I nobili sembrano aver preso sul serio questa profezia, ma non si può dire lo stesso della classe popolare che la considera una futile storiella. Ma al re non interessa l’opinione dei plebei. Ora si ritrova a pronunciare un discorso davanti alla folla, con accanto la regina visibilmente spazientita e il figlio visibilmente annoiato.
Re: “Sono fiero di celebrare questo giorno con voi, miei sudditi. Quello che ho qui davanti a voi non è mio figlio, ma il paladino dei mondi”.
Principe: “Padre facciamo presto per piacere”.
Re: “O valoroso combattente della luce, con i poteri che mi son stati conferiti dagli dei, ti nomino paladino dei due mondi. La storia si piegherà al tuo cospetto, con il tuo coraggio difenderai le terre emerse dalla nefandezza che minaccia ogni quiete. Valoroso guerriero, proteggi la nostra libertà".
Principe: “Grazie, sì, comunque vado al buffet che ho fame e non ci sarà nessuna libertà a stomaco vuoto”.
I nobili in realtà sono molto divertiti dalla scena, ma fingono di sentirsi imbarazzati. Tuttavia nessuno pronuncia ad alta voce nulla a riguardo, e la festa prosegue come se nulla fosse.
La regina, durante la cerimonia, prende da parte Vortus per parlargli.
Regina: “Puoi anche mostrare serietà e rispetto una volta tanto, sai quanto è importante questa cerimonia”.
Principe: “È importante per voi semmai, a me non interessa. Non vedo l’ora che finisca così posso andare in locanda a puntare per le corse delle lumache”.
Regina: “Io e tuo padre ti abbiamo già detto di limitare questi passatempi, ma se proprio ci tieni vai dopo aver concluso il banchetto”.
Alla fine della festa, il principe stanco e annoiato, si dirige alla locanda dove lo aspetterà una nuova avventura.
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