mercoledì 4 gennaio 2023

#Comicità: Il signor Mariani

Ognuno di noi possiede una passione, che può essere comune o insolita. La passione del signor Mariani era decisamente anomala.

Ricordo di quando era ancora un bambino e gli si chiedeva quale fosse il suo supereroe preferito. Rispondeva alla domanda con naturalezza: “Fantozzi”.

Già da bambino voleva diventare un impiegato pubblico, proprio come Glaranduil in “Sognare costa” o come Checco Zalone in “Quo vado”.

Studiò a lungo per coronare il proprio sogno, passava la notte sui libri dei quiz per i concorsi pubblici.

Dopo fatica e sudore riuscì a ottenere il posto fisso, inizialmente part-time e successivamente a tempo pieno. Ora è il dirigente della sua area amministrativa e si reca a lavoro ogni giorno con entusiasmo.

E sì, il signor Mariani ha sempre avuto un debole per le scartoffie e per i PC con sistemi operativi obsoleti.

Ma più di qualsiasi altra cosa adorava le leggi inutili. Il fulcro delle sue battaglie politiche consisteva nell’aumento della spesa pubblica per la carta degli uffici. Ma non disdegnava anche le leggi fastidiose e senza senso, come quella che impediva ai quarantenni di uscire il terzo mercoledì del mese o quella che impediva ai ventenni di uscire il giovedì nella fascia oraria 14-17.

E più una legge appariva di dubbia utilità, più lui prova piacere nel leggerla. La guardava come se si stesse gustando una meravigliosa poesia. Un'altra fonte del suo piacere proibito era dilettarsi con l’utenza in discussioni futili che non avrebbero portato da nessuna parte. Il 90% dei colloqui e dei discorsi si concludeva con “Non è di mia competenza, provi in un altro ufficio”.

Parafrasando bocca di rosa del caro De Andrè:

“C'è chi la burocrazia la fa per potere

chi se la sceglie per professione

il Signor Mariani né l'uno né l'altro

lui la faceva per passione”.

E amici miei in verità vi dico che sarebbe pure divertente se l’idealtipo del “Signor Mariani” non esistesse davvero.

Certo, nella vita reale il signor Mariani difficilmente è davvero così felice e appassionato, ma i suoi modi sono i medesimi di questa caricatura.

Il signor Mariani lo trovate nel semplice impiegato che sta “solo eseguendo gli ordini”, lo trovate nell’insegnante che ha scelto questa professione senza neanche sapere cosa sia la pedagogia e l’empatia, lo trovate dal funzionario generico che vi dice: “Non lo faccio perché potrebbe causarmi problemi” alla versione più sofisticata di quel medico che risponde: “Non ti voglio fare questo vaccino perché poi se ti succede qualcosa ci vado di mezzo”. Il tutto condito da una simpatia al pari di una spina sotto il tallone. L’utilità sociale di questa gente è pari a quella di un accendigas scarico.

Forse le figure che vi ho descritto sono tristi, banali e fastidiose, ma state in guardia: si aggirano tra noi e si nutrono della vostra pazienza.

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