale di Wembley, al concerto dei Queen. Sono rimasto folgorato da Freddie Mercury (ancora oggi il mio idolo musicale) e dal quel momento ho voluto fare musica per la vita.

“Fuori”, lasciamelo dire, ha un testo meraviglioso. Il tema degli emarginati mi tocca in maniera particolare, quindi ti ringrazio tantissimo per aver dato una voce a tutti loro. Ti vorrei chiedere cosa ti ha spinto a scrivere il testo di questo brano?

Ti ringrazio di vero cuore per questo complimento, sono felice di essere riustcito a fare luce su questa delicata problematica sociale. La motrice che mi ha portato a scrivere dei così detti “ricominciati” che evidenzio soprattutto nel video clip (grazie soprattutto alla bravura magistrale dell’attore Jonis Bascir che ancora ringrazio tantissimo) è stato per via di un articolo che ho letto qualche tempo fa di un uomo (Luigi) che denunciava il fatto che, uscito di prigione vent’anni dopo il suo crimine, “fuori” ha trovato meno libertà che dentro. La sua cella per lui era ormai casa. Rimanendo solo e alienato da un mondo che lui non conosceva più e con addosso il pesante e persistente pregiudizio di essere un ex carcerato. Senza alcun aiuto dallo Stato. Ecco, per me questa è una vera ingiustizia.

Parlando sempre di “Fuori”, se l’ascolto della canzone dà in un certo senso la carica, il videoclip commuove e secondo me smuove anche le nostre coscienze, tant’è che è stato candidato ai Festival Internazionali più importanti, proprio per il suo impatto sociale. Qui ti chiedo, in cosa trovi più speranza per ricominciare?

Come ti ho risposto nella domanda precedente, con il video ho voluto evidenziare questa problematica dandogli il giusto peso e importanza, nonostante il brano abbia un piacevole sound. (Voluto per non annoiare i più giovani e avere la loro attenzione). Con il video abbiamo vinto la bellezza di undici Shorts Festival in tutto il mondo e ne sono felicissimo. La mia speranza è nel sorriso dei bambini che sono il nostro futuro, gli uomini e le donne che un giorno governeranno questo mondo. Come genitore ho il dovere non di insegnare la vita a mio figlio, ma dargli un buon esempio. Ecco la mia speranza è riposta nei genitori di tutti i bambini del mondo.

La musica di “Fuori” è un bel mix tra i suoni anni ’80 e quelli odierni, a testimonianza che in questo campo nulla andrebbe lasciato fuori. Quali sono, secondo te, i tre grandi pregi della musica anni ’80 e quali quelli della musica odierna?

Sì, hai perfettamente fatto l’analisi giusta. I pregi della musica anni Ottanta sono vari, i tre più importanti? C’era una fiducia nella tecnologia a quel tempo che non era mai stata sperimentata prima. Ha avuto un impatto sui primi anni Ottanta con lo sviluppo di tre cose: sintetizzatori polifonici controllo MIDI, sintetizzatori digitali (specificamente FM, LA, distorsione di fase e campionamenti) prodotti in serie a basso costo. Accoppia queste tre cose con il modo in cui sequencer MIDI digitali funzionavano bene negli anni ’80 e puoi capire perché era diventato più economico delle orchestre di allora. Sintetizzatori e batterie elettroniche (o batterie con un reverbero distintivo) erano utilizzati in molte canzoni anni Ottanta e sono caratteristiche iconiche della musica del decennio. La musica odierna invece è l’abbondanza di melodie e ritornelli orecchiabili, facili da ricordare, e di testi semplici e disimpegnati. Lo scopo di questo genere musicale è intrattenere e divertire, invogliando a canticchiare e a ballare con leggerezza.

Non solo la musica nella tua vita. Abbiamo una grandissima passione in comune: il calcio. Ma io, devo dirlo, tifo Roma – la mia migliore amica, è della Lazio, quindi sfatiamo il mito che ci vuole per forza nemici – che emozione è stata vedere che la tua canzone dedicata alla tua squadra del cuore è diventata il loro nuovo inno?

Amo il calcio, ma soprattutto la Lazio, che per me vuol dire famiglia. Nella capitale la rivalità è molto sentita (troppo) e questo non cambierà mai. Ci vuole solo un po’ di buon senso. L’emozione di sentire la mia canzone scritta per la Lazio allo Stadio Olimpico tutte le domeniche che la Lazio gioca in casa è indescrivibile. Ma voglio però precisare che la mia canzone affianca i due inni storici della Lazio che sono: “So già due ore” del Compianto Aldo Donati e quella più famosa di Tony Malco “Vola Lazio vola”.

Un’altra tappa importantissima della tua carriera, e deduco anche della tua vita, porta la data del 3 maggio 2024, quando la commissione Medea Odv, in una cerimonia a Palazzo Montecitorio, ha riconosciuto il tuo impegno nella produzione di opere musicali che intrattengono ma soprattutto sensibilizzano su tematiche di rilevanza sociale e umanitaria. Ti va di raccontarci i tuoi pensieri in quel momento, cosa ti sei visto scorrere davanti agli occhi e cosa hai provato?

Ho provato orgoglio ed emozione, noi cantautori abbiamo il dovere non soltanto di provare a fare belle canzoni ma di sensibilizzare oltre che intrattenere. Cercare sempre di fare luce su argomenti sociali delicati e che non hanno voce. Da genitore sono felice di non insegnare ma dare un buon esempio a mio figlio di otto anni.
Grazie infinite per il tempo che mi hai dedicato. Un abbraccio e a presto.

Ricambio l’abbraccio e il ringraziamento. È stato per me un vero onore poter ampliare la conoscenza di Daniel Meguela andando oltre alla sua musica...

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